Richard Shepherd – Per cause innaturali

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Editore Longanesi / Collana La Gaja scienza
Anno 2019
Genere Memoir
396 pagine – brossura e epub
Traduzione di Matteo Camporesi


Questo libro è un memoir molto interessante, scritto da Richard Shepherd, il cui nome forse non vi dirà nulla, ma se io vi dicessi che è il medico legale intervenuto in varie situazioni drammatiche come l’attentato alle torri gemelle del 2001 e della morte di Diana Spencer, sono sicura di aver destato il vostro interesse. Così come ha subito destato il mio.

Questo libro parla della sua vita, raccontato in prima persona da Shepherd, che descrive la passione che ha avuto nel suo lavoro e di come ha deciso di intraprendere una carriera così importante da un lato e difficile dall’altro.
Il suo primo caso importante come medico legale fu. in Inghilterra, il 19 agosto 1987 Il massacro di Hungerford, quando Michael Robert Ryan, un antiquario disoccupato e tuttofare uccise sedici persone, tra cui un ufficiale di polizia, prima di spararsi.

Il suo rapporto con la morte è stato tanto intimo quanto distaccato. Perse la madre che morì per una malattia cardiaca quando lui aveva solo nove anni. La cosa curiosa è che non provocò in lui nessuna reazione, non pianse né provò nulla.
E in fondo questa caratteristica fu vincente in un lavoro come il suo dove è facile essere travolti dalle emozioni e dall’orrore.
Una cosa curiosa: eseguiva le prove di taglio del coltello con l’arrosto della domenica. Gli serviva per verificare in casi di accoltellamento come la lama era entrata nella carne.
Una delle più grandi abilità in questo tipo di lavoro, descrive il medico, è non mostrare sentimenti né esprimere giudizi. Se l’autopsia viene effettuata su un assassino, deve essere precisa come quella della vittima. Lo stesso livello di attenzione e di cura.

Intervenne nell’attentato alla metro di Londra del 2005, delle torri gemelle nel 2011 e a Bali nel 2012.
Gli chiesero “Com’è morire?” e lui rispose: “Non lo so, posso solo dire che, anche se si verifica in circostanze molto violente, la morte è in fin dei conti un’esperienza suprema di liberazione e rilassatezza.”
Nonostante sia un libro documentario, è un avvicinarsi alla morte di tante persone con cautela e professionalità.
E’ anche una critica sottile verso tutte le pressioni che ha ricevuto soprattutto agli inizi della sua carriera, che avrebbero voluto impedirgli di cercare la verità, e di come spesso si attribuisca un concetto malleabile alla verità, oltre alle interpretazioni che tendono a variare da persona a persona.
Non esistono un bianco e un nero, mentre dovrebbe essere così, almeno in questo campo. Un libro assolutamente consigliato.

La mia recensione anche su Onbooxradio.it

Cecilia Lavopa


Lo scrittore:
Richard Shepherd è nato a Londra ma è cresciuto a Watford. Negli anni del ginnasio si è imbattuto in un libro che lo ha iniziato al fascino e ai misteri della medicina legale, inaugurando una ricerca durata tutta la vita. Ha studiato Medicina presso la St George’s Hospital Medical School, e nel 1987 ha completato la sua formazione come medico legale per poi entrare nel prestigioso ­dipartimento di medicina legale del Guy’s Hospital. Ha indagato su migliaia di corpi, vittime di omicidi da prima pagina o per calamità naturali. Le sue capacità e competenze sono ancora oggi richieste in tutto il mondo.