Sarah Langan – I buoni vicini

989

Editore SEM
Anno 2021
Genere Thriller
400 pagine – brossura e epub
Traduzione di Leonardo Taiuti


Marple Street era una via a forma di mezzaluna, in cui una schiera compatta di villette si affacciava su un parco di oltre due ettari. I residenti di solito si vestivano business casual per recarsi al lavoro. Avevano impieghi affidabili che raggiungevano a bordo di auto affidabili.

Arlo, Gertie e i loro due figli, Larry e Julie, si sono trasferiti nel quartiere di Marple Street in cui una quasi insana normalità serpeggia tra le famiglie già presenti: Arlo Wilde, ex rockstar, e la sua famiglia portano scompiglio in un quartiere in cui tutti si conoscono e festeggiano insieme nel parco della città il 4 Luglio. Rhea Schroeder, insegnante con un passato oscuro alle spalle di cui nessuno è a conoscenza, è quasi l’ape regina attorno alla quale le altre famiglie hanno costruito un muro insormontabile eppure Rhea e Gertie sono riuscite a stabilire tra loro una connessione.

Rhea aveva capito che se c’era qualcuno in Marple Street cui avrebbe potuto svelare i suoi veri sentimenti, era quella sempliciotta.

È proprio durante la festa del 4 Luglio che una voragine si apre nel parco portando a galla, e nelle strade del quartiere, il bitume e uno strano olezzo di sostanze chimiche: un incidente, una distrazione fatale, porteranno la figlia di Rhea, Shelly, a cadere nella dolina e a non riemergerne più. Al suo posto, Marple Street, vedrà nascere i conflitti tra famiglie che in una folle corsa alla ricerca di un colpevole vedrà coinvolta l’opinione pubblica.

Arlo si arrese e si appoggiò alla sedia di Petere. Da vicino si accorse che era più giovane di quanto credeva. Gli occhi infossati lo avevano ingannato.
«In Marple Street c’è la stessa elettricità.»
«E cioè?»
«Isteria. E non so neanche perché. Non so se riguarda te. Ma di sicuro il bersaglio sei tu»

Sono passati quindici anni dal massacro di Marple Street eppure in molti ancora ne parlano.

Mi sono avvicinata alla lettura di questo libro con poco interesse – perché nasconderlo? – come se qualcosa nel titolo o nella copertina non mi avessero attratto a sufficienza, per cambiare poi subito idea dopo poche pagine: “I buoni vicini” è un romanzo appassionante, coinvolgente e trascinante. Ambientata in un futuro neanche troppo lontano, e senza però tingersi di atmosfere fantascientifiche o distopiche, quest’opera è capace di raccogliere tutta l’imperfezione umana trattando anche altri temi fondamentali come quello del surriscaldamento globale.

Marple Street è un quartiere residenziale di periferia di Long Island in cui famiglie altolocate nascondono all’interno delle loro case segreti e corruzioni: il bitume che si propagherà dalla dolina nel parco del quartiere altro non è che tutto il male che le famiglie nascondono prima di tutto a se stesse. Sarah Langan è riuscita a scrivere un romanzo distintivo in cui il racconto si alterna con interviste, altre opere di finzione e memorandum scritti negli anni successivi al grande caso di Marple Street, che aiuteranno il lettore ad avere una visione più completa sul caso. Grande rilievo è dato anche ai personaggi – l’autrice ci aiuterà ad avere memoria di chi, giorno dopo giorno, vive stabilmente nel quartiere – che vengono abilmente descritti anche indagando a fondo nella loro psiche. A questo si aggiunge un ritmo quasi frenetico che fa chiedere spesso al lettore: qual è il vero mistero di Marple Street?

Adriana Pasetto


La scrittrice:
Sarah Langan, laureata con un Master of Fine Arts alla Columbia University, è autrice di tre romanzi pluripremiati e vincitrice per ben tre volte del Bram Stoker Award. È cresciuta a Long Island e attualmente vive a Los Angeles con il marito e le figlie. Questa è la sua prima opera tradotta in Italia.