Lisa Jewell – La famiglia è ancora qui

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Editore Neri Pozza
Anno 2024
Genere Thriller psicologico
374 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Annamaria Biavasco e Valentina Guani


Cosa decreta la passione dei lettori per un libro?
I motivi sono molteplici ma, da lettori, si resta affascinati prevalentemente dalla storia, dall’ambientazione, dalla scrittura e dai personaggi. Ed è su questi ultimi che la Jewell punta ogni cosa.
Sono loro, o meglio la costruzione degli stessi, che nelle storie di questa autrice ne determinano anche stile e linguaggio, ne influenza ambientazione e soprattutto genere. Se non ci fossero questi personaggi non ci sarebbe neppure un thriller mozzafiato e coinvolgente come “La famiglia è ancora qui”.
E se la definizione di thriller psicologico è quella più giusta e immediata, ne rimane un’altra altrettanto potente e adeguata: thriller corale. E mettere su un thriller corale non solo è complicatissimo ma se si sbaglia qualcosa si inficia suspense, pathos e narrazione.

Invece la Jewell è una delle poche autrici di genere in grado di mettere su un racconto corale dove ogni personaggio svolge efficacemente il proprio ruolo e restituisce al lettore quella trepidazione giusta e assoluta che un romanzo di genere deve possedere fin dalle prime pagine.
E infatti, “La famiglia è ancora qui” si apre con il ritrovamento sulle rive del Tamigi da parte di una scolaresca e del suo accompagnatore di un sacco nero contenente resti umani. Gli accertamenti della Scientifica portano a un vecchio caso, un cold case che vedeva coinvolti appartenenti di una setta, piste che non portavano in alcun posto e inquirenti sull’orlo della disperazione più cupa. Ma nel mentre gli inquirenti sono alle prese con il ritrovamento di questi nuovi resti umani, una donna viene svegliata da una telefonata. Suo marito Michael è stato trovato morto nella cantina della sua villa di Antibes, in Francia. Nessuna effrazione, allarme disinserito. Qualcuno dev’essersi introdotto per poi aggredirlo con un’arma da taglio. Rachel si sveglia, ascolta quello che le viene detto dal poliziotto dall’altro capo del telefono, si rende disponibile a parlare con le forze dell’Ordine, poi riaggancia, si rimette sotto le lenzuola e ritorna a dormire.
Di chi sono i resti trovati sul Tamigi? Chi a ucciso il marito di Rachel e perché a lei di questa morte non interessa affatto?

Da questo momento in poi il lettore viene assorbito da tutt’altra narrazione che vede intrecciarsi familiari ed estranei, luoghi e destini, tempo e spazio. Ognuno dei protagonisti potrebbe essersi macchiato di qualcosa di orrendo e la tensione corre sulle loro vite personali e sul loro modo di interagire gli uni con gli altri.
Il ritmo è serrato ma scorrevole. Lo stile autoriale perfetto e tagliato a misura sulla storia.
Il soggetto segue l’originalità e la fascinazione del romanzo precedente della Jewell.
Che dire? Anche a voler trovare errori, non ce ne sono. Un romanzo impeccabile.
Antonia del Sambro


La scrittrice:
Lisa Jewell è nata e cresciuta a Londra, dove vive tuttora. È autrice di altri 21 romanzi, sempre ai vertici delle classifiche di Sunday Times e New York Times. Presso Neri Pozza sono apparsi Io ti ho trovato (2017, beat 2021), Ellie all’improvviso (2018, beat 2020), Qualcuno ti guarda (2020, beat 2021), La famiglia del piano di sopra (2021, beat 2023), La ragazza invisibile (2022, beat 2024) e La notte in cui lei scomparve (2023)