Franco Forte – Fuga d’azzardo

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Editore Cento Autori Collana L’arcobaleno
Anno 2015
Genere Thriller
173 pagine – brossura
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61UBoPjDWtLLa vicenda raccontata da Franco Forte si svolge tra Los Angeles, Cremona e Casablanca.
A fare da sfondo organizzazioni criminali dedite tra l’altro allo spaccio di droga.
E sarà proprio un affare legato alla compravendita di una notevole partita di droga a dare il via alla storia.
L’incontro organizzato per l’affare non avverrà e a questo punto sparirà la valigetta contenente la cocaina per un valore di quasi ottocentomila dollari.
A far sparire la valigetta e a sparire a sua volta sarà Kimberly, la bellissima donna di Mirko Sladek, uomo di fiducia del boss La Cocca. Chiaramente la sparizione dell’ingente bottino scatenerà la furia del boss e di Mirko che metterà alle calcagna della sua oramai ex donna un pericoloso ed infallibile killer.
E da questo punto in avanti la storia prenderà una piega che, considerati i miei personali gusti letterari, ho trovato surreale ed inverosimile.
Comprensibilmente non posso elencare le situazioni che ho trovato surreali, farei uno spudorato spoiler, mi limiterei ad un solo esempio piuttosto generico : ritrovarsi da un continente ad un altro da una pagina all’altra, senza nessuna evoluzione, così tutto all’improvviso.
La storia non ha un vero e proprio sviluppo o comunque non c’è lo sviluppo che mi aspetterei da un libro. In un libro cerco la storia che deve avere un’evoluzione, che deve seguire i protagonisti nelle vicende, che deve essere il fulcro centrale da dove far partire gli eventi. In Fuga d’azzardo piuttosto mi è sembrato di leggere la sceneggiatura di un film dove a prevalere sono gli effetti speciali e/o gli avvenimenti un po’ troppo surreali, quelli che forse sono più adatti ad essere guardati attraverso uno schermo televisivo dove l’approccio verso questo genere di storie è differente.
Il libro si fa leggere velocemente, lo stile è scorrevole, veloce e conciso.
Sono citati e descritti diversi luoghi, come i diversi protagonisti ma mi è mancato il collante che unisce il tutto e mi è mancato lo sviluppo della storia che mi aspetto da un libro.
Purtroppo il mancato sviluppo non mi ha fatto apprezzare appieno Fuga d’azzardo, lo consiglierei comunque a chi gradisce gli effetti speciali tipici di un soggetto televisivo.
E avverto costoro che il libro ha anche un finale totalmente aperto.

Cecilia Dilorenzo
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Lo scrittore:
fORTE nato a Milano nel 1962, è giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore, traduttore e consulente editoriale. Dal 2011 è Editor delle collane da Edicola Mondadori. Ha pubblicato i romanzi Ira Domini – Sangue sui Navigli (Mondadori, 2014), Gensis Khan – Il figlio del cielo (Mondadori, 2014), Il segno dell’untore (Mondadori, 2012), Roma in fiamme (Mondadori, 2011), I bastioni del Coraggio (Mondadori, 2010), Carthago (Mondadori, 2009), Operazione Copernico (Mondadori, 2009), La Compagnia della Morte (Mondadori, 2009), La stretta del Pitone (Mursia, 2005), China Killer (Marco Tropea Editore, 2000), Gli eretici di Zlatos (Editrice Nord, 1990). Per Delos Books ha pubblicato Il Prontuario dello scrittore, un manuale di scrittura creativa per gli autori esordienti, giunto alla settima edizione. Per Mediaset è stato autore per le serie TV “Distretto di Polizia” e “RIS: Delitti imperfetti”, e ha scritto la sceneggiatura dei film TV “Giulio Cesare” e “Gensis Khan”. E’ direttore responsabile della rivista “Writers Magazine Italia” e del “Delos Network”, il network di siti di Delos Books.