Matias Faldbakken – Siamo cinque

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Matias Faldbakken è nato nel 1973 a Hobro in Danimarca, ma è cresciuto ad Hamar in Norvegia. E’ figlio dello scrittore norvegese Knut Faldbakken e fratello del regista Stefan Faldbakken. Matias ha studiato da pittore presso l’Accademia artistica di Bergen tra il ’94 e il ’98 e poi alla Staatliche Hochschule fur Bildende Kunste di Francoforte in Germania. Lavora con qualsiasi genere di cosa (video, installazioni, murales etc) ed ha esposto alla Biennale di Venezia, alla Biennale di Sidney e alla Kunstwerke di Berlino. Ha preso parte anche a eventi in posti come The Wrong Gallery e Apex Art a New York, lo Stadelijk Museum ad Amsterdam, il CAC di Vilnius, la Frankfurter Kunstverein e la Stadtische Galerie im Lenbauchhaus a Monaco di Baviera. Dell’opera artistica di Faldbakken hanno scritto parecchie riviste tra le quali Flash Art, KUNSTFORUM e Radical Philosophy. Ha pubblicato dei testi sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung, su Lettre Intérnationale, su METRONOME e su diverse fanzine e diversi cataloghi.
Faldbakken ha fatto il suo debutto come scrittore sotto lo pseudonimo di Abo Rasul nel 2001 con l’elogiatissimo The Cocka Hola Company – Scandinavian Misanthropy I, ed è stato premiato col Bjornson Prize nel 2002. Due anni dopo al suo romanzo d’esordio ha fatto seguito l’altrettanto elogiato (e parecchio discusso) Macht und Rebel – Scandinavian Misanthropy II. Il terzo (e conclusivo) romanzo della Trilogia della Misantropia Scandinava dovrebbe essere pubblicato in Norvegia nel 2007.
I diritti cinematografici dei primi due libri sono già stati comprati, come pure quelli per gli adattamenti teatrali.

Sarà disponibile in libreria dal 12 gennaio il suo romanzo “Siamo cinque”, edito da Mondadori, di cui vi riportiamo la trama:

A Råset, un villaggio sperduto nella campagna norvegese, vivono Tormod Blystad, sua moglie Siv e i loro due figli. Lasciatosi alle spalle gli anni selvaggi e pericolosi della giovinezza, Tormod ora è un padre di famiglia affidabile. Ma quando l’adorato cane Snusken scompare, all’improvviso all’interno della famiglia si apre un vuoto che dev’essere riempito in qualche modo. E così Tormod si trova a passare le serate trafficando nel suo laboratorio in garage, dove sperimenta miscelazioni di argilla rossa e concime chimico. Finché un giorno questi suoi esperimenti non finiscono per dare vita al pezzo di argilla che diventerà – a modo suo – parte della famiglia, scatenando potenti forze di cui Tormod non immagina nemmeno lontanamente la portata.

Siamo cinque è una versione moderna di leggende come quelle di Loki e del Golem, di storie come quella di Frankenstein, ma ci ricorda anche fiabe nelle quali omini di pan di zenzero prendono vita e scappano. Un romanzo molto originale, che fonde horror, science-fiction e thriller, su ciò che può accadere quando noi umani ci troviamo ad affrontare forze al di fuori del nostro controllo che noi stessi abbiamo suscitato.