Tullio Avoledo – Nero come la notte

1548

Editore Marsilio / Collana Farfalle
Anno 2020
Genere Noir
528 pagine – rilegato e epub


Romanzo ambientato nella stessa immaginaria città del Nordest dell’Elenco telefonico di Atlantide, Sergio Stokar, ex poliziotto, si ritrova semi incosciente alle Zattere, una serie di edifici fatiscenti che dovevano diventare un centro direzionale, ma che si sono tramutati in una sorta di Bronx popolato da etnie di tutti i tipi e feccia di ogni genere.
Una comunità che segue leggi non scritte, nella quale non esiste un codice penale, ma per i reati più gravi c’è il Consiglio.
Stokar fatica a ricordare come c’è finito in quel posto, è ferito e uno strano dottore lo sta curando con i suoi metodi. Una volta rimessosi in piedi, scopre che alcune ragazze sono state uccise in modi terribili, con violenze e torture inimmaginabili.
Ma chi può essere così sadico e crudele dal commettere delle azioni così terribili? Stokar, soprannominato lo Sceriffo delle Zattere, sarà coinvolto nella ricerca del presunto assassino. Ma non sarà assolutamente facile, in quel luogo distinguere i nemici dagli amici.

Stokar è un personaggio border line, porta al dito un anello che gli ricorda il suo passato non troppo onorevole di estrema destra, catapultato in un incubo di luogo che sarà anche il suo rifugio. C’è un dentro e un fuori. Una comunità che lo accoglie senza troppe domande, ma alla quale ci si deve assoggettare. Un ex poliziotto con un passato di droga e alcool, che non ha trattato proprio bene le sue donne, ma che in fondo, non era colpa sua, ma delle sue dipendenze. E’ come se entrando nelle Zattere, abbia lasciato fuori parte della sua vita e ne stia riscoprendo un’altra.
Sembra non trovarsi male tra gente con la pelle di colore diversa dalla sua o dalle origini non italiane, anche se ogni tanto sbuca fuori quel razzismo potente che lo aveva alimentato.

Tullio Avoledo, scrittore di fantascienza, non è nuovo alla descrizione di una società che sempre di più sta allontanandosi dall’ideale di integrazione e tolleranza, dedicandosi a un noir nel quale è riuscito comunque a creare un presente utopico e nello stesso tempo distopico, portandoci a immaginare un progetto che avrebbe visto prendersi cura dell’uomo senza distinzione di razza o di genere, nel suo percorso di vita, dalla culla alla tomba. Un comunità in cui vivere senza mai uscire, una sorta di fortezza claustrofobica dove il male non dovrebbe arrivare, ma che invece lo custodisce.
Molti sono i personaggi che abitano la storia, ognuno con personalità forti e ben caratterizzate. Alcuni meriterebbero una storia a sé e non è detto che non ce li ritroveremo, prima o poi.

Lo scrittore riesce a mantenere vivo l’interesse nonostante la mole delle pagine non mi sia del tutto indifferente. Molti sono gli argomenti che lo scrittore getta, ma non a caso, durante il percorso narrativo, compreso un effetto Mandela di cui ignoravo l’esistenza, quasi a ricordarci che non sempre dobbiamo fidarci di tutto ciò che vediamo, come se dovessimo avere un terzo occhio che coglie ciò che i primi due non vedono. In un mondo nel quale le notizie vengono lette sui social, come mangiare una fetta di torta senza vederla per intero, fatichiamo a capire chi sia il vero nemico, la vita reale o quella vista attraverso le lenti distorte dei computer.
Libro consigliato.

La recensione è ascoltabile su www.OnBooX.it nella rubrica di Ms & Mr Yellow.

Cecilia Lavopa


Lo scrittore:
Tullio Avoledo, nato a Valvasone, in Friuli, nel 1957, ha esordito in letteratura nel 2003 con il fortunatissimo “L’elenco telefonico di Atlantide” (premio Forte Village Montblanc – Scrittore emergente dell’anno), un mix di fantascienza e mitologia.
Ha partecipato con due romanzi (“Le radici del cielo” e “La crociata dei bambini”, Multiplayer) a “Metro 2033 Universe”, una narrazione collettiva internazionale sul mondo post catastrofe nucleare immaginato dallo scrittore russo Dmitry Glukhovsky; il suo terzo romanzo della serie, “Il conclave delle tenebre”, è di imminente pubblicazione in Russia.
Suoi libri sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco, russo, polacco e ungherese.