Karin Smirnoff è nata nel 1964 e vive a Piteå, in Svezia. Dopo aver lavorato come fotografa e giornalista, ha esordito nel 2018 nella narrativa con Mio fratello, già tradotto in undici Paesi, il primo libro di una trilogia best seller in Svezia, da cui verrà presto tratta una serie tv. A seguito del grande successo dei suoi romanzi, Karin Smirnoff è stata scelta per scrivere il prossimo capitolo della serie Millennium di Stieg Larsson.
Sarà disponibile in libreria dal 26 maggio il suo romanzo “Mio fratello”, edito da Ponte alle Grazie, di cui vi riportiamo la trama:
Una tempesta di neve sferza la strada la sera in cui Jana, dopo anni di assenza, fa ritorno a Smalånger, nell’angolo più remoto della campagna svedese. L’incontro con il gemello Bror, che abita ancora nella piccola fattoria di famiglia sprofondato in un gorgo di alcol e depressione, impone alla giovane donna di scavare nella memoria per disseppellire i demoni del passato. Demoni cresciuti silenziosi e indisturbati in seno a una comunità che sa tutto di tutti ma non osa intervenire negli affari degli altri. E che, a distanza di mesi, si ritrova ancora scossa dall’omicidio di Maria, la femme fatale del paese, morta in circostanze sospette. Nel riaprirsi di vecchie ferite, nel rincorrersi di misteri che scatenano un turbinio di paure e fantasmi, Jana prova a ricostruire una vita lì dove l’aveva abbandonata e a dipanare la matassa di una stagione oscura. Sullo scenario incantato del grande Nord, intriso di brutale bellezza, i due fratelli ripercorrono i sentieri della loro infanzia e scendono a patti con una verità difficile da accettare. Mio fratello è un romanzo crudo, che narra di un ritorno a casa senza casa, di origini dimenticate e mai sopite, di segreti sepolti che riaffiorano portando con sé una speranza di redenzione e di perdono.