Ilaria Tuti – Ninfa dormiente

1485

Editore Longanesi / Collana La Gaja scienza
Anno 2019
Genere Thriller
380 pagine – rilegato e epub

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Crediamo di poter fuggire dal nostro passato, senza guardarlo in faccia. Ci illudiamo di saper dimenticare e andare avanti, di essere in grado di tenere nascosto un segreto. Ci convinciamo che ignorandolo, quello resterà sepolto, lontano dai nostri occhi e dagli sguardi degli altri. Invece, i segreti riescono ad affiorare dalle profondità, sanno farsi strada nell’oscurità. A lungo andare ciò che è stato celato, inizia ad affiorare sulla pelle, a modificare il nostro profilo, a condizionare i nostri passi e i nostri modi di fare. Si fa sostanza delle nostre anime, sangue nelle nostre vene.

Niente resta segreto per sempre.”

Il commissario Teresa Battaglia, affiancata da Marini e dagli altri componenti della squadra, è chiamata a risolvere un mistero che ruota attorno ad un opera pittorica. Si tratta della Ninfa dormiente, realizzata da Alessio Andrian, all’età di ventitré anni, e che si credeva perduta. Nel riemergere fa parlare di sé, in quanto pare che per realizzarne il colore sia stato utilizzato del sangue. Inizia così la complicata indagine del commissario Battaglia, in quanto il quadro risale al 1945. Quello che stanno per intraprendere non è solo un viaggio nelle zone di montagna dove vivono i protagonisti di questa storia, ma anche nel tempo andando a rivangare nella memoria di chi allora era presente.

Sono felice di poter dire che se il primo romanzo di Ilaria Tuti mi era piaciuto, questo secondo ancora di più. Realizzato su due piani temporali, è un libro che racchiude tutto quello che vado cercando in una lettura: la suspense, l’apprensione, l’indagine da seguire passo dopo passo ponendosi domande e formulando ipotesi, ma anche la profondità emotiva dei personaggi, i risvolti delle loro azioni e delle loro scelte sulle loro vite, il valore della memoria non solo individuale ma anche collettiva e un simbolismo che attraversa i secoli legando il sovrannaturale al naturale, immergendoci in quello che ci circonda. Il tutto con una scrittura che è ricca, potente, densa, elaborata e accurata, evocativa e visionaria, capace di accendere l’entusiasmo in chi legge, di coinvolgere, di stabilire connessioni che viaggiano a fior di pelle.
La protagonista Teresa Battaglia, è un personaggio speciale, con la sua tempra da guerriera, la sua fragilità, la necessità di nascondere agli altri la sua malattia, il suo fiuto nel cacciare assassini, la sua empatia oscura con i morti, e il suo lato umano e materno.

Marini che per natura è preciso, cauto, ponderoso, che non ama le approssimazioni, vive un momento di confusione, in cui sente franare la terra sotto i piedi. E’ costretto a una scelta, con ancora il peso di una colpa sull’anima e un segreto che non lo lascia libero.
In questa storia emerge anche un nuovo personaggio, che spero ritroveremo in futuro di cui non voglio anticipare nulla perché a me è piaciuto scoprirlo durante la lettura. Vi posso dire che l’ho amata alla follia nel momento in cui è comparsa, per la sua capacità di vedere oltre, per non lasciare che un difetto diventi un limite, ma una risorsa da sfruttare.
Il bosco con il suo respiro e il trillo di un violino che riecheggia lungo la valle, diventa un personaggio anch’esso. Una creatura con una memoria, con dei segreti da custodire, in prossimità di una comunità con le proprie radici e tradizioni da preservare.

Un romanzo che vi consiglio di leggere perché inizierà a prendere forma tra le vostre dita, perché sarete investiti dalla rabbia nello scoprirvi diversi da come vorreste, perché certe passioni si nutrono di follia e di pulsioni viscerali, perché qualsiasi azione inizia prima nella mente di chi la concepisce, perché i ricordi possono affiorare corrotti dalle emozioni e dai fatti di cui erano circondati, perché è possibile rinascere da una morte, perché ci sono legami che crescono indipendentemente dalle forze che ci abbiamo speso, perché nel modo in cui reagiamo di fronte ad una scelta possiamo scoprire chi siamo veramente.

Non conosciamo mai veramente noi stessi, né chi abbiamo accanto. Possiamo definirci in molti modi, ma alla fine sono le nostre scelte davanti a un bivio a mostrare chi siamo. O il segreto che nascondiamo.”

Federica Politi

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La scrittrice:
Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Da ragazzina voleva fare la fotografa, ma ha studiato Economia. Ama il mare, ma vive in montagna. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Il suo romanzo d’esordio, Fiori sopra l’inferno
(Longanesi 2018), è stato un vero e proprio caso editoriale in Italia e all’estero, selezionato
come Crime Book of the Month dal Times nel marzo 2019. Tra i punti di forza, un’ambientazione suggestiva e inquietante, uno stile fresco e maturo allo stesso tempo, un meccanismo narrativo impeccabile e una protagonista, Teresa Battaglia, da subito indimenticabile.