Maria Adolfsson – Inganno

1982

Editore SEM
Anno 2018
Genere Giallo
448 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Stefania Forlani
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Siamo nel Doggerland, un arcipelago (creazione della fantasia dell’autrice) nel quale si incontrano le influenze di Svezia, Danimarca, Regno Unito e Paesi Bassi, tutti più o meno equidistanti dalle isole teatro dell’azione.

La mattina dopo la festa delle ostriche, la più grande celebrazione del Doggerland, Karen Eiken Hornby si sveglia in un albergo. Al suo fianco, che ronfa beato, c’è Jounas Smeed, il suo superiore sul lavoro. Tra i fumi dell’alcol, le torna in mente cosa fosse successo la sera prima, e a quella memoria si accompagna un rimorso enorme. Non perché uno dei due abbia tradito qualcun altro, dato che Karen è vedova mentre Jounas è divorziato, ma perché il rapporto lavorativo e personale tra i due è davvero pessimo. L’ispettore Eiken, infatti, si è vista scavalcata e privata di una promozione che a logica le sarebbe spettata di diritto dall’atmosfera maschilista che ha pervaso la polizia locale dopo la morte improvvisa del suo mentore, e Smeed non si lascia mai sfuggire l’occasione di deriderla per questo o per altre presunte mancanze. Un uomo insopportabile, insomma.

Tornata a casa, in un villaggetto a diversi chilometri dal capoluogo, Karen prova a riposare ma viene presto svegliata da una telefonata: c’è stato un omicidio proprio vicino a casa sua, e la vittima è la ex moglie di Jounas Smeed. Ovviamente Smeed non può incaricarsi delle indagini, anche perché, visti i pessimi rapporti tra i due, non può essere escluso dalla lista dei sospettati, quindi l’incarico viene affidato a Karen, che si ritrova a lavorare con un gruppo di colleghi invidiosi di lei e che la ritengono inferiore, o perché ha passato qualche anno a Londra (studiando per migliorarsi come poliziotto, ma questo sembra venire ignorato) o semplicemente perché donna. Fa eccezione l’ispettore Karl Björken, che sembra collaborare volentieri con lei.

Maria Adolfsson crea con maestria un mondo completamente nuovo, un arcipelago che non esiste ma pieno di tradizioni e storia. E in Karen costruisce anche un personaggio interessantissimo, una donna che si avvicina ai cinquant’anni di età, che comincia a essere insoddisfatta della propria vita ma non abbastanza da volerla davvero cambiare, che respira una brutta atmosfera sul lavoro ma che allo stesso tempo ama abbastanza la sua professione da non volerla abbandonare. Il caso poliziesco che fa muovere tutta la storia, poi, è appassionante, misterioso e ben costruito, con collegamenti tra personaggi molto ben congegnati.

Un giallo, insomma, molto molto interessante, con forti richiami al cosiddetto “filone nordico” nelle atmosfere ma anche con uno stile britannico. Una romanzo da leggere, pieno di emozioni forti e di personaggi realistici, avvincenti.

Marco A. Piva

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La scrittrice:
Maria Adolfsson (Stoccolma, 1963) è cresciuta in una piccola isola dell’arcipelago non lontano da Stoccolma, dove ha lavorato per diverso tempo nella comunicazione. Inganno è il primo, attesissimo libro della serie Doggerland, ambientata su un’isola immaginaria, in corso di pubblicazione in diciotto paesi.