Barbara Baraldi – Osservatore oscuro

1958

Editore Giunti
Anno 2018
Genere Thriller
528 pagine – rilegato e ebook

[divider] [/divider]

Ci sono persone che riescono a brillare nonostante siano avvolte dalle tenebre. Persone che riescono ad attraversare le ombre da cui si sentono avvolte nonostante l’insicurezza, la paura, l’inquietudine. Persone che devono forzare se stesse per non lasciarsi sopraffare dall’oscurità. A volte lasciarsi andare sarebbe così facile. Lasciare che sia. Ci sono persone che, invece, scelgono di resistere. Di esserci. Nonostante tutto. Nonostante quello che è stato. Non per sopravvivere. Ma per vivere.

Aurora Scalviati non è una persona ma un personaggio nato dalla penna di Barbara Baraldi. Ai miei occhi si è fatta umana appena l’ho vista affiorare dalle pagine di “Aurora nel buio”, suo primo libro. Per la sua fragilità. Per la sua forza. Per le sue debolezze. Per l’energia viscerale che ha saputo trovare in sé per uscire da quel buio. Vice ispettore, trasferita a Sparvara nell’Emilia, da Torino dove è sopravvissuta ad un evento traumatico che oltre che fisicamente, l’ha ferita nel cuore e nella testa.

In Osservatore oscuro sono passati quattro mesi dal suo arrivo nel nuovo commissariato e dalla prima indagine. Ha iniziato ad ambientarsi. Se non a credere, almeno a sperare, che quello possa essere il posto da chiamare casa, dove trovare dei veri amici nei colleghi con i quali ha costruito, a fatica, un rapporto basato sulla fiducia e sulla stima reciproca. Un giorno viene convocata a Bologna dall’ispettore capo Ettore De Robertis, presso il cimitero monumentale della Certosa. E quello che si trova davanti rischia di spezzare l’equilibrio precario con cui si tiene a galla. Soprattutto perché non capisce cosa c’entri lei in tutto questo: c’è un uomo barbaramente ucciso e sistemato in una posizione che vuole sembrare spettacolare. Sul suo petto, in caratteri gotici, c’è tatuato con estrema precisione il suo nome, Aurora Scalviati.

Questo non è un delitto come gli altri. E non solo per l’inaudita violenza con cui è stato compiuto. Questo è un messaggio.”

Nonostante sia ostacolata dai superiori per la diffidenza a causa di quello che ha vissuto, Aurora, che ha la capacità di interpretare le menti criminali a partire dai loro gesti, inizia ad indagare sull’identità della vittima cercando di capire quale sia il suo ruolo nel pensiero dell’assassino. Contemporaneamente Bruno Colasanti, sovrintendente, con il quale c’è stata un’affinità fin da subito, si mostra piuttosto scostante. Impegnato a sfidare se stesso in corse automobilistiche clandestine, organizzate da gruppi naziskin e dalla malavita, finisce per restare invischiato in qualcosa che cambierà la sua vita. Ho trovato conferma nel personaggio di Aurora, per il suo desiderio di riscatto, per il suo riuscire ad andare avanti nonostante si senta sempre osservata e in un costante stato di minaccia, per riuscire a dimostrare che dietro la sua fragilità ci sono incontestabili qualità investigative, un talento naturale affinato in anni di studio.

L’atmosfera che l’autrice riesce a creare attraverso le descrizioni dei luoghi, che siano boschi o l’interno di una casa, è rivestita di mistero, di suspence e di un alone magico che non ti fanno mai sentire al sicuro, che ti portano a non fidarti di nessuno. La struttura creata dietro al delitto principale si ricompone ai tuoi occhi attraverso gli indizi che vengono di volta in volta scoperti e che alimentano il desiderio di sapere, tenendoti in ostaggio dentro la storia. Insomma immedesimarsi con Aurora Scalviati non sarà così difficile. E aspettare con ansia un nuovo libro sarà inevitabile. Anche perché il finale lascia intuire un seguito di cui sono veramente curiosa.
Questa storia è appena cominciata e già ti sta ossessionando.

Federica Politi

[divider] [/divider]

La scrittrice:
Barbara Baraldi originaria della Bassa Emiliana, è autrice di thriller, romanzi per ragazzi e sceneggiature di fumetti, tra cui la serie «Dylan Dog». Il suo esordio nella letteratura poliziesca avviene sulle pagine de «Il Giallo Mondadori» con La bambola di cristallo. In contemporanea con l’uscita del romanzo in Inghilterra e negli Stati Uniti, viene scelta dalla BBC tra i protagonisti del documentario Italian noir sul giallo italiano.