Maurizio Lorenzi – Il comunicatore

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Editore Imprimatur
Anno 2018
Genere Noir
320 pagine – brossura e ebook

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Il luogo di partenza de “Il comunicatore” è la Questura di Bergamo. Quelli di arrivo e di ritorno, invece, i  diversi paesi del mondo. Il protagonista, Lorenzo Manzi,  poliziotto specializzato in missioni internazionali ed esperto di rimpatri, scorta e riaccompagna, insieme ad un suo collega – Testoni – , nel proprio paese d’origine coloro che vengono espatriati. Espatriati che non hanno più nessun diritto di rimanere nel nostro territorio nazionale, irregolari e/o invischiati in loschi traffici. La Questura ne decreta l’espulsione e i poliziotti, protagonisti del libro,  ne mettono in pratica l’uscita. Maurizio Lorenzi, autore de Il comunicatore, è nella realtà un poliziotto e questo fa sì che  il libro prenda un’impronta reale e ci regali una prospettiva precisa e fondata su quelli che sono il lavoro e le attività svolte dai rappresentanti delle forze dell’ordine.

Questo libro non ha gli elementi che possano definirlo un giallo, o un thriller, o un noir. Non  è nessuno di questi generi. E’ una storia che ci racconta quello che c’è dietro le quinte e che non si vede mai. Dai giornali e dalla TV quotidianamente veniamo a conoscenza di operazioni che vengono portate a termine dalle forze dell’ordine, ma di tutto il lavoro che c’è dietro a tali operazioni non sappiamo nulla. Come non sappiamo molto dello svolgimento di tantissime attività lavorative eseguite. Lorenzi ne espone una in particolare, che è quella legata agli espatri e al grande lavoro di responsabilità che ne consegue. Non è certo agevole “accompagnare” persone difficili da gestire. Se ne sente il peso  e  una volta consegnati ai colleghi locali si può finalmente trarre un sospiro di sollievo.

Ci racconta di come vengono accolti dai propri colleghi  ai quali vengono consegnati ed affidati. Ci sono coloro che sono più fiscali, più freddi e distaccati e quelli che magari prendono queste procedure in una maniera più easy e con molta calma. Paese che vai, abitudini che trovi. Un altro aspetto su cui pone l’accento l’autore è la mancanza, talvolta, dei mezzi sufficienti a svolgere il proprio lavoro. Ad un certo punto della storia, i nostri protagonisti devono utilizzare una macchina sequestrata ad una banda malavitosa, proprio perché non ci sono a disposizione  autovetture di servizio. E’ decisamente un aspetto negativo che fa pensare a quanto sia ancora più difficile svolgere attività così importanti per la nostra sicurezza. Ogni volta che Lorenzo Manzi parte ha con sé una scatola e, una volta arrivato a destinazione,  sa che ci sarà qualcuno che in qualche maniera si paleserà per ritirarla. Lui non conosce assolutamente il contenuto delle scatole, le consegna e basta. Cerca di individuare al più presto colui che la chiederà e se ne libera passando oltre. Fino a quando un giorno, in una maniera del tutto casuale, scoprirà il contenuto della scatola e da lì i dubbi e le perplessità lo coinvolgeranno emotivamente e moralmente in maniera piuttosto forte.  Fino all’epilogo finale…

Questo è il punto che mi ha lasciato parecchi dubbi. Questa parte della storia non è spiegata in alcuna maniera e lascia lo spazio a diverse domande. Com’è iniziata questa storia? Chi e come le consegna a Manzi? Perché lui accetta così al buio? Perché si pone dei dubbi solo dopo aver scoperto il contenuto e non prima, accettando il compito di consegnare quelle scatole? Domande che nel libro non trovano risposte. Magari ci sarà un seguito e aspetto quindi di risolvere l’enigma. Nel frattempo, consiglio la lettura per chi abbia la curiosità di conoscere più da vicino gli aspetti delle procedure e delle attività di polizia visti attraverso gli occhi di un poliziotto.

Cecilia Dilorenzo

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Maurizio Lorenzi  è un poliziotto e scrittore italiano. Noto anche con l’acronimo “MaLo”, collabora con il quotidiano «L’Eco di Bergamo». Scrittore di diversi racconti e romanzi polizieschi, per Imprimatur ha pubblicato Eroi senza nome (2014) con il quale ha vinto il diploma d’onore del premio letterario internazionale il Molinello e Identikit. Il disegnatore di incubi (2016) con il quale ha vinto il premio della giura del premio letterario internazionale Montefiore.