Paolo Roversi – Alla vecchia maniera. Il primo caso del commissario Botero

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Editore Mondadori / Collana Giallo Mondadori
Anno 2023
Genere Giallo
224 pagine – brossura e ebook


Oggi siamo così abituati alla tecnologia, alla modernità, all’uso di apparecchi che ci vengano in aiuto nelle attività quotidiane più elementari, che ci pare quasi impossibile che si possa vivere senza tutto questo. E ci sembra strano addirittura non trovarne quasi traccia persino in un giallo. Eppure… Eppure Paolo Roversi, con originalità e sagacia, si cimenta nella sfida di calare un “Hamish” nella città più tecnologica d’Italia: la modernissima Milano. Il risultato, oltre ad essere una lettura godibilissima, è interessante da più punti di vista.

Protagonista di “Alla vecchia maniera”, il nuovo romanzo con cui Roversi debutta nella collana Il giallo Mondadori, è il commissario Luca Botero, soprannominato da tutti, appunto, l’Hamish per via della sua profonda avversione per tutto ciò che è tecnologico e che è stato creato dopo il 1980. La sua non è una bizzarra mania o una qualche presa di posizione anti modernità: è una conseguenza fisica e psichica derivante da un incidente avvenuto durante un’indagine delicatissima. Questa sua strana peculiarità, però, si è rivelata utile: dotato di un acume fuori dal comune – rinvenibile solo in certi suoi antenati arcinoti del panorama giallo classico – fatto di memoria enciclopedica, spirito di osservazione e grandi capacità deduttive, Botero è una risorsa preziosa, così è finito a capo della squadra Alfa, una misteriosa squadra che opera “alla vecchia maniera”, quando la tecnologia moderna diventa inutile.

Accanto a lui una serie di comprimari un po’ fuori dal tempo, ma sicuramente validi, competenti e fedeli. A loro verrà assegnato il caso Lobascio: un avvocato di grido, ma dalla reputazione non specchiata, viene ritrovato morto in un vicolo nella sera silenziosa del centro di Milano svuotato dall’Expo 2015. Del caso deve occuparsi Camilla Farina, giovane e dinamica ispettrice molto avvezza – lei sì – all’uso della tecnologia. Quello tra lei e l’Hamish è l’incontro tra due mondi: riusciranno ad adattarsi due personalità così diverse e così forti? E Camilla riuscirà ad entrare in sintonia con lo spirito della squadra?
Come dicevamo all’inizio, questo continuo conflitto tra modernità e passato è interessante da più punti di vista: in primis un punto di interesse è proprio il rapporto tra Camilla e Botero, irrequieta e tenace lei, intransigente, schivo e poco avvezzo alle spiegazioni lui; iper tecnologica lei, chiuso al nuovo lui. Riusciranno questi due mondi ad incontrarsi?

E poi c’è la squadra: è raro, se non unico, il caso di tante persone che, al mondo d’oggi, siano così lontane dalla tecnologia e così ben disposte ad indagare senza facilitatori ma con vero spirito di adattamento e lavoro fisico (ricerca in archivi polverosi, fax invece della mail, telefoni in bachelite invece degli inseparabili cellulari…). E poi c’è Botero, il suo passato, quello che l’ha portato ad essere così come lo conosciamo oggi… Tutto in questo giallo è un punto interrogativo; è stato bravissimo, Roversi, a suscitare curiosità, ma poi, pian piano, le spiegazioni arrivano, così come la voglia di leggere ancora di Botero, Camilla, Roberta e tutti gli altri. Altro pregio che va riconosciuto all’autore è il non aver appesantito la narrazione con sentimentalismi superflui: i presupposti per creare una storia lacrimevole o emotivamente pesante ci sarebbero stati, ma saggiamente l’autore ha mantenuto i toni sempre lontani dal pietismo facile e questo gioca tutto a favore della leggibilità del giallo che risulta, così, fresco e piacevole nonostante tratti argomenti delicati.

Il caso, poi, è particolare già di suo: il finale, ve lo preannunciamo, non è affatto scontato… un indizio per scovare il colpevole? Fate molta, ma molta attenzione ai dettagli! Intanto, mentre voi leggete, noi attendiamo ancora Botero… c’è tanto ancora da sapere su di lui.

Rossella Lazzari


Lo scrittore:
Paolo Roversi è nato a Suzzara, in provincia di Mantova, ma vive a Milano. Scrittore, sceneggiatore e giornalista, è autore di diciotto romanzi tradotti in molte lingue, che gli hanno meritato, tra gli altri, due volte il premio Selezione Bancarella, il premio Camaiore, il premio Tettuccio e il premio Scerbanenco dei lettori.