Franco Ricciardiello – Lontano dal male

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Editore Settechiavi / Collana Passepartout
Anno 2023
Genere Giallo
pagine – brossura e epub


Si intitola “Lontano dal male” l’ultimo romanzo dello scrittore torinese Franco Ricciardiello, uscito lo scorso maggio per le edizioni Sette Chiavi nella collana Passepartout.
Torino, domenica d’inizio estate 1971. Due colpi di pistola squarciano la quiete postprandiale del palazzo in via Sinagoga 4, abitato da militari con le loro famiglie. Le vittime sono il tenente colonnello Marco Milani, nostalgico del ventennio e reduce del fallito golpe Borghese, e il suo giovane attendente Beppino. Giunti nell’appartamento del Milani, al quarto piano, gli intervenuti trovano anche Annetta, l’avvenente moglie ventunenne del tenente, in preda ad un sonno autoindotto con una potente dose di barbiturici. Chi ha premuto due volte il grilletto? Cos’ha animato la mano omicida? Sarà stata la rivoluzione armata tanto propugnata dai “proletari in divisa”, oppure quel soporifero palazzo di gente rispettabile nasconde altro?

È difficile tirar fuori le sensazioni che un giallo come questo, breve ed affilato, provoca nel lettore, o meglio, le molte cose che ha suscitato in me. Provo a spiegarle traendo ispirazione proprio dal libro: immaginate un colpo di pistola. Prima la vita scorreva normale, nei binari consueti, in un equilibrio immutato ed apparentemente immutabile; dopo il botto la quiete è squarciata e, per quanto si cerchi di far tornare a posto i pezzi, più nulla sarà come prima. Se ci approcciassimo all’accaduto da osservatori esterni, vedremmo la concitazione dei primi momenti, le vittime, gli inquirenti che cercano di ricostruire la dinamica (come peraltro accade in queste pagine mediante l’intervento di un maresciallo zelante ed amante della suspence e di un Pm competente, ma placido e rilassato). Poi, al netto di tutto, certamente ci colpirebbero due cose: il profondo silenzio, diverso e più oscuro di quello normale e precedente al boato, e lo spostamento dell’asse per cui il quadro non può più tornare al suo posto.

Ebbene, è questo ciò che avviene nel palazzo interessato dall’omicidio: gli inquilini vorrebbero tornare alle loro abitudini, ma, spaesati e terrorizzati, scoprono di non potere. E così quella scappatella consueta e generalmente accettata non è più possibile; e così quella moglie succube e prona non è più disposta a farsi mettere i piedi in testa; e così quella storia tenuta a lungo nascosta viene fuori per dovere d’indagine… Pur non essendo direttamente interessati dall’omicidio, gli abitanti del palazzo vedono cambiate le loro vite, stravolto il loro microcosmo e scoperchiato il vaso di Pandora che per anni aveva nascosto così bene i loro vizi e le loro becere ipocrisie. E così accade anche a noi lettori – o forse solo a me, lettrice – di aprire un giallo che si credeva innocuo e richiuderlo poche ore dopo, spaesati, quasi stupiti, avendo previsto sì, il salto temporale indietro di cinquant’anni, ma non anche lo spostamento dall’asse della propria tranquilla, noiosa e soporifera confort zone.

Breve, tagliente, affilato, “Lontano dal male” è quel raggio di sole che, l’unica mattina in cui vorremmo poltrire a letto, ci sveglia e ci costringe ad alzarci, a muoverci: bello, molesto, impossibile da ignorare. Con grande maestria Franco Ricciardiello ci porta ad osservare quanto rapidamente possa cambiare quella che abbiamo sempre considerato come la nostra normalità, quanto sia vero che ogni azione provoca delle conseguenze, quanto velocemente si possa capovolgere una situazione, un punto di vista e come, man mano che si eliminano gli strati di copertura, resti solo la verità. E allora, per quante pezze si vogliano mettere, il sudiciume dell’uomo è impossibile da occultare o dimenticare.

“Lontano dal male” è un giallo forte e bellissimo che, in quest’epoca votata alla tecnologia, al profiling, a rilievi scientifici con aggeggi costosissimi e a mille altri orpelli e diavolerie, ci riconduce all’essenziale, alla bellezza di un’indagine basata sulle persone. Qui conta l’intuito dell’inquirente, il suo stare al mondo, la sua conoscenza dell’animo umano. Qui c’è da smascherare una rete di non detti, non visti, segreti e sotterfugi… e chi l’ha detto che un’indagine così sia più semplice da decodificare di quelle cui ci hanno abituati i thriller degli ultimi anni? Questo salto nel tempo nell’Italia di cinquant’anni fa per me è stato appassionante… provare per credere.

Rossella Lazzari


Lo scrittore:
Franco Ricciardiello ha insegnato per quasi venti anni scrittura creativa. Nel 1998 ha vinto il premio “Urania Mondadori” con Ai margini del caos, apparso in seguito anche in Francia; nel 2005 si è classificato primo al premio “Gran Giallo Città di Cattolica”. Ha pubblicato quattro libri di letteratura di viaggio, un manuale di scrittura di fantascienza (con Giulia Abbate) e nove romanzi, l’ultimo dei quali è Torino. Nouvelle Vague (Todaro Editore). È stato tra i collaboratori di Carmilla on line e attualmente scrive recensioni per Pulp Libri.