Editore Rizzoli / Collana NeroRizzoli
Anno 2020
Genere Noir
320 pagine – brossura e epub
E’ estate. La città di Roma si muove lenta sotto una cappa d’afa in cerca di un po’ d’aria. La notte cala sui palazzi, s’insinua tra le strade, si ferma in attesa fuori dalle finestre, senza offrire tregua ai respiri affannati. Piera Drago, una famosa attrice con una lunga carriera alle spalle, è appena tornata da una serata alle Terme di Caracalla dove ci si interrogava su i peccati capitali. E’ stanca e prima di ritirarsi a dormire, si sofferma sul suo terrazzo in cerca di un po’ d’aria, lasciando che lo sguardo vaghi sui profili della città e che i pensieri si srotolino su se stessi uno dopo l’altro mettendo ordine nel tempo.
I suoi occhi stanchi ma vigili, colgono la presenza di un’ombra nell’atrio del palazzo, che getta un grande sacco nero dentro il pozzo, prima di tornare nell’oscurità da cui è uscita. Nella mente di Piera Drago si fa largo subito il sospetto che qualcuno che abbia voluto liberarsi di un cadavere. Dopo aver ventilato questa ipotesi alla sua assistente e amica, che non la prende troppo seriamente, decide di recarsi dalla polizia per raccontare cosa ha visto.
Le indagini tardano a partire, mancando una denuncia di scomparsa così come prove certe che dentro a quel pozzo ci sia veramente il corpo di un morto ammazzato, ma l’attrice non si arrende e piano piano la verità inizia a salire a galla.
“Le persone poi sono diverse da come pensiamo.”
Torna in libreria Giampaolo Simi con un nuovo romanzo, questa volta scritto a quattro mani con Piera Degli Esposti, “L’estate di Piera”, edito da Rizzoli nella prestigiosa collana NeroRizzoli. Un autore che ho imparato ad amare nel tempo, libro dopo libro, soprattutto per la sua capacità, che trovo rara altrove, di raccontare la società odierna con ironia, acume e sarcasmo lasciando una sbavatura d’amarezza tra le pagine. Qui in questo nuovo romanzo ho trovato conferma della sua bravura, della sua abilità di osservatore e di narratore, ma ho anche scoperto il valore aggiunto dato dalla presenza di Piera Degli Esposti che mi ha offerto uno sguardo diverso sulla realtà accompagnandolo a una buona dose di sensibilità.
Gli autori ci trasportano per le vie della città eterna, spingendoci negli angoli dove le luci arrivano con minor intensità fin quasi a scomparire, e come su un palcoscenico ci mostrano uno spaccato di vita di cui noi conosciamo ogni dettaglio e restiamo tesi nel seguire ogni mossa che porterà passo dopo passo i personaggi a scoprire la verità su come siano andate le cose.
A contendersi e dividersi la scena sono i due protagonisti principali. Piera, la famosa attrice, di cui vi ho già accennato, che nutre il sogno di impersonare il personaggio di Riccardo III in un’opera teatrale, e Alex, 36 anni, un uomo che è sempre vissuto nella mediocrità, che lavora per un politico e che scopre di cosa si può esser capace pur di non franare giù insieme agli eventi.
La vicenda si snoda e coinvolge, catturando l’attenzione del lettore, in un parallelismo vibrante e illuminante con il personaggio, i caratteri e le vicende legate all’opera di Shakespeare di Riccardo III.
“L’estate di Piera” è un romanzo in cui scoprire che il passato può nascondere trappole in cui restare prigionieri; in cui avvertire come sia facile diventare capaci di tutto quando ci si sente indesiderati e come si giunga, di conseguenza poi, a desiderare tutto. Di come l’ambizione possa tenere in ostaggio impedendo di vedere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Di come certe persone abbiamo sempre bisogno di un nemico da fronteggiare. Di come si possa essere spietati e del coraggio necessario per rivendicarlo. Di come lasciamo che i nostri segreti siano alla portata di ogni sguardo e di come i potenti si trasformino in nemici o padroni. Di come certe persone sentano il bisogno che siano gli altri a portare il peso delle proprie azioni.
“Carico il peso di tutti i misfatti, da me spontaneamente consumati, sulle spalle degli altri.”
Federica Politi
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