Arno Saar – Il treno per Tallinn

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www.mondadoristore.itSembra andare molto in voga, ultimamente, la pubblicazione di romanzi di autori famosi dietro uno pseudonimo. La cosa non mi dispiace, se si considera che l’approccio alla lettura di chi si conosce molto bene rischia di perdere di obiettività e di giudicare un libro solo perché è stato scritto da chi abbiamo già avuto modo di apprezzare.
Fa da contraltare l’eventuale insuccesso, che non va a scalfire la reputazione di nessuno, visto che parliamo di un nome inventato..

E’ questo il caso che ha come editore Mondadori, la quale propone un giallo per la collana Omnibus – molto accattivante la copertina che ricorda i tempi d’oro di una collana riconoscibile immediatamente dalla grafica – scritto da un importante scrittore italiano, che si firma sotto lo pseudonimo di Arno Saar.

È notte, la neve cade fitta quando il treno proveniente da San Pietroburgo fa il suo ingresso nella stazione di Tallinn, capolinea. Bastano venti minuti perché dei passeggeri rimangano solo le impronte sulla neve; uno però è ancora a bordo, accasciato in una poltrona di prima classe, una bottiglia di liquore accanto a sé. Morto, anzi peggio: avvelenato, con la cicuta. Un uomo d’affari russo, coinvolto in traffici illeciti, ucciso su un treno delle ferrovie estoni, un caso delicato che viene affidato a Marko Kurismaa, commissario di polizia che con i russi ha un conto in sospeso. E non è il livore condiviso da tanti estoni nei confronti di un popolo che nemmeno trent’anni prima li dominava: si tratta di un dolore tutto personale. Marko è un uomo tormentato, dotato di un fascino reticente, ha il fisico asciutto dell’ex sciatore di fondo, e il rigore di chi nella vita si è dovuto conquistare tutto. È narcolettico, e se la cosa venisse scoperta sarebbe condannato a un noioso lavoro d’ufficio… Ma questo non è l’unico dei suoi segreti. Col passo spedito del giallista di classe, Arno Saar ci porta nelle strade della gelida Tallinn, sulle tracce di un insospettabile assassino.