Dominique Sylvain – La guerra sporca

2055

Il libro:
Editore Mondadori
Anno 2012
288 pagine – rilegato con sovraccopertina
Traduzione Giorgio Musso

La trama:
Florian Vidal, avvocato specializzato nelle relazioni franco-africane, legatissimo a Richard Gratien, esponente di punta della Françafrique (quell’oscuro mondo di affari, traffici più o meno legali e crimini che lega businessmen, uomini della politica e della finanza francesi alle ex colonie) per il settore degli armamenti, è stato ucciso in maniera atroce: bruciato vivo vicino a una piscina, con uno pneumatico incendiato intorno al collo. 
Cinque anni prima Toussaint Kidjo, assistente della commissaria Lola Jost, era stato assassinato nello stesso identico modo. Sconvolta da questo omicidio mai chiarito, la funzionaria di polizia parigina aveva deciso di anticipare i tempi del proprio pensionamento. È evidente che le due vicende sono collegate tra loro. Tuttavia, di fronte all’enormità degli interessi in gioco e alla delicatezza della questione, Lola deve fare buon viso a cattivo gioco e si rassegna a collaborare con Sacha Duguin, da poco a capo della polizia criminale. 
Come sempre, a dar manforte a Lola Jost (che cita a tutto spiano Cechov e Sun Tzu, il poeta senegalese Birago Diop e i più oscuri filosofi antichi) tra una birra e l’altra c’è la fedele amica americana Ingrid Diesel (alias Gabriella Tiger), massaggiatrice e spogliarellista. Questo insolito ma travolgente duo procede con l’indifferenza e la forza di un bulldozer, senza curarsi di eventuali danni collaterali, e si getta a capofitto nell’inchiesta che porterà ben presto al cuore di Françafrique. 
Con parecchio humour, una scrittura elegante e originalissima e un grande senso del ritmo, Dominique Sylvain ci porta dentro questa indagine, complicata come un cubo di Rubik, piena di figure affascinanti e feroci e di interessi inconfessabili, da cui le due eroine usciranno vincitrici.

Un romanzo complesso, quello di Dominique Sylvain, argomento spinoso sullo sfondo: l’organizzazione Françafrique, forse trattato in modo superficiale dai media e dai governi, poiché vi sono troppi interessi che si intersecano, politici ed economici, tra la Francia e l’Africa. Verschave la definì come “La criminalità segreta nelle alte sfere della politica e dell’economia francese, dove è nascosta una sorta di Repubblica sotterranea alla vista”.
Ancora nel 2010, la questione si ripresentò in occasione delle polemiche contro la nazionale di calcio del  Togo, in cui fu attaccato il Paese francese per presunte ingerenze con gruppi separatisti dallo stesso foraggiati – quali il Fronte per la Liberazione dell’enclave di Cabinda.
Proprio per la delicatezza dell’argomento, quindi, Dominique Sylvain ha preferito dare una connotazione più soft al romanzo, affidando la storia alle due amiche Ingrid e Lola già note ai lettori per le loro peculiarità, le quali – seppur in parte con spirito di improvvisazione – condurranno le indagini dell’intrigo messo in piedi dalla scrittrice.
Al centro, un omicidio “anomalo” per caratteristiche e modalità, che sembra collegarsi a un precedente caso (trattato nel romanzo Passage du désir – trad. “Delitto nel vicolo dei desideri”), in cui l’amico poliziotto di Lola venne ucciso nello stesso modo.
Ingrid Diesel e Lola Jost. Una l’antitesi dell’altra, in tutti i sensi: età molto diverse, lavori dissimili e Sigmund – il cane dalmata sempre con loro – il collante di entrambe. Un insieme di generi, dalla commedia alla tragedia, che porta ad un cocktail di donne e di nazioni – la Francia e l’America – che anziché contrapporsi si uniscono per cercare di risolvere un’indagine articolata, insieme questa volta al capo della polizia criminale Sacha Duguin – personaggio ambiguo e misterioso – il quale farà valere la sua esperienza e la sua professionalità, in contrasto con le amiche avventizie (e avventate!).
Sullo sfondo, un tema che ha dato sempre àdito a riflessioni e considerazioni: la vendetta.
Un bel noir, che strappa sorrisi e consensi.

La scrittrice:
Dominique Sylvain è nata nel 1957 a Thionville, in Francia, ma si è trasferita ancora bambina in Asia, al seguito della famiglia. È poi tornata a Parigi, dove ha lavorato per molti anni come giornalista e addetta stampa, prima di dedicarsi completamente ai romanzi. Mondadori ha pubblicato Delitto nel vicolo dei desideri e I giardini dell’orco, romanzi nei quali è all’opera la coppia Lola Jost – Ingrid Diesel. Per la collana Omnibus Stranieri di Mondadori, è uscito in libreria “La guerra sporca”. Eletto miglior giallo francese dalla redazione di LIRE, il romanzo ha consacrato il successo dell’autrice francese.

Qui l’intervista che ho realizzato: Intervista