Tim Baker – Città senza stelle

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Editore SEM
Anno 2018
Genere Thriller
383 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Alfredo Colitto

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A Ciudad Real ogni sicario ha tre proiettili che si chiamano “pietà”, “esitazione” e “rimorso”.

Ciudad Real è una città al confine con la nazione più potente e attraente del mondo. Negli anni ‘60 credeva ancora nel futuro e viveva il miracolo messicano, il lavoro non mancava, sia da un lato che dall’altro, per fare tutte quelle cose che i gringos non volevano fare da soli. Questo prima degli omicidi, dei narcos, della crisi economica. Gira così tanto denaro che è impossibile spenderlo tutto. L’universo forse si sta contraendo, ma il narcocosmo è una galassia in espansione. E nulla, assolutamente nulla, può ostacolarlo.
Il sogno americano si è scontrato con la dura realtà, lasciando spazio al lavoro duro e sottopagato o soldi facili abbracciando la filosofia criminale.

C’è chi, nonostante tutto, sceglie la vita onesta, la vita in fabbrica e la schiena spezzata. Queste sono le donne di Ciudad Real che lavorano nelle maquiladoras: stabilimenti di proprietà straniera, blocchi di cemento riarsi dal sole, con turni spaventosi, che fagocitano giovani donne e le trasformano in merce, operaie al limite dello schiavismo.
C’è chi questo mondo lo vuole cambiare, come Pilar: la sua vita è sempre stata una combinazione di bisogni modesti e di un desiderio enorme di cambiare il mondo. Cerca di convincere le operaie che è ora di agire, ma solo organizzando scioperi, solo incrociando le braccia, si potranno ottenere dei risultati.

E’ una battaglia persa in partenza: da un lato Pilar è un personaggio scomodo e qualcuno cerca di chiuderle la bocca, dall’altro le donne hanno paura di ritorsioni.
Oltretutto, più di ottocento donne sono state uccise brutalmente negli ultimi dieci anni, ma ormai la corruzione ha raggiunto livelli tali che tra poliziotti e narcotrafficanti il filo è più sottile di un capello. Anche Ventura sa che alle donne vengono negati potere e uguaglianza sul lavoro proprio per renderle vulnerabili. Si sente in colpa per non riuscire ad aiutare neanche la sua ex migliore amica la quale, dopo mesi di molestie da parte del suo supervisore, alla fine è andata a letto con lui. Aveva un senso di impotenza che rendeva fragili le basi della fiducia nelle proprie capacità.

In questo clima dall’apparente stato di rassegnazione, sembra ergersi un uomo che ha fatto propria la missione di risolvere i casi di omicidio. Fuentes ha scelto di essere trasferito a Ciudad Real da Tijuana perché sa contro cosa combatte e sa che risolverà quegli omicidi. Anche lui aveva dei sogni, credeva nelle piccole cose, tra cui l’amore, il sesso, il matrimonio. I bambini, la famiglia, la santità della casa. La fiducia, la nobiltà e lo scopo di una carriera in polizia. La possibilità di fare una differenza. Una alla volta tutte quelle convinzioni gli sono state tolte finché è rimasta solo la carriera di poliziotto. Il suo sospetto è che molti dei suoi colleghi siano al soldo di El Santo, un narcotrafficante tra i più pericolosi, pianificatore e senza scrupoli. Sarà dura per Fuentes, con la collaborazione di Pilar, riuscire a scalfire un ingranaggio ben oliato e il muro di omertà che li circonda.

Romanzo corale, quello di Tim Baker, magistralmente tradotto da Alfredo Colitto, che tratta argomenti molto cari anche a Don Winslow, al quale l’autore è stato paragonato. I personaggi cui dare voce sono tanti, ma risultano tutti ordinati in capitoli e ognuno di essi viene descritto a tutto tondo, senza dimenticare la storia di base. Se Winslow è più procedural, più investigativo come era la sua professione, Baker punta più sull’aspetto umano e personale, entrando a gamba tesa nelle vite di ognuno. Entrambi descrivono un Paese di confine, che mai come in questi ultimi tempi soffre di una gestione cinica e maldestra. Gli scenari che sembrano così lontani dal nostro quotidiano, mi ricordano invece ogni giorno i nostri confini, a chi sguazza attorno alla povertà, attingendo a piene mani per il proprio interesse personale.
Ed è in questi scenari che sei consapevole di quanto il male nel mondo sia un cancro senza cura. Puoi solo combatterlo, arginarlo. Ma non c’è guarigione, perché è lo stesso uomo l’artefice di tutto.
Un libro da assaporare, quello di Tim Baker, che una volta concluso mi lascia solo un dubbio: che non sia finita qui.

Cecilia Lavopa

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Lo scrittore:
Tim Baker è nato a Sydney, in Australia, e a vent’anni si è trasferito in Italia per poi vivere in Spagna e successivamente in Francia, dove ha lavorato all’ambasciata australiana di Parigi. Vive nel Sud della Francia. Il suo primo romanzo, Il lungo sonno, è stato pubblicato in Italia da Mondadori (2016).