Ippolito Edmondo Ferrario – L’antiquario di Brera

3250

Editore Frilli Editori / Collana Tascabili Noir
Anno 2015
Genere Noir
384 pagine – rilegato con sovracopertina
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antiquario_di_brera_002La trama in breve.
Il protagonista, l’antiquario Neri Pisani Dossi entra in possesso della “mano di gloria”, l’arto mummificato di un serial killer giustiziato nel 1918.
Molti loschi figuri vorrebbero impossessarsi di tale arto e così l’antiquario coadiuvato da una serie di altri co-protagonisti risolverà il mistero.
Sin dai primi capitoli avrei tanto voluto avvalermi del 3° dei 10 diritti imprescrittibili dei lettori di Daniel Pennac che così recita “ Il diritto di non finire il libro”.
Ma non l’ho fatto, sono andata avanti nella lettura sperando che quella sensazione di irritazione e malessere lasciasse il posto al giusto interesse che devo avere perché un libro possa piacermi.
Ma niente, irritazione e malessere hanno attecchito le loro radici nella mia anima di lettrice.
Per tutta una serie di motivazioni.
Prima fra tutte la caratterizzazione del protagonista.
Neri Pisani Dossi odia chiunque, per tutta la storia non si fa altro che leggere attraverso i suoi pensieri e le sue parole l’odio che nutre nei confronti di tutti, ad esempio di chi legge un giornale sportivo oppure nei confronti dei ragazzi che passeggiano per le vie di Brera, pensate ad una qualsivoglia tipologia di persona e state certi che lui la odierà. E ‘ un sentimento di odio incessante e continuo nei confronti di tutto e tutti. Abbastanza snervante direi.
Il continuo ricorrere ad un tipico gesto scaramantico maschile, va bene una volta, due, diciamo tre ( sono molto paziente) ma oltre anche no, vuol dire che davvero non c’è altro di più interessante da raccontare.
L’inserire qua e là nomi di marche di capi di abbigliamento e/o borse. Direi su questo punto che la mia vita di lettrice non cambia affatto se tal dei tali indossa uno specifico capo d’abbigliamento con tanto di nome della marca o tizio va in giro con una borsa di marca, non aggiunge nulla alla storia se non far aumentare ancora di più quella sensazione di irritazione di cui parlavo all’inizio.
Proseguendo passiamo alla descrizione delle scene di sesso sadomaso, descrizioni che fanno la loro comparsa probabilmente perché sembrerebbe che vada di moda inserirle per ravvivare un po’ la trama. Non saprei, descrizioni che lasciano il tempo che trovano.
Elenchi completi di menu’ e pietanze consumati durante innumerevoli cene, altro elemento che non mi pare di fondamentale importanza, come i nomi di marchi famosi di cui sopra.
La presenza di diversi co-protagonisti molti dei quali non fanno altro che girare da un ristorante all’altro, da un locale all’altro, che hanno quasi un pensiero fisso sul bicchiere della staffa ( ogni occasione è buona ) e che ripensano sempre con grande nostalgia ai gloriosi ( termine qui usato da me chiaramente in senso ironico ) tempi fascisti.
Gruppo di amici della serie “Arrivano i nostri” con salvataggio annesso del protagonista in una maniera del tutto fortuita.
L’impressione che ho avuto è che l’autore avesse a disposizione un mix di elementi (serial killer, riti satanici, sesso sadomaso, menù ed alcol), mix che in qualche maniera andava combinato e spalmato su 368 pagine.
Ora che ci fosse o meno un senso, probabilmente non è stato considerato importante, l’importante era mixare taluni elementi e riempire un tot di pagine.
Non saprei neanche indicare esattamente il genere, non ho trovato che sia un noir o un giallo o un thriller. Probabilmente è un genere che, considerata la mia modesta vita da lettrice, non ho ben capito e compreso.
Di conseguenza con capendo e non comprendendo non mi ha lasciato nulla.

Cecilia Dilorenzo
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Lo scrittore:
Ippolito Edmondo Ferrario, milanese, classe 1976, si occupa di comunicazione ed eventi. E’ stato giornalista e autore di numerosi saggi e romanzi editi da Ugo Mursia Editore, Fratelli Frilli Editori, Newton Compton Editori. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Milano Sotterranea ( con Gianluca Padovan, Newton Compton Editori, 2013), Mercenario. Dal Congo alle Seychelles. La vera storia di “Chifambausiku” Tullio Moneta (con G. Rapanelli, Lo scarabeo Editore, 2013), Milano Esoterica ( con Gianluca Padovan, Newton Compton Editori, 2015). Il suo sito personale è www.ippolitoedmondoferrario.it