Cari lettori siamo nel clou dell’estate e molto prossimi alle vacanze. Per questo motivo le uscite in libreria vanno diradandosi. Con oggi salutiamo la rubrica delle novità che rivedremo a fine agosto. Ci riserviamo nelle prossime settimane di segnalarvi singolarmente i nuovi romanzi, intanto vi proponiamo quelli in uscita la prossima settimana.
23 luglio
Ognuno è carnefice
Katarzyna Bonda
Piemme
Nessun caso è solo bianco o nero per Sasza Załuska.
E una vittima può sempre diventare carnefice.
La profiler Sasza Załuska è rientrata ormai da un po’ nella sua fredda Danzica, sul mar Baltico. Essere di nuovo in Polonia, per lei, ha voluto dire tornare ai nodi irrisolti del proprio passato e finalmente provare a sbrogliarli. Adesso Sasza non beve più, ed è decisa a rifarsi una vita con sua figlia Karolina. Tornata a collaborare con la polizia come profiler, è chiamata a investigare su un nuovo caso, a Łód¿z, cittadina incastonata nel cuore della Polonia, un posto segreto e pieno di luoghi oscuri, nota anche come la “città dei senzatetto”: una città dove si muore congelati d’inverno, o, ultimamente, bruciati vivi. C’è un piromane all’opera per le strade di Łód¿z, e Sasza ha il compito di capire chi è. Insieme a lei, ci sarà Duchnowski, il suo compagno di indagini, ora compagno nella vita – sempre che Sasza riesca a sopportare un uomo al suo fianco. Ma il segreto che sta dietro alle azioni del piromane risale a molto più lontano nel tempo di quanto a prima vista si possa pensare: e la spiegazione del suo comportamento si annida tra le pieghe dell’animo umano, quelle in cui non bisognerebbe mai andare a guardare.
Un nuovo, adrenalinico thriller della giallista numero uno in Polonia, ma anche un romanzo in grado di creare un intero mondo narrativo. E in cui nessuno è buono o cattivo, vincitore o perdente: perché sono le circostanze a determinare il destino, e, tra le pagine della Bonda, ognuno è vittima e ognuno è carnefice.
25 luglio
Il giorno del rimorso
Colin Dexter
Sellerio
Un omicidio irrisolto al centro dell’ultima indagine dell’ispettore Morse che nel tentativo di inchiodare l’assassino dovrà affrontare anche i fantasmi di un passato che è molto vicino al suo cuore. Un magnifico romanzo, l’ultimo della serie dell’ispettore Morse, che ci farà rimpiangere a lungo l’intelligenza, l’abilità, l’ironia di un personaggio tra i più riusciti del giallo classico.
Nuda, imbavagliata, con le manette ai polsi, una donna viene ritrovata cadavere nella camera da letto della sua villa nei dintorni di Oxford. Era una signora, ricca, infermiera di ottima reputazione professionale, il marito banchiere, due giovani figli con buoni lavori. Di lei, nel villaggio pittoresco dove abitava, si parla, con sentimenti variabili dal desiderio allo scandalo, come di una donna seducente e dalle molte avventure.
In realtà è un cold case, archiviato un anno prima, che il sovrintendente Strange vuole riaprire per via di due telefonate anonime appena ricevute. È strana l’ambigua insistenza di Strange che, da un lato, preme per riavviare la macchina investigativa e, dall’altro, pur avendo tutto il peso dell’autorità, esita a obbligare l’ispettore capo Morse a fare il suo dovere. Altrettanto strano è il contegno di Morse: non ubbidisce al capo però, in segreto, conduce una sua indagine. Quando poi altre morti si aggiungono a quella della bella signora, Morse – con il fedele Lewis che da tempo scalpita e si interroga su quello che sta succedendo – finalmente si mette al lavoro. Vari errori e false piste: il metodo di Morse non è trovare l’indizio e farlo diventare una prova schiacciante; lui cerca l’incrocio giusto, come nell’enigmistica di cui è infallibile cultore. Ma le verdi colline attorno alla città dell’Università più rinomata, i paesini d’incanto, i pub secolari, le eleganti dimore, gli anziani eccentrici, che popolano la vecchia Inghilterra, non vogliono aprire gli scrigni dei loro segreti. Preferiscono che i loro odi, così come i loro amori, restino sepolti nella monotona tranquillità.
Nessuno come il grande Colin Dexter sa adattare il ritmo e lo stile del classico poliziesco all’inglese alla vita odierna: anzi l’immediata impressione che dà è che lo abbia inventato lui, lì per lì, con i suoi libri quel genere venerando. Un fascino avvincente che deriva, sì, dalla capacità di fondere antico e nuovo in enigmi complessi, dai personaggi scolpiti. Ma soprattutto dalla figura dell’ispettore capo Morse; un miscuglio di ironia, taccagneria, tenera ingenuità, intelligenza. È essenzialmente un malinconico, dominato da uno scetticismo inconsolabile, che Lewis – che lo adora – fa di tutto per lenire.
«Bisogna muoversi con delicatezza, per evitare di schiacciare i sogni altrui».
La Baia
Kate Rhodes
La Corte editore
Dopo dieci anni trascorsi a Londra nella squadra omicidi, il detective Ben Kitto decide di dare le proprie dimissioni: la sua partner, Clare, è morta e lui non riesce a darsi pace per non essere riuscito a salvarla.Decide così di rifugiarsi sull’isola di Bryher, dove è nato e cresciuto. Si tratta della più piccola isola abitata dell’arcipelago delle Scilly, a largo della Cornovaglia. Ha appena novantotto abitanti, che per la maggior parte si mantengono con la pesca, la costruzione di barche o il turismo estivo lavorando al pub o nell’unico hotel.Anche Ben vorrebbe dedicarsi insieme allo zio Ray al lavoro nel suo cantiere navale, per dimenticarsi in fretta del suo passato.Quello che non sa è che i suoi piani verranno totalmente stravolti quando il corpo della sedicenne Laura Trescothick viene trovato sulla spiaggia di Hell Bay. Il suo aggressore si trova sicuramente ancora sull’isola dato che nessun traghetto ha potuto navigare a causa di una tempesta che dura da giorni.Tutti sull’isola sono sospettati. Segreti oscuri stanno per affiorare. E l’assassino potrebbe colpire di nuovo, in qualsiasi momento.