Editore Emons
Anno 2023
Genere Giallo
350 Pagine – brossura e ebook
Traduzione di Claudia Crivellaro
Felicitas Saminada è una giovane politica svizzera, ha solo trentaquattro anni e con le caratteristiche giuste per affrontare un percorso politico che potrebbe portarla a scalare varie posizioni nella gerarchia del suo partito.
“Fegato, arguzia e cervello e a suo modo era anche bella.”
Il coraggio e la forza per sgomitare in un mondo prettamente maschile. La prontezza e la vivacità nell’esprimersi e nel parlare rivolgendosi all’opinione pubblica. Il possesso di una mente direttiva e organizzativa efficace e valida.
E su tutto cosa dovrebbe esserci se non l’interesse per il bene pubblico. Questa ultima affermazione credo sia valida forse nel mondo dei sogni. Nella realtà no, c’è ben altro che potrebbe spingere una persona ad affrontare una carriera politica. Visione pessimista o visione reale e concreta?
Nel libro la trama ci porta senza ombra di dubbio verso la seconda opzione.
“I cittadini svizzeri amavano Felicitas Saminada. Presto l’avrebbero adorata. Sarebbe diventata la loro leader. Quello era il piano.”
A breve il posto di consigliere federale sarebbe rimasto vacante e l’intento di Felicitas è proprio quello di presentarsi per quella importante carica.
Al momento dell’annuncio verrà colpita e ferita da un killer e in maniera del tutto sfortunata il proiettile centrerà anche Zalina, la figlia di nove anni di Felicitas, uccidendola sul colpo. Che impatto può avere tutto questo sull’opinione pubblica?
In che maniera l’opinione pubblica viene spinta nella direzione programmata ?
Quale verità o pseudo verità o semi verità viene propinata perché la gente possa farsi un’idea e incamminarsi nel sentiero di quello che potrebbe essere il male minore?
Il male il più delle volte c’è sempre, forse si tende a edulcorare la pillola, ad attenuare la gravità per non allarmare, per non svegliare la coscienza, per dare una parvenza di tranquillità che invece nasconde ben altro.
Il bene pubblico dovrebbe essere il punto focale, la spinta per eseguire un buon lavoro e ottenere i risultati necessari per una vita sociale ed economica il più soddisfacente possibile.
Il paradiso non esiste ma una vita migliore non deve essere una chimera.
Invece cosa si è disposti a fare pur di concentrare nelle proprie mani un potere che serve solo a un tornaconto personale, calpestando tutto e tutti, non tenendo conto dell’interesse pubblico ma solo pensando a tutto quello che si guadagnerà in termini di potere politico e a livello economico? La risposta a queste domande ci mostra un quadro così denigrante e deludente tale da far vergognare di appartenere al genere umano.
Ma nello stesso tempo siamo così assuefatti alle nefandezze compiute da noi stessi da arrivare a farci scivolare le cose di dosso, siamo così bombardati dagli eventi da arrivare al punto di diventare impermeabili. E nel contempo di farci trascinare e percorrere percorsi stabilita ad hoc.
La commissione speciale che viene creata per seguire le indagini per scoprire esecutore e mandante dell’attentato, chiederà il prezioso aiuto di Violetta Morgenstern e di Miguel Schlunegger. Violetta e Miguel sono killer che eseguono omicidi commissionati dallo Stato. Il loro datore di lavoro è il Ministero segreto svizzero degli omicidi, la Tell. Il loro lavoro consiste nel togliere di mezzo personaggi scomodi.
Il killer dell’attentato, per un caso fortuito, verrà individuato fin quasi dagli inizi delle indagini. C’è da scoprire il mandante e che cosa ha spinto ad assoldare il killer.
In parallelo alle vicende legate all’attentato, l’autore ci racconta di un avvenimento legato alla vita personale di Violetta. Molti anni prima le aveva perso i suoi genitori per un incidente, ma la lettura di una notizia riguardante il ritrovamento di un corpo mummificato la porterà a fare delle indagini a titolo personale e a scoprire una verità che non avrebbe mai immaginato.
Scoprire un qualcosa che scardina completamente un dato di fatto dato per certo, non è affatto facile, la costringerà a fare i conti con se stessa, con quella parte della sua vita legata per sempre ad un ricordo doloroso ed incancellabile.
La sua è una ricerca dettata dalla volontà di scoprire la verità, seguendo un percorso a ritroso, scoprendo piano piano pezzi di un puzzle che alla fine le darà la consapevolezza di quello che in realtà è accaduto.
La Signora Morgenstern e il tradimento è un giallo che man mano si va avanti nella lettura descrive molteplici colpi di scena, che cambiano la prospettiva di vedute che si forma nella mente del lettore nei confronti dei vari personaggi, niente è come sembra e tutto può cambiare voltando le pagine.
Ne esce un quadro poco edificante sia del mondo politico (a ragion veduta) e sia per la scelta di cosa comunicare o non comunicare all’opinione pubblica (di quanti misteri politici non conosceremo mail la verità?).
Il finale è aperto e mi viene da pensare che sicuramente leggeremo ancora della ben collaudata coppia Morgenstern-Schlunegger.
Cecilia Dilorenzo
Lo scrittore:
Marcel Huwyler è nato nel 1968 nel villaggio svizzero di Merenschwand. Giornalista, ha scritto reportage e articoli sul suo Paese e sul resto del mondo. Dopo La signora Morgenstern e il male, nel 2020 ha pubblicato Frau Morgenstern und der Verrat (La signora Morgenstern e il tradimento) e nel 2022 Frau Morgenstern und die Flucht (La signora Morgenstern e la fuga). Oggi vive nei pressi di un lago della Svizzera centrale.