Editore Baldini + Castoldi / Collana Romanzi e racconti
Anno 2018
Genere Spy-story
336 pagine – brossura e ebook
[divider] [/divider]
Andrea Cecconi è un avvocato di mezza età la cui famiglia, il padre e il nonno soprattutto, era attivista nel partito comunista. Proprio il nonno Mario con i suoi racconti sarà lo starter del romanzo grazie a un aneddoto raccontato poco prima di morire che farà risvegliare la curiosità di Andrea. Infatti un intrigo oscuro su alcuni finanziamenti dall’ URSSS al PCI sarà al centro della storia, insieme al misterioso “Uomo di Mosca”.
Andrea infatti capisce che quella raccontata dal nonno non è una storia conclusa e sepolta nel passato, e la fame di conoscenza e la necessità di ottenere risposte farà sì che Andrea si rechi subito in Russia, proprio a Mosca, dove dovrà fare chiarezza su un passato ambiguo e difficilmente ricostruibile, a causa della mancanza di testimonianze. La ricerca della verità porterà Andrea a ricostruire un passato che non poteva rimanere insabbiato per sempre, e le scoperte saranno una continua fonte di angoscia per lui, che dovrà confrontarsi con personaggi inquietanti, spie e traffici segreti.
L’uomo di Mosca”, esordio letterario di Alberto Cassani, è una spy story che collega due generazioni e che riporta alla luce memorie risalenti al secondo dopoguerra, in un momento storico mondiale, e nella fattispecie italiano, di instabilità e confusione politica che dà spazio e la possibilità di diverse azioni illecite. Il libro non è solo una spy story, possiede infatti delle sfumature del romanzo storico, e del romanzo narrativo di carattere filosofico. Tra gli sbalzi temporali, numerose sono le riflessioni che sorgono durante la lettura, sulla storia e sui valori e gli ideali della politica di quel tempo. Un tuffo in un’epoca importante, che riguarda la storia passata non solo della Russia in particolare, ma dell’intero panorama mondiale.
Nonostante la storia abbia del potenziale evidente nel risultare interessante e innovativa, la narrazione è spesso poco avvincente, per lo più nella parte iniziale, e il linguaggio talvolta troppo artificioso rende poco scorrevole la lettura di alcuni passaggi. Ricordiamo comunque che è la prima opera di Cassani e gli aspetti che più abbiamo apprezzato sono l’ambientazione del romanzo, Mosca, suggestiva e inquietante al tempo stesso, e la creazione e lo sviluppo dei personaggi, i protagonisti infatti sono senza dubbio approfonditi nel dettaglio.
Andrea possiede molteplici sfumature, risulta determinato nel farsi carico di scoprire la provenienza di alcune fonti di denaro dalla dubbia provenienza, spinto dal profondo desiderio di avere delle risposte. Il romanzo è arricchito dalle sue riflessioni personali che spaziano da una tematica a un’altra, sul passato, ricordi sui tempi andati e sulla vita con la moglie.
Un altro grande protagonista è il nonno di Andrea che nonostante la mancanza fisica è una presenza costante e viva nel romanzo, l’autore riesce a renderlo un personaggio reale con un’identità ben definita. Un romanzo che nei suoi pregi e difetti fa rivivere un’epoca lontana dai giorni nostri e che vale la pena conoscere.
Chiara e Laura RIcciardi – Sister’s books
[divider] [/divider]
Lo scrittore:
Alberto Cassani è nato e vive a Ravenna, dove si è sempre occupato di politica e di cultura. È stato Assessore dal 1997 al 2011. Prima aveva diretto il circolo Gramsci della sua città e poi ha coordinato la candidatura di Ravenna a Capitale europea della cultura e le attività di Ravenna capitale italiana della cultura 2015.
L’uomo di Mosca è il suo primo romanzo.