Maxime Chattam – L’anima del male

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Editore Sonzogno Anno 2004
Successiva pubblicazione anno 2009 Editore Bur Rizzoli
365 pagine – ebook
Traduzione di Giovanni Zucca
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E’ straordinario constatare talvolta la potenza delle emozioni, come quando i nostri sentimenti prendono il sopravvento sulle percezioni e riescono a dilatare il tempo fino a strapparci alla sua implacabile corrente per ridurla alla stregua di un elemento remoto e senza presa sulla nostra esistenza.
Romanzo dell’esordio per Maxime Chattam e primo della Trilogia del male, che comprenderà – oltre a questo –  In tenebris e Il veleno del ragno.
Protagonista è Joshua Brolin, ispettore di polizia – considerato a quasi 31 anni il più giovane ispettore della Divisione Indagini criminali – descritto da alcuni come un “profiler nato”, capace di creare un compartimento stagno tra vita privata e lavoro, immedesimandosi completamente nella psicologia dell’assassino, tanto da comprenderne alla perfezione il suo funzionamento, tanto da “diventare” l’assassino. Aveva fatto un percorso inverso a quello che avveniva di solito, passando dall’FBI alla polizia, invece del contrario.
Un carattere ombroso e solitario, il cui lavoro rappresentava il solo diversivo nella sua vita.
Portland, la città in cui Brolin lavora, è scossa dalla notizia del ritrovamento di alcune donne, orrendamente uccise e mutilate, senza mani e con il viso deturpato dall’acido, come a seguire un rituale satanico. L’anno prima, successero casi simili commessi da un serial killer – Leland Beaumont, alias il Boia di Portland – che l’ispettore riuscì a neutralizzare con un bel proiettile in testa, mentre cercava di uccidere Juliette Lafayette, rimasta fortunatamente illesa.
Ma gli attimi di terrore che la ragazza visse durante la sua prigionia, erano ancora stampati nella sua mente. E la notizia che un altro assassino stava ricalcando le orme del precedente, le causò il panico.
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Comincia una lotta contro il tempo per scoprire i pensieri del mostro e anticiparne le mosse, in un crescendo di orrore e di smarrimento.
L’uomo è malvagio, uccide così senza motivo? I motivi ce li ha dentro. E’ una parte dell’animo umano che nessuno riuscirà a comprendere. Se dovesse succedere, non saremmo più uomini, ma macchine. Ognuno viaggi con i suoi segreti, e la loro natura fa sì che tu sia buono, o cattivo, o un po’ tutti e due. Non ne so nulla.
Il romanzo di Chattam è un viaggio all’inferno, nel vero senso della frase. Un concentrato di rabbia, di male puro verso l’universo femminile. Leland Beaumont era cresciuto così ed era freddo e distaccato, insensibile alle urla e alle preghiere delle donne che gli chiedevano di liberarle, di non far loro del male. Una trama disturbante, angosciante. In alcuni tratti troppo dettagliata, che lascia solo alcune briciole per parlare d’amore, che sembra riportare al binario giusto del lieto fine. Ma non illudetevi, il male vince sempre.Qui la recensione de In tenebris

Lo scrittore:

Maxime Chattam è nato in Francia nel 1976 e ha vissuto a lungo negli Stati Uniti. Tra i suoi libri, finora pubblicati in Italia da Sonzogno, L’anima del male (2004), In tenebris (2005), Il veleno del ragno(2006), Arcana (2007) e Zodiaco (2008).