Walter Mosley – Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey

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Editore 21lettere
Anno 2022
Genere gialli/noir
336 pagine – brossura e epub
Traduzione di Andrea Russo


La casa editrice 21lettere ha dato recentemente alle stampe il romanzo “Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey” scritto nel 2010 da Walter Mosley, lo scrittore statunitense celebre per la serie di gialli storici di grande successo con protagonista il detective afroamericano Easy Rawlins.

L’improbabile protagonista de “Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey” è un afroamericano di novantun anni che vive ritirato in un sudicio appartamento in affitto in uno dei quartieri più poveri di South Los Angeles. Il suo appartamento è ingombro di spazzatura e frammenti materiali di una vita che si dissolve nella demenza. Gli scarafaggi pullulano in cucina, il bagno non funziona da anni e Tolomeo dorme sotto un tavolo in soggiorno, forse perché la sua camera da letto è piena zeppa di paccottiglie raccolte solo per una tendenza ossessivo compulsiva da accumulo o forse per ragioni più oscure. Anche lui non ne è più del tutto sicuro. I suoi veri compagni sono una stazione radiofonica di musica classica e un canale televisivo all-news che tiene accesi contemporaneamente, giorno e notte.

“Se ami la vita, allora ami anche il dolore che l’accompagna. Ora, se non è questa la tristezza non so cosa sia”.

L’unico legame di Tolomeo con il mondo esterno è il nipote Reggie, ma quando il giovane viene ucciso in una sparatoria, il vecchio viene praticamente abbandonato a sé stesso dagli altri parenti. Viene affidato alle cure di Robyn Small un’adolescente di 17 anni orfana che è l’altra protagonista del libro e una delle figure femminili meglio realizzate nella narrativa di Mosley. Due destini difficili che si incrociano. Il loro rapporto inizia con la radicale pulizia dell’appartamento di Tolomeo che ha l’effetto di risvegliarne il desiderio di reclamare la propria identità.

Il rapporto elettivo tra la ragazza e l’anziano protagonista è uno degli aspetti più toccanti, un rapporto complesso rappresentato da Mosley senza retorica. Due spiriti affini, con una comune visione del mondo e uniti dal senso di giustizia, che si sono incontrati forse solo troppo tardi, agli antipodi delle rispettive esistenze.

È proprio Robyn che presenta Tolomeo al dottor Bryant Ruben che lo invita a partecipare a uno studio sperimentale su un farmaco che lo aiuterà a ripristinare i suoi ricordi confusi, ma allo stesso tempo diminuirà anche la sua vita. Questo è il punto cruciale del romanzo, un patto faustiano per riavere almeno per qualche momento le cose come erano un tempo, sapendo però che l’effetto collaterale è la morte.

Inizia così un viaggio nella memoria che porterà a galla sconvolgenti verità sul passato, il presente e il futuro. Le molte vite di Tolomeo Grey vengono recuperate: un’infanzia nelle zone rurali del Mississippi, la seconda guerra mondiale, il trasferimento a Los Angeles, due matrimoni, il lavoro. C’è poi un grande segreto, un tesoro che ora potrebbe garantire un futuro a Robyn e a molti altri. Ma c’è anche da smascherare l’assassino di Reggie e l’ultimo atto di redenzione da compiere prima che il tempo sia finito.

“Anche se la mia memoria può ripercorrere tutti i miei anni, e sono novantuno, non so ancora cosa successe. E un uomo deve conoscere la verità e agire di conseguenza — mi sembra più che giusto.”

Ne “Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey”, Mosley torna nella Los Angeles contemporanea con una storia audace e meravigliosamente elaborata che incorpora elementi di allegoria, riflessione meditativa con cadenze da tragedia lirica. E ancora una volta estende i confini del genere hard-boiled in cui è sempre stato radicato il suo miglior lavoro evitando facili manierismi legati allo stereotipo di capostipiti come Hammett e Chandler. Lo fa ampliando l’affinità del genere per il realismo sociale e aggiungendo una dimensione di recupero storico nel ritrarre la vita vitale, ma allo stesso tempo agrodolce degli afroamericani nella Los Angeles del dopoguerra.

Non è possibile conoscere esattamente la confusione e la perdita di facoltà intellettuali che così spesso accompagnano la vecchiaia, ma in questo romanzo Mosley dà un’evocazione tanto convincente quanto è probabile che si possa incontrare in letteratura. Il risultato è un romanzo inaspettatamente profondo sui sottili legami tra memoria e identità, della differenza tra dimenticare e vedersi strappare il passato, di cosa può significare perdersi, prima per chi ci circonda, poi per sé stessi.

Walter Mosley durante il racconto riesce a trasformare con grande abilità la magmatica cacofonia di confusi ricordi di Tolomeo Grey in una crescente sinfonia di vari temi prendendo anche in prestito chiavi narrative caratteristiche di opere classiche come l’Iliade e di film recenti come “Gran Torino”.

Andrea Novelli


Lo scrittore:
Walter Mosley, considerato un maestro del noir, ha ricevuto nel 2020 il National Book Award alla carriera, oltre a numerosi altri riconoscimenti, tra cui anche un Grammy. Da “Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey” è stato tratto l’omonima miniserie TV film in 6 puntate in cui Grey è interpretato magistralmente da un monumentale Samuel L. Jackson e Robyn dalla poliedrica Dominique Fishback.