Leonardo Gori – Il passaggio

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Leonardo Gori vive a Firenze. È autore del ciclo di romanzi di Bruno Arcieri: prima capitano dei Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta, poi ufficiale dei Servizi segreti nella seconda guerra mondiale e infine inquieto senior citizen negli anni Sessanta del Novecento. Il primo romanzo della serie è Nero di maggio, ambientato a Firenze nel 1938, cui sono seguiti Il passaggio, La finale, L’angelo del fango (Premio Scerbanenco 2005), Musica nera, Lo specchio nero e Il fiore d’oro, gli ultimi due scritti con Franco Cardini. La serie di romanzi è in corso di riedizione in TEA. È anche autore di fortunati thriller storici e co-autore di importanti saggi sul fumetto e forme espressive correlate (illustrazione, cinema, disegno animato).

Pubblicato nel 2002, esce oggi in libreria il suo romanzo “Il passaggio”,  nella nuova edizione Tea, di cui vi riportiamo la sinossi:

Firenze, agosto 1944. L’Arno è diventato un confine invalicabile che taglia in due la città: di qua le truppe degli Alleati; di là i paracadutisti tedeschi del colonnello Fuchs e gli irriducibili cecchini fascisti di Pavolini. A farne le spese, la popolazione civile, stremata dalla fame e falcidiata da bombe, pallottole e malattie. Ai caduti per cause belliche a un tratto si aggiungono vittime di tutt’altro genere: una serie di omicidi efferati, enigmaticamente collegati tra loro. Per fare luce su questa ulteriore, sconcertante catena di morte, una composita squadra investigativa attraversa segretamente la frontiera tra i due mondi utilizzando l’unico passaggio ancora aperto, il Corridoio Vasariano, un tunnel aereo che corre tra Palazzo Pitti e quello della Signoria. Al comando c’è il capitano Bruno Arcieri, del Regio Esercito filo-alleato, al suo fianco un’esperta di storia dell’arte, un partigiano del CLN e un giornalista americano di Esquire. Chi o che cosa cercano? Quale intricatissimo mistero devono tentare a ogni costo di svelare? E per conto di quale elusivo «datore di lavoro»? In realtà, il loro incarico ufficiale ne nasconde numerosi altri, assai più personali, ambigui e sfuggenti. A uno a uno, i morti senza un perché faranno emergere i contorni di un progetto diabolico, un patto scellerato che i pochi spiriti liberi cercheranno disperatamente di scongiurare, in un crescendo mozzafiato di sorprese e colpi di scena, fino a una sconvolgente conclusione.