Editore Mondadori / Collana
Anno 2018
Genere Noir
504 pagine – rilegato e ebook
Traduzione di E. Cappellini
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“I colori dell’incendio” è il secondo libro della trilogia iniziata con “Ci rivediamo lassù” e Pierre Lemaitre conferma la sua bravura nel saper costruire personaggi e atmosfere che raccontano la Francia della fine degli anni ’20, un periodo in cui la situazione post guerra è resa maggiormente difficile dalla Germania che non ripaga i propri debiti per la ricostruzione.
Parigi. Al centro della vicenda c’è la famiglia Péricourt di cui Madeleine diventa il perno dopo la morte del padre, il ricco banchiere Marcel. L’apertura del romanzo è dedicata proprio al funerale di quest’ultimo durante il quale un avvenimento quasi macabro e scioccante, che verrà spiegato solo a metà romanzo, segnerà l’inizio di una nuova e complicatissima vita per tutti i personaggi. Iniziamo proprio da Madeleine, ereditiera dell’impero finanziario creato dal padre, donna carina ma banale di 36 anni con un divorzio alle spalle, madre di un unico figlio di nome Paul, troppo timido e balbuziente.
Suo zio, Charles Péricourt, fratello più giovane di Marcel, è un politico dalla “bustarella” molto facile, poco brillante ed intelligente ma molto scaltro quando si caccia in situazioni difficili, cosa che accade alquanto spesso.
Gli altri due personaggi del romanzo che troviamo dall’inizio alla fine sono Gustave Joubert, cinquantunenne procuratore della Banca Pericourt che non andò in marito a Madeleine solo perché lei si rifiutò, e Andrè Delcourt, uomo molto riflessivo ed affascinante, colto, premuroso e mai volgare che diventa precettore di Paul.
La bravura di Lemaitre sta nel riuscire a capovolgere la storia ed a spiazzare il lettore: intorno alla metà del romanzo tutto si stravolge, i buoni diventano cattivi e viceversa, il colpo di scena è costantemente dietro l’angolo, niente è come sembra. L’unica certezza è che Madeleine dedica la sua vita ad una causa ben precisa e sarà sorprendente scoprire il risultato finale, grazie all’aiuto di alcuni personaggi secondari ma non troppo, cioè Leoncè e soprattutto Duprè.
Nella vita delle volte si perde ed è facile cadere nella disperazione, soprattutto in questo mondo così crudele con i più deboli. Ma è peggio il dolore o la morte? Per la piega che inizialmente prende la vicenda, l’unico rifugio sembrerebbe essere preferire la seconda opzione, però questo romanzo ci insegna che attraverso il dolore si può giungere alla salvezza e alla rinascita, che anche le difficoltà estreme potranno essere superate ed il mezzo per poterlo fare sono le persone (quando leggerete questo libro, non riuscirete a non affezionarvi ad un personaggio come Vladi che incarna la passione, la praticità, il coraggio e la forza) e l’arte (la musica, in questo caso). E’ così che una madre assente e distratta si trasforma in una donna cinica e calcolatrice, che sa scendere a compromessi, indistruttibile e pronta a tutto.
Lo scenario finale rimbalza tra Francia e Germania, lì dove Hitler inizia la sua ascesa al potere nella fase embrionale della Seconda Guerra Mondiale, dove non mancano libri bruciati, musicisti banditi ed ebrei in trappola. Ad ogni tradimento può seguire una vendetta e Lemaitre è un maestro nel raccontare vite che cadono a picco, false amicizie e rivincite maestose. Il disegno finale sarà un capolavoro.
Il romanzo contiene molti riferimenti storici, ben spiegati e dettagliati nei ringraziamenti. Una storia dai tratti shakespeariani che illustra l’ipocrisia dei tempi, la sete di potere e l’avidità, la crisi dei valori e la disfatta morale e sociale.
Alla fine di questa lettura ne esce più rafforzata la mia convinzione che molto spesso il talento è figlio della sofferenza e del dolore e che a volte la libertà pesa più di tutto il resto.
Vincenzo Stamato
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Lo scrittore:
Pierre Lemaitre, nato a Parigi, ha insegnato per molti anni letteratura e ora è scrittore e sceneggiatore. Con i suoi romanzi, tutti premiati da critica e pubblico, si è imposto come uno dei grandi nomi della narrativa francese contemporanea. Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue e i diritti sono stati acquistati dal cinema. Mondadori ha pubblicato la serie noir del commissario Verhoeven, Irène, Alex, Camille e Rosy & John, nel 2014 il romanzo Ci rivediamo lassù, e nel 2016 Tre giorni e una vita.