Don Winslow – Morte e vita di Bobby Z

4569

Editore Einaudi Collana Stile libero big
Anno 2013
296 pagine – ebook
Traduzione di Alfredo Colitto

[divider]

978880621265GRATim Kearney, il classico perdente e “sfigato” riesce sempre a mettersi nei guai, passato da un carcere all’altro beccato durante qualche rapina e, per ultimo, condannato all’ergastolo nel carcere di San Quentin per aver ucciso un uomo degli Hell’s Angel, “Stinkdog”, tagliandogli la gola con una targa affilata.

Il suo problema è non riuscire a controllare gli impulsi. Entrare per rubare non è un problema. E’ uscire che è un casino.

La sua fortuna – se così vogliamo chiamarla – è di essere maledettamente somigliante a Bobby Z, un grande surfista e un ancor più grande trafficante di droga.

Ted Gruzsa, un agente della DEA, gli offre una chance: lo farà uscire di galera se prenderà il posto di Bobby Z in uno scambio con un agente in mano ai narcotrafficanti capitanati da Don Huertero.

C’è un piccolo particolare: Bobby Z è morto tempo prima, vittima di un infarto. E se gli agenti della DEA non riescono a fare lo scambio, anche il loro collega messicano rischia di tirare le cuoia.

Il “nato fesso” Tim Kearney non lo sa, ma sa che non ha nulla da perdere a diventare merce di scambio, e sa anche di non avere scelta. Morire in galera senza nessuna chance o morire in mano ai narcotrafficanti con lo 0,1% di possibilità? Opta per la seconda.

Qualcosa però va storto e Tim si trova in balìa di un ciccione pervertito, di una donna bellissima, di un bambino e di una banda di criminali incalliti che vuole ucciderlo.

Perché? Perché Bobby Z ha combinato qualcosa di grave che può essere risolto solo perdendo la vita per mano dello stesso Don Huertero.

Comincia così l’avventura di Tim Kearney, che si trova catapultato all’improvviso in una vita che non è la sua e che, anche questa volta, rischia di giocarsela.

Passato in sordina rispetto ai grandi successi de Il potere del cane (2009) e L’inverno di Frankie Machine (2008), Morte e vita di Bobby Z fu pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1997 con il titolo de La leggenda di Bobby Z.

Ripubblicato nel 2013 e con il titolo modificato, il romanzo – dal quale è stato tratto un film per la regia di John Herzfeld, avente come protagonisti Paul Walker, Laurence Fishburne e Olivia Wilde – ha l’ambientazione che piace tanto a Don Winslow: la California, luogo ideale per prendere il sole e per dare il via a sparatorie e inseguimenti nel deserto messicano a opera di Hell’s Angels, agenti della DEA, criminali e chi più ne ha ne metta.

A tratti sembra un film western dove gli indiani cattivi (solo nei film) annusano l’aria, mettono le orecchie sul terreno e danno la caccia ai pistoleri buoni (solo nei film).

L’aspetto che caratterizza maggiormente la trama, è il personaggio di Tim Kearney il quale non solo finge di essere Bobby Z, ma a un certo punto crede davvero di esserlo.

E’ talmente sottile la linea che divide la morte di uno e la vita dell’altro, che pare essere un’unione invisibile delle due anime, una che spira e l’altra che respira.

Morte e vita.

Un Bobby Z diverso, che si fa intenerire da un bambino – Kit – tanto da coinvolgerlo nella sua fuga come fosse un gioco. Uno che fa sesso con sentimento, uno che restituirebbe milioni di dollari, se questo volesse dire la fine dell’orrore, la libertà di togliersi di dosso la pelle di soggetto antisociale e indossare quella del “figo”.

La riflessione che la vita, se solo si riesce a non perderla, non è poi così male.

A tratti sembra un fumetto, dove Batman e Robin, o meglio Wolverine e Ciclope, giocano ai buoni contro i cattivi che li inseguono, nascondendosi in una grotta, braccati in pieno deserto e con poche speranze di uscirne vivi. Ma con una grande forza per battersi…

Don Winslow può permettersi di divagare sui tratti che assume il suo romanzo, dall’ironico allo spietato, dal grottesco all’affilato. Può raccontarci di quanto effimere siano le immagini patinate delle donne californiane e dei beach boys aggrappati al loro surf pronti a cercare l’onda giusta, ma sarà abile a riportarci alla realtà con un retrogusto amaro, delineando un Paese corrotto dalla droga e dal traffico clandestino, in balìa di corrotti e corruttori.

Il romanzo riesce a regalare ai lettori un concentrato di adrenalina pura senza l’uso di sostanze stupefacenti e senza fare “viaggi” equivoci.

Preparatevi a partire, seduti comodamente in poltrona. Ma allacciate le cinture.

[divider]
Lo scrittore:
Don Winslow, ex investigatore privato, uomo di mille mestieri, è autore di undici romanzi, che lo hanno consacrato come nuovo maestro del noir. Einaudi Stile libero ha pubblicato finora L’inverno di Frankie Machine(ultima edizione «Super ET», 2009), diventato un vero e proprio caso letterario, Il potere del cane, La pattuglia dell’alba, La lingua del fuoco e, nel 2011, Le belve, da cui Oliver Stone ha tratto l’omonimo film. Nel 2012, sempre per Einaudi Stile libero, è uscito I re del mondo, prequel de Le belve; nel 2013, Morte e vita di Bobby Z.