Editore Rizzoli / Collana Le narrative
Anno 2024
Genere Narrativa
240 pagine – brossura e ebook
Inizio col dire che questo romanzo non lo inserirei certamente nella categoria dei “gialli” o dei “noir”, perché secondo me non ha niente a che vedere con queste categorie. Poi il libro è molto bello e gradevolissimo da leggere, un pizzico di mistero c’è, e non guasta, ma la storia in sé è tutt’altro.
Siamo a Civello, un paesino a 30 km da Milano, è un’afosa giornata di giugno ed è anche il giorno del funerale di Federica, una giovanissima ragazza nata in paese, ma trasferitasi a Milano per seguire la sua carriera. È morta in un incidente stradale, come tanti giovani al giorno d’oggi, a causa della forte velocità, finendo contro un Tir.
Silvia è sua sorella, cioè era sua sorella. E ora che Federica non c’è più, la piange insieme al suo anziano padre, a suo marito e alle sue due bimbe.
Mentre legge il salmo che conclude la messa funebre, Silvia si dà un’occhiata intorno e vede lo strazio vero dei suoi familiari, e la voglia di fuggire degli amici e dei colleghi milanesi di Federica; tutti presenti per dovere e non per altro.
Tra tutti però spicca un uomo, molto elegante, più in là con gli anni degli altri presenti, uno sconosciuto che però sembra molto scosso e realmente commosso dalla dipartita di Federica. Giorni dopo, con il padre lo incontrerà di nuovo al cimitero con in mano un mazzo di peonie rosa, il fiore preferito di Federica, accompagnato da un biglietto con parole piene d’amore firmato P.
Silvia sa di non sapere molto della vita che conduceva sua sorella a Milano, non si parlavano molto e quando succedeva era più per litigare che altro, ma sa che il misterioso P. sa sicuramente molto più di lei.
Tra i due, quando si incontrano di nuovo sulla tomba della ragazza, si stabilisce un patto. L’uomo le regalerà un’ora del suo tempo ogni martedì, per raccontarle chi era veramente Federica e della sua storia con lei, purché non indaghi sulla sua identità, visto che è una persona in vista e conosciuta.
Da questo punto in poi avremo la storia nella storia, quella di P. che ci racconta la sua e quella di Federica, rivelando una storia scabrosa, a tratti inquietante e perturbante, ma anche di un amore travolgente e appassionato, e quella di Silvia, che ascolta e divora ogni cosa, impaziente di rivedere l’uomo al prossimo appuntamento.
Gli appuntamenti di Silvia con il misterioso P. diventano per lei una sorta di ossessione, che la scuotono dal tran tran della sua vita quotidiana, fatta di famiglia, figlie e poco altro.
Giovanni Grasso attraverso i racconti di P. crea due personaggi con due personalità completamente diverse tra loro. L’uomo tutto d’un pezzo, molto raffinato, di mondo, con una grande cultura, elevato senso del dovere, molto devoto. La ragazza molto disinibita, esigente, manipolatrice, contorta. Le loro storie, nonostante la grande differenza di vedute, si incontreranno e fonderanno in un’unione decisamente morbosa e turbolenta.
Quello scritto da Grasso è un romanzo molto affascinante, che sembra una storia facile facile, ma non lo è per niente anche se scritta in maniera decisamente scorrevole e leggibile. Tratta argomenti tutt’altro che superficiali, come la personalità narcisistica, la passione ossessiva, l’amore assoluto, e temi religiosi, sociali ed etici quali la trasgressione delle regole, la tentazione, la ricerca della verità, aiutato con delle citazioni ad hoc di autori come S. Agostino, Epicuro, Dante e altri, come già nel titolo stesso del romanzo, L’amore non lo vede nessuno, frase presa da uno scritto di S. Agostino.
Consiglio veramente di leggerlo, a tutti, anche se, come già detto all’inizio, di giallo ha veramente poco, se non il mistero della vita dei personaggi, che si scoprirà mano a mano nel corso della lettura e l’identità di P. che leggendo si riuscirà a capire da sé.
Silvia Marcaurelio
Lo scrittore:
Giovanni Grasso (Roma 1962) giornalista e scrittore, è dal 2015 consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la stampa e la comunicazione. La sua ricerca letteraria scandaglia, a cavallo tra storia e creazione, i sentimenti umani di fronte alle pagine più buie del Novecento. Per Rizzoli ha pubblicato Il caso Kaufmann (2019), Icaro. Il volo su Roma (2021) e Il segreto del tenente Giardina (2023), tutti disponibili in BUR e vincitori di diversi premi. Ha scritto anche per il teatro con Fuoriusciti e Il caso Kaufmann.