Carlo Lucarelli – Peccato mortale

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Editore Einaudi / Collana Stile libero Big
Anno 2018
Genere Noir
256 pagine – brossura e ebook
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Torna nelle librerie Carlo Lucarelli e con lui il personaggio seriale del commissario della polizia giudiziaria, Achille De Luca, creato dalla penna dell’autore per la prima volta nel 1990 in “Carta bianca” per Sellerio, che pubblicò anche “L’estate torbida” nel 1991 e “Via delle Oche” nel 1996.
Lo ritroviamo poi in “Intrigo italiano”, pubblicato da Einaudi nel 2017 e oggi con “Peccato mortale”. Tra l’altro, ne è stata tratta anche una miniserie televisiva diretta da Antonio Frazzi e composta da quattro puntate.

“Peccato mortale” si svolge tra il 25 luglio e l’8 settembre 1943, periodo storico di camicie nere e di milizia, di coprifuoco e di borsa nera, di movimenti politici. Un’immagine dell’Italia che ancora fa soffrire e ci fa vergognare. Ambientazione la Bologna dei tortellini, ma anche degli intrighi, come dice lo stesso Lucarelli.
In questo romanzo, lo scrittore fa un passo indietro e ci racconta come De Luca sia diventato un poliziotto ambiguo del regime fascista, cosa abbia causato il suo cambiamento rendendolo ricattabile, tornando agli albori del suo percorso. Il suo peccato originale, l’aver venduto l’anima al diavolo di un italiano comune che si è trovato in una situazione in cui, forse, ci si sarebbero trovati tutti.

Perché noi mica facciamo politica, meschini, facciamo il nostro mestiere, noi, siamo poliziotti. Ci cambieranno nome, ma ancora qua staremo, perché di poliziotti come noi ne hanno bisogno tutti i governi.

In una soffitta viene ritrovato il corpo senza testa di un uomo, e il commissario viene chiamato a indagare al caso, che appare facile per uno come lui già abituato a fiutare una pista lontano un chilometro, con la smania febbrile che gli ribolle dentro.
Ma appena si avvicina alla soluzione, la politica si insinua tra le pieghe dell’omicidio e De Luca rischia di essere catturato tra le maglie pericolose della burocrazia.
Il personaggio di De Luca è il mezzo, la voce, che Lucarelli utilizza nei confronti dei lettori per ricordare un periodo storico ancora molto buio dell’Italia. Un’epoca in cui gli omicidi trovavano giustificazione in nome della guerra, un modo per immolarsi a una causa che non sempre era la propria, solo per prendersi a sprangate. Il suo commissario, però, è pur sempre un uomo con le sue debolezze, anche se un poliziotto non può schierarsi dalla parte di nessuno, se non da quella della giustizia e del dovere.

Ama Lorenza e vorrebbe stare con lei, godersi appieno quello che una vita di coppia potrebbe offrirgli, l’avere una famiglia potrebbe dargli una certa tranquillità? La sua fidanzata ha macchie d’oro nei suoi occhi verdi e le ciocche bionde che le ricadono sulle spalle. Una bocca piccola e distesa con due rughe sottili all’angolo delle labbra. E’ dolce e affettuosa, sa che non deve mettere De Luca davanti a una scelta tra lei e l’Arma, perché rischierebbe di perderlo irrimediabilmente.
Ma capisce anche che forse mollerebbe tutto per stare insieme a lei. Solo pensieri bui, ogni tanto. De Luca è, prima di essere un agente di polizia, un uomo dalle tante malinconie, dai tanti dubbi esistenziali.

Lo scrivere un romanzo thriller o giallo è cambiato molto nel corso dei decenni ed è come fare un tuffo nel passato, nel quale si lavorava senza luminol, analisi del DNA o intercettazioni telefoniche. Il lavoro del poliziotto era basato molto più sulle intuizioni e sul fiuto della caccia. De Luca rispecchia un personaggio “genuino”, con le sue debolezze e fragilità, ma anche con la tenacia e l’orgoglio di chi indossa un’uniforme e cerca di renderle merito. Questo “flashback” che Lucarellli ha voluto regalare come ragione per comprendere meglio l’uomo che De Luca diventerà, ha il sapore di una riflessione collettiva che coinvolge noi lettori e lo scrittore stesso di quanto sia difficile portare avanti un’ideologia, una ragione di vita in un determinato periodo storico.  E forse a rivedere il concetto di democrazia anche ai giorni nostri.
Complimenti a Lucarelli, sa sempre colpire nel segno.

Cecilia Lavopa

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Lo scrittore:
Carlo Lucarelli (Parma, 1960) ha pubblicato per Einaudi Stile Libero moltissimi libri. Gli ultimi sono i romanzi Albergo Italia (2014), Il tempo delle iene (2015), Intrigo italiano (2017 e 2018) e Peccato mortale (2018) con protagonista, dopo molti anni, di nuovo il suo primo personaggio: il commissario De Luca, comparso già in una trilogia in origine pubblicata da Sellerio con Carta bianca, del 1990 (ora Einaudi Stile Libero, 2014),L’estate torbida, del 1991 (ora Einaudi Stile Libero, 2017) e Via delle oche, del 1996, di prossima pubblicazione con Einaudi Stile Libero.
Da molti anni conduce trasmissioni televisive in cui ripercorre celebri casi criminali esaminandone gli aspetti rimasti oscuri.