Editore goWare / Collana PesciRossi
Anno 2022
Genere thriller storico
314 pagine – brossura e epub
Salvatore Lecce e Cataldo Cazzato, di cui abbiamo già parlato su queste pagine con il loro bel noir del 2020 “Il puparo”, pubblicano ora “Mary Celeste”, un romanzo completamente diverso in stile e respiro dal precedente; ambientato nella seconda metà del diciannovesimo secolo, questo libro affronta una storia vera, misteriosa, della quale i due autori inventano una possibile soluzione. Ci raccontano infatti cosa è successo all’equipaggio della Mary Celeste, un brigantino che trasportava un carico di alcol denaturato da New York a Genova, trovato il 4 dicembre 1872 (esattamente 150 anni fa) alla deriva nell’oceano; nessun membro dell’equipaggio, vivo o morto, era presente sulla nave. La Mary Celeste era danneggiata, imbarcava acqua e la bussola era rotta, ma nulla che potesse impedirne la navigazione; per il resto, a parte l’assenza della lancia di salvataggio e di alcuni strumenti, tutto sembrava in ordine. Addirittura, la tavola della cambusa era apparecchiata per il pasto.
Fin qua la storia vera, che peraltro ha ispirato anche altri autori di rilievo come, tra tanti, Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes. Passiamo ora alla finzione creata da Lecce e Cazzato.
Il dottor Antonio Gagliardo, un medico nato in Italia ma trasferitosi a New York da bambino con il padre, è incorso in certi debiti di gioco con un pericoloso criminale. La moglie lo ha lasciato, e il malavitoso lo sta cercando per riavere il denaro. Inseguito da alcuni sgherri dell’uomo cui deve quella somma, si rifugia in una taverna del porto dove fa la conoscenza di due ufficiali di marina, il capitano Benjamin Spooner Briggs e il suo primo ufficiale, Albert Richardson. Questi, ascoltata la sua storia, gli propongono di imbarcarsi con loro sulla Mary Celeste per fare ritorno in Italia, senza comparire sui registri di bordo, in modo da far perdere le proprie tracce; all’equipaggio avrebbe fatto certamente comodo avere un medico in nave, e il dottore ne avrebbe potuto approfittare per crearsi una nuova vita.
Gagliardo quindi si imbarca di nascosto, e comincia a fare conoscenza delle dieci persone presenti sulla Mary Celeste: il religiosissimo capitano con il suo secondo, sei altri uomini con compiti diversi e, oltre a loro, la moglie e la figlia di due anni del capitano Briggs. Ben presto, però, due degli uomini iniziano a sentirsi molto male; il medico nota i segni dell’avvelenamento da arsenico ma non c’è nulla che possa fare per aiutare i due sventurati, che muoiono nel giro di poche ore.
E questo è solo l’inizio delle disavventure dell’equipaggio della Mary Celeste, con Gagliardo che, non avendo poi molto altro da fare, si improvvisa investigatore per cercare di capire chi abbia versato il veleno nel latte, evidentemente destinato al capitano che è l’unico a bere il tè macchiato.
I due autori, che collaborano da diversi anni, raccontano una storia molto avvincente, che regge bene e che rispetta appieno i fatti storici, concentrandosi sull’interessante figura di Gagliardo, ben costruita e corposa, e giustificandone l’assenza dai libri e dai registri di bordo (in realtà sulla Mary Celeste non risulta esserci stato nessun Gagliardo, medico o meno) in maniera logica e credibile. Ogni dettaglio di quanto reperito sulla nave alla deriva è giustificato dalla narrazione di Lecce e Cazzato, e i fatti che hanno portato all’abbandono del brigantino da parte di chi ci navigava sono plausibili, ben legati l’uno all’altro e, cosa più importante per chi legge un romanzo, molto interessanti.
In questo romanzo, che mi ha tenuto incollato alle pagine, vorrei sottolineare un aspetto che mi è piaciuto particolarmente: la figura del protagonista, unico personaggio del tutto di fantasia in questo libro. Il dottor Antonio Gagliardo prende vita sulle pagine, paradossalmente ma comprensibilmente diventando più “vero” degli uomini che erano veramente presenti nella realtà storica sulla Mary Celeste. Vorrei anche sottolineare, comunque, l’attenzione posta dai due autori alla coerenza interna di questa storia, e dalla fedeltà agli scarsi dati storici a nostra disposizione, che Lecce e Cazzato hanno evidentemente ricercato in maniera meticolosa. La storia della Mary Celeste narrata in questo romanzo è dichiaratamente di fantasia, frutto della creatività dei due autori, ma è resa perfettamente plausibile dalla narrazione. Quello che ci viene raccontato qui potrebbe essere successo.
Per concludere, “Mary Celeste” è un romanzo storico emozionante e appassionante, che consiglio caldamente agli amanti del thriller e anche a chi ama le storie marinaresche.
Marco A. Piva
Gli autori:
Salvatore Lecce e Cataldo Cazzato sono due amici che condividono la passione per la scrittura. I loro racconti Natale con il morto (2016) e Amaranto e Porpora (2018) sono stati pubblicati in appendice ai volumi del Giallo Mondadori. Dal racconto L’albero di Elisa (2018) è stata tratta l’omonima opera teatrale a cura della compagnia Trinaura Teatro. Per goWare hanno pubblicato il thriller La via del silenzio (2018) e il noir Il Puparo (2020), entrambi più volte bestseller Amazon.