Intervista a Linwood Barclay

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Linwood Barclay è uno dei maggiori scrittori di thriller del Nord America, autore di libri da milioni di copie. Nato negli Stati Uniti, si è trasferito a quattro anni con la famiglia in Canada, dove è sempre vissuto. Dopo una lunga carriera giornalistica, da più di dieci anni si dedica esclusivamente alla scrittura. Ha pubblicato una ventina di romanzi, tradotti in più di trenta lingue, e ha vinto, tra gli altri, l’Arthur Ellis Award, il più importante premio canadese riservato al genere crime e mystery. In Italia sono stati pubblicati: “Senza dirsi addio”, “Il vicino di casa”, “Prima che sia troppo tardi”, “Non voltarti indietro”, “Segreti sepolti”, “Lontano dalla verità” e “Ventitré”.
L’ultimo libro pubblicato si intitola “Paura verticale” per Nutrimenti Edizioni e noi abbiamo voluto fargli qualche domanda:

1. Grazie per essere qui su Contorni di noir. Innanzitutto complimenti per il romanzo, come è nata l’idea del thriller in cui erano coinvolti gli ascensori?
L.: Stavo ascoltando un telegiornale di Toronto e di come non ci fossero abbastanza ispettori di ascensori per tenere sotto controllo il boom della costruzione di torri condominiali. Non c’era ancora stato nessun problema, ma erano preoccupati di non poter tenere il passo. E l’idea di un serial killer che disabilita gli ascensori mi era appena venuta.

2. Penso che l’ambientazione sia venuta da sola: New York è la città più conosciuta al mondo per i suoi grattacieli, ma come è nata la passione di Detective Bourque?
L.: Ho avuto questa idea a causa di un poliziotto che è stato traumatizzato dalla morte di una donna innocente di cui si sente responsabile. E questo trauma si manifesta in una mancanza di respiro. Sapevo che la sua difficoltà a respirare durante le situazioni stressanti avrebbe avuto un ruolo in una storia che coinvolgeva gli ascensori.

3. Ho molto apprezzato il personaggio di Barbara, adoro i thriller in cui un personaggio che non fa parte della polizia, segue le indagini arrivando alla conclusione: una donna, una giornalista, una madre ma anche una persona fragile e forte allo stesso tempo. Da chi hai tratto ispirazione?
L.: Credo, in fondo alla mia mente, di pensare ad alcune giornaliste donne molto forti, supponenti e senza paura che ho osservato per tre decenni lavorando sui giornali.

4. Sempre parlando di Barbara: cosa possiamo aspettarci dal suo futuro?
L.: Non so se Barbara tornerà, ma è certamente possibile. Ma so che non apparirà nei prossimi due romanzi.

5. Interessante anche il rapporto tra il sindaco e Glover, suo figlio: uno spaccato importante su come viene vissuto oggi il rapporto tra politica e famiglia. Come hai costruito i loro personaggi?
L.: Stavo pensando a come, anche se li amano, alcuni padri possono essere crudeli con i loro figli, aspettandosi da loro più di quanto siano in grado di dare.

6. Un romanzo corale in cui però ogni personaggio ha un ruolo fondamentale e una caratterizzazione precisa, immaginavi il volume così prima di iniziare a scriverlo?
L.: Onestamente non penso al processo in questo modo. Ma come scrittore dovresti essere in grado di giustificare tutto ciò che metti nel tuo libro. Perché questo capitolo è qui? Perché questo personaggio ha fatto questo? Se non ci sono buone ragioni per ciò che stai includendo, forse dovrebbero venire fuori.

7. Dove nascono i tuoi romanzi?
L.: Ho bisogno di un “gancio” prima di iniziare ogni romanzo. Una situazione, un evento, così intrigante che il lettore deve continuare a voltare le pagine. Ma pensare a un gancio non è sufficiente. Devi capire quale serie di circostanze ha portato le cose a quel momento. Una volta che so quali sono queste circostanze, posso iniziare a scrivere.

8. Qual è il romanzo di cui hai detto: “Volevo scriverlo io”?
L.: Non ne sono sicuro. Forse era Last Resort, un libro di memorie che ho scritto vent’anni fa sui miei anni di formazione. È stato pubblicato in Canada ed è ancora presente come ebook per coloro che sono interessati.

9. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Quando i lettori italiani potranno godersi i tuoi nuovi romanzi?
L.: Non sono sicuro del programma di pubblicazione dei miei libri in Italia, ma il prossimo libro si chiama, in inglese, Find You First, e uscirà nel 2021. Inizierò a scrivere il libro del 2022 probabilmente questo mese o il prossimo.

Intervista a cura di Adriana Pasetto