Luca Occhi – Della stessa sostanza del buio

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Editore Bacchilega/ Collana Zero
Genere Giallo
Anno 2019
160 pagine brossura e epub

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La città di Bologna è una vera e propria ispirazione per la nostra narrativa. E negli ultimi anni soprattutto per i noir. Soprattutto per quelli più cupi, estremi, che lasciano senza fiato. C’è una città sotterranea dove tutto può succedere e dove si può incontrare davvero chiunque. Una sorta di dark web ma reale, fitto di violenza, perversione ed emarginazione. Qui le storie diventano vivide e strazianti, estreme e pericolose perché nulla è più brutale della cronaca vera e di quello che accade giorno dopo giorno. Qui i gialli acquistano quasi vita propria e diventano per i lettori una esperienza in scrittura.

La disperazione per la scomparsa della figlia porta un uomo a rivolgersi a Mathias Mestiz, condannato per pedofilia e al momento in libertà vigilata. Come padre sa che la persona a cui si è rivolto non è affatto un uomo per bene, ma la sua disperazione è talmente grande e lo angoscia talmente tanto che decide che scendere a patti con il diavolo, in questo caso, è il male peggiore. Mestiz, intanto, non se la cava proprio alla grande. Molti sanno quello che ha fatto e per cosa è stato accusato e la sua vita è misera e solitaria. Pertanto, anche se non ha nessuna voglia di indagare sulla scomparsa della giovane donna e ritornare in quell’ambiente da cui con grande fatica ha cercato di venire fuori, accetta perché il padre della ragazza gli offre una cifra esorbitante. Una somma che potrà permettergli di andare lontano e lasciarsi alle spalle tutta quella bruttura.

Ma il Male ha nascondigli infiniti e segreti e Mathias non ha idea di che cosa lo aspetta in tutta questa terribile faccenda.
Corpi a perdere tra desolazione e violenza, persone senza più un briciolo di umanità e posti talmente mostruosi da sembrare irreali. Luca Occhi confeziona un noir intenso ed estremo, dove la realtà sparisce non appena sparisce la superficie del mondo che conosciamo e ci si inoltra in un underground cittadino dove ogni regola cessa e ogni situazione estrema vale. Tanto che in alcune pagine e in alcuni passaggi della narrazione il lettore è reticente e quasi decide di non proseguire. Ma l’autore è sempre bravo a dosare emotività e suspense e alla fine le pagine scorrono perché ci si lascia trasportare dal racconto e dallo stile di Occhi che si adegua perfettamente a ogni personaggio che ha deciso di presentare. Una umanità anche essa estrema ma di una attualità sorprendente. Quindi ciò che più colpisce in Della stessa sostanza del buio è che quanto narrato è di una modernità assoluta e questo spaventa perché spinge i lettori a riflettere su mondi paralleli e del tutto fuori controllo in cui ci si può imbattere semplicemente sbagliando strada.

Allora il noir diventa anche psicologico e il racconto quasi palpabile. Un applauso in più a Luca Occhi per il coraggio di avere dato vita a un personaggio come Mathias Mestiz, un investigatore con una dipendenza infame, un uomo deprecabile e biasimabile. Il protagonista che nessuno vorrebbe avere perché non potrebbe mai conquistare nessun lettore. Eppure anche in questa operazione l’autore ci ha visto giusto e Mestiz alla fine suscita anche lui una certa pietà.

Antonia del Sambro

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Lo scrittore:
Luca Occhi, imolese, bancario per necessità e scrittore per inclinazione, è fra i fondatori di Officine Wort, (www.officinewort.it), sodalizio che da undici anni organizza il concorso letterario “Turno di Notte”. Vincitore di diversi premi letterari, ha partecipato con i suoi racconti a una ventina di antologie. Nel 2017 ha pubblicato “Il Cainita”, il primo romanzo, classificatosi al terzo posto nella sezione editi del “Festival Giallo Garda”, e nel 2018 il racconto lungo in e-book “Tartare”. “Della stessa sostanza del buio” è il suo secondo romanzo.