Tullio Avoledo nato a Valvasone in Friuli nel 1957, vive e lavora a Pordenone. Ha pubblicato: L’elenco telefonico di Atlantide (Sironi 2003, Einaudi 2003), Mare di Bering (Sironi 2003, Einaudi 2004), Lo stato dell’unione (Sironi 2005), Tre sono le cose misteriose (Einaudi 2005), Breve storia di lunghi tradimenti (Einaudi 2007), La ragazza di Vajont (Einaudi 2008), L’ultimo giorno felice (Edizioni Ambiente 2008), L’anno dei dodici inverni (Einaudi 2009), Un buon posto per morire (Einaudi 2011), Le radici del cielo (Multiplayer.it 2011), La crociata dei bambini (Multiplayer.it 2014) – due romanzi ambientati nel Metro 2033 Universe inventato da Dmitrij Gluchovskij – e Furland® (chiarelettere 2018). Per Marsilio, nel 2016 ha pubblicato il romanzo Chiedi alla luce.
Sarà disponibile in libreria dal 16 gennaio il suo romanzo “Nero come la notte”, edito da Marsilio, di cui vi riportiamo la trama:
Sergio Stokar era un buon poliziotto. Forse il migliore, in quella degradata ma ancora grassa città del Nord-Est. Fino al giorno in cui, senza saperlo, non ha pestato i piedi alle persone sbagliate. Così qualcuno l’ha lasciato, mezzo morto, sulla porta dell’ultimo posto in cui avrebbe pensato di finire: le Zattere, un complesso di edifici abbandonati in cui si è insediata, dandosi proprie leggi, una comunità di immigrati irregolari. Quel posto dall’equilibrio fragile e precario – con la sua babele di lingue, razze e odori – normalmente sarebbe un incubo per uno come Sergio, il cui credo politico è in totale sintonia con le iniziali del suo nome: SS. Ma è un incubo in cui è costretto a restare, adattandosi a nuove regole e a convivere con una realtà che un tempo avrebbe rifiutato. Per poter stare al sicuro, Sergio è diventato “lo sceriffo delle Zattere”: mantiene l’ordine, indaga su piccoli reati. Finché un giorno il Consiglio che governa il complesso lo convoca e gli affida un incarico speciale. Alcune ragazze delle Zattere sono state uccise in modo orribile, c’è un assassino in agguato, e solo un poliziotto abile come Sergio può scovarlo, grazie al suo fiuto e alle sue conoscenze, ma soprattutto grazie a un’ostinazione che lo trasforma in un autentico rullo compressore.
In un’Italia appena dietro l’angolo, l’Italia di dopodomani, Sergio Stokar deve tornare dal regno dei morti e rimettersi a indagare, frugando nel passato e negli angoli più in ombra della sua città, per scoprire, alla fi ne, che forse l’indagine è una sola, e che l’orrore si nasconde in luoghi e persone insospettabili. Tutto è legato da un filo. Un filo nero come la notte, rosso come il sangue. Perché in un mondo che ha fatto dell’avidità il suo credo non esistono colpevoli e innocenti, ma solo infinite sfumature di male.