Patricia Cornwell – Livore

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Patricia Cornwell ha venduto oltre cento milioni di copie dei suoi libri, tradotti in trentasei lingue e pubblicati in più di centoventi paesi. Il suo primo romanzo, Postmortem, scritto quando ancora l’autrice era analista informatico presso l’Istituto di medicina legale di Richmond, è l’unico ad aver vinto nello stesso anno cinque premi prestigiosi ed è il primo thriller ad ambientazione medico-legale. Insolito e crudele è stato insignito del Gold Dagger Award nel 1993. Patricia Cornwell è tra i fondatori del Virginia Institute of Forensic Science and Medicine e della National Forensic Academy, e membro del Comitato consultivo del Forensic Sciences Training Program presso l’OCME di New York, nonché del McLean Hospital’s National Council, dove è sostenitrice della ricerca psichiatrica. Tutti i romanzi di Patricia Cornwell, tra cui la famosa serie con protagonista Kay Scarpetta, sono pubblicati in Italia da Mondadori. L’autrice attualmente vive a Boston.

Sarà disponibile in libreria dal 22 novembre il suo romanzo “Livore”, edito da Mondadori, di cui vi riportiamo la trama:

Kay Scarpetta, l’anatomopatologa più famosa al mondo, si trova a essere la riluttante testimone chiave di un processo per omicidio di grande risonanza mediatica: quasi un anno prima, il cadavere di April Tupelo, ex reginetta di bellezza, era stato ritrovato orrendamente sfigurato su una spiaggia della Virginia. Viene accusato del suo omicidio Gilbert Hooke, il fidanzato. Il processo, presieduto dalla giudice Annie Chilton, vecchia amica di Kay, provoca reazioni contrastanti e il caos nella Old Town di Alexandria, e la testimonianza di Scarpetta getta ulteriore benzina sul fuoco, con il rischio che si sviluppino violente proteste.

Nel corso del processo avviene un fatto terribile e inquietante: la sorella della giudice Chilton viene trovata morta. A prima vista sembra una violazione di domicilio finita male, ma allora perché non è stato rubato nulla e perché il giardino è disseminato di piante e di insetti morti?

Anche se non c’è una causa apparente del decesso, Scarpetta riconosce i segni rivelatori dell’impensabile e capisce che il peggio deve ancora venire. La patologa forense si trova dunque a combattere contro una forza potente che la riporta al passato, mentre il tempo a sua disposizione per catturare l’assassino sta per scadere.