Don Winslow – London Underground

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Editore Einaudi Collana Stile libero Big
Anno 2016
Genere noir
424 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Alfredo Colitto
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Da grande amante di Don Winslow quale sono, ero molto curioso di leggere London Underground, anche solo per un motivo affettivo, se non addirittura culturale. Questo romanzo, infatti, è l’esordio letterario del grande autore americano.

La storia ha come protagonista Neal Carey, uno studente poco più che ventenne con una doppia vita: la pima – quella ufficiale – di universitario spensierato; la seconda – ufficiosa – lo vede invece agire tra le fila di una misteriosa organizzazione, per la quale svolge lavori non proprio convenzionali.

I burattinai dell’organizzazione che prende il nome di “Gli amici di Famiglia”, affidano a Neal un compito piuttosto delicato: recarsi a Londra (da New York) e trovare una ragazza scomparsa. Si tratta di Allie Chase, la figlia problematica di un importante senatore americano. Un compito quasi proibitivo, considerata la grandezza di Londra, la scarsa dimestichezza di Neal con la città e la penuria di indizi in mano al ragazzo. Come se non bastasse, lo sporco gioco della politica userà le sue mani tentacolari per complicare ulteriormente il compito di Neal Carey.

Per quanto riguarda la trama, non andrei oltre.

La prima considerazione che mi sembra importante fare è il genere a cui appartiene questo romanzo. Don Winslow ci ha abituati a storie prettamente noir o crime. Qua, invece, siamo nel campo del giallo. Non un giallo classico, beninteso, ma toni e atmosfere rendono London Underground non paragonabile a libri come Il potere del cane o L’inverno di Frankie Machine. Si tratta di altro.

Una seconda considerazione riguarda il testo. Tra queste pagine si nota qualche leggerezza sia stilistica che di meccanismo narrativo. Non mi si fraintenda: le pagine sono ben scritte, la lettura è rapida ed è facile empatizzare coi personaggi. Però è il primo lavoro di Winslow, datato 1991, e si capisce abbastanza. Nulla di male, per carità, il talento di quello che poi sarebbe diventato uno dei maestri del noir contemporaneo si vede tutto, è solo la tecnica che è ancora un po’ sperimentale. Soprattutto nei dialoghi, meno brillanti di quelli a cui siamo abituati.

I personaggi sono molto interessanti, soprattutto i “buoni”, mentre tra i cattivi ci si sarebbe potuto aspettare un po’ di più da Colin, il super-cattivo, capo di una banda di trafficanti e magnaccia punk.

Molto bello l’affresco delle comunità underground londinesi dei primi anni Novanta, che lascia intravedere l’altra faccia – silenziosa, pervasiva, strisciante – del thatcherismo.

In sostanza, una piacevole lettura.

Sandro Chiodi – Collaboratore estemporaneo
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Lo scrittore:
Don Winslow, ex investigatore privato, uomo di mille mestieri, è autore di undici romanzi, che lo hanno consacrato come nuovo maestro del noir. Einaudi Stile libero ha pubblicato finora L’inverno di Frankie Machine (ultima edizione «Super ET», 2009), diventato un vero e proprio caso letterario, Il potere del cane, La pattuglia dell’alba, La lingua del fuoco e, nel 2011, Le belve, da cui Oliver Stone ha tratto l’omonimo film. Nel 2012, sempre per Einaudi Stile libero, è uscito I re del mondo, prequel de Le belve; nel 2013, Morte e vita di Bobby Z; nel 2014 Missing. New York, primo capitolo di una nuova serie poliziesca con protagonista il detective Frank Decker; nel 2015, Il cartello; nel 2016, London Underground, il primo romanzo, di una serie di cinque, che ha come protagonista Neal Carey.