Michel Bergmann – Il rabbino e il commissario. Non desiderare

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Editore Emons Libri & Audiolibri / Collana gialli tedeschi
Anno 2024
Genere Giallo
250 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Monica Pesetti


Quando la giovane campionessa di nuoto russa, Galina Gurevitz, scompare, il commissario capo Robert Berking non ha a disposizione tempo e mezzi per indagare su un mistero a cui nessuno pare interessato: non il marito, facoltoso uomo d’affare, né la madre hanno intenzione di sporgere denuncia. Apparentemente la bella nuotatrice si è allontanata di sua spontanea volontà ma mosso dal senso di giustizia, Berking, chiede nuovamente aiuto all’unico amico che può fare luce sulla vicenda: il rabbino Henry Silberbaum. Henry, ovviamente ben coinvolto nella comunità, riuscirà forse a fare luce su questa scomparsa?

Già capace di trovare il colpevole della morte di Ruth Axelrath, il rabbino Silberbaum è l’uomo perfetto per risolvere un caso all’interno della sua comunità dividendosi tra i suoi compiti di ministro del culto, consigliere e custode di segreti. Tra una chiacchierata e una intuizione degna di Sherlock Holmes, Silberbaum saprà portare alla luce una storia incredibile.

Michel Bergmann torna in libreria dopo il primo volume che vede come protagonista il rabbino Silberbaum e il commissario Berking – Il rabbino e il commissario. Non uccidere – ambientato in una Francoforte dalla vasta comunità ebraica. Grazie a Emons Audiolibri che da anni porta all’attenzione dei lettori italiani grandi opere del panorama tedesco, “Il rabbino e il commissario. Non desiderare”, arriva nelle nostre case mostrandoci tutta la cultura di una società di cui si parla poco nel nostro Paese. Quello che più è apprezzabile in questo volume – a mio avviso – è proprio la capacità dell’autore di mostrarci usi e costumi di una collettività e di farci comprendere azioni e sentimenti. In più i termini ebraici utilizzati e poi spiegati nel glossario, rendono possibile al lettore la comprensione di riti e usanze.

Non manca però l’azione, l’indagine, in cui un rabbino diventa formidabile detective proprio perché capace di leggere e interpretare parole, pensieri e emozioni delle persone di cui è anche ministro di culto. Silberbaum è il vero protagonista di questo secondo volume, è il vero detective che grazie al suo intuito sembra quasi un moderno Sherlock capace di una osservazione e deduzione invidiabili. Accanto al rabbino si ritrovano poi personaggi della sua quotidianità di ministro e uomo come la madre e i fedeli. Bergmann ha uno stile scorrevole che rende la lettura gradevole, e con una presenza accentuata di dialoghi che aiutano il lettore a comprendere passo a passo la direzione che sta prendendo il rabbino nella sua investigazione – anche se, personalmente, non li amo molto.

A dare un pizzico di sapore in più, qualora mancasse, interviene anche un pizzico di ironia e divertimento che non mancano di divertire il lettore in queste afose serate di lettura. Nel complesso, “Il rabbino e il commissario” è una serie di romanzi che consiglierei specialmente al lettore che non ama il thriller e preferisce un genere giallo meno macabro e più vivace, un giallo in cui con amore si descrive la comunità di Francoforte.

Adriana Pasetto


Lo scrittore:
Michel Bergmann è nato a Basilea, ma attualmente vive a Berlino. Ha lavorato nel cinema come produttore, regista e sceneggiatore prima di pubblicare il suo primo romanzo nel 2010. Nel 2020 è uscito “Il rabbino e il commissario. Non uccidere”, primo volume della serie, a cui sono seguiti “Il rabbino e il commissario. Non desiderare” e “Der Rabbi und der Kommissar: Fremde Gotter”, non ancora tradotto in italiano. Nel 2023 ha dato alle stampe “Mameleben”