Piergiorgio Pulixi – Stella di mare

634

Editore Rizzoli / Collana Nero Rizzoli
Anno 2023
Genere Noir
432 pagine – brossura e ebook


Il noir è il tipo di romanzo che consente di viaggiare nei luoghi e di conoscerne le bellezze, le consuetudini e le peculiarità. Naturalmente se di noir si tratta, è necessario che emergano le problematiche di quella società che solitamente sfociano in delitti. In “Stella di Mare” il fulcro delle vicende è il quartiere di Cagliari più devastato, e devastante per i suoi abitanti: Sant’Elia.
Di Sant’Elia è una ragazza di una bellezza straordinaria, poco più che adolescente, trovata uccisa e sfregiata barbaramente in viso.
Come spesso accade nei quartieri difficili delle grandi città, la giusta (le forze dell’ordine) non è gradita e gli abitanti sono coesi nel coprirsi e nel coprire i misfatti al punto che non sarà facile per i membri del SIS (nucleo investigativo speciale formato dalle ispettrici Rais, Croce, Pontecorvo e dal vice questore Strega) cercare di capire cosa sia successo e chi abbia commesso l’omicidio.

La messa a nudo di dinamiche familiari in contesti come quello di Sant’Elia è spiazzante. Non c’è pagina in questo romanzo che lasci indifferente il lettore. Inoltre per farlo penetrare nella “comunità” del quartiere l’autore ha usato il sardo, perché è quella la lingua di Sant’Elia e la potenza che può avere una frase detta in sardo, tradotta non ne avrebbe la forza. Tanti sono i nuovi personaggi in questo romanzo, e tutti ben definiti e caratterizzati, tutti co-protagonisti con i quali si creeranno rapporti emotivi con chi legge. Poi ci sono vecchie conoscenze, forse le uniche che danno conforto a noi vecchi lettori abituati alle battute acide ma simpatiche di Mara, e al suo temperamento, alla delicatezza di Eva nonostante appaia come una dura, ai racconti ironici di Clara legati alla sua altezza non comune, alle scappatelle culinarie di Pavan, infine alla finezza del cervello di Strega. A proposito di Vito Strega…

Benché possa leggersi singolarmente, per chi come me ha seguito tutte le vicende comprese quelle antecedenti i romanzi di questa serie, in Stella di Mare verrà a conoscenza del passato di Strega. Mai prima d’ora l’autore ha messo a nudo un suo personaggio come con Vito. Ho provato imbarazzo e disagio entrando nell’intimità dell’affascinante vice questore. È come se fossi stata IO invadente ma stranamente anche invasa dai suoi fantasmi, da quei canti degli innocenti che finora erano solo un titolo ma che in questo romanzo prendono vita.

Io credo che Pulixi anche questa volta si sia superato. Lo so, lo scrivo sempre, ma non credo di essere di parte. Piergiorgio è un autore estremamente raffinato, e non certo per la maniacale attenzione all’utilizzo della lingua, ma per l’anima che ha impresso alla storia: non ci sono personaggi, vicende, dialoghi. Ci sono vita, cuore, sentimenti, contraddizioni e nessun conforto per chi legge, perché così è la realtà, mai prevedibile, mai facile, mai semplice o a lieto fine. Infine un piccolo consiglio per chi conosce Sofia: non fate come me, non consideratela una miciona nera e caratteriale, ma un personaggio del romanzo… vi coinvolgerà meno.

Luciana Fredella


Lo scrittore:
Piergiorgio Pulixi è nato a Cagliari nel 1982 e vive a Londra. Ha pubblicato Perdas de Fogu (Edizioni E/O 2008), L’albero dei Microchip (Edizioni Ambiente 2009), Donne a perdere (Edizioni E/O 2010) e la serie poliziesca iniziata con Una brutta storia (Edizioni E/O 2012) e La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014).