Editore Rizzoli / Collana Le narrative
Anno 2024
Genere Thriller
480 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Rosa Prencipe
Douglas Preston e Lincoln Child continuano a stupire con il loro ventunesimo capitolo della serie Pendergast, “Il laboratorio del dottor Leng”. Questo dinamico duo ha un’abilità impareggiabile nel creare narrazioni avvincenti che mescolano elementi paranormali con fantascienza e thriller psicologici. Il loro ultimo romanzo è un giro ad alta velocità che cattura dall’inizio alla fine, consolidando il loro posto accanto ad altri autori che mescolano i generi come James Rollins o Steve Berry.
L’agente dell’FBI Aloysius Pendergast si sforza di proteggere Constance Greene, la quale usa una macchina del tempo per ritornare nella New York del diciannovesimo secolo e cambiare il suo destino, cercando di fermare gli esperimenti mortali di un scienziato pazzo. Nel presente, Pendergast deve rintracciarla mentre l’FBI indaga su due omicidi collegati, uno al Museo di Storia Naturale e l’altro in una riserva indiana. Il tempo stringe per Pendergast, che deve salvare Greene prima che il passato la consumi irrimediabilmente. La storia riprende poco dopo gli eventi di “Senza Sangue”, con la pupilla di Pendergast, Constance Greene, che usa una macchina del tempo per viaggiare nella New York degli anni 1880. La sua missione: cercare vendetta contro il Dr. Enoch Leng, il famigerato serial killer responsabile della morte dei suoi fratelli. Questo scenario permette ai lettori di immergersi in un’ambientazione storica riccamente dettagliata, con sontuosi palazzi, oscuri tunnel e macabri laboratori.
Il viaggio di Constance è pieno di pericoli e intrighi. Sotto un falso nome, si infiltra nell’alta società e tenta di superare Leng in astuzia. Tuttavia, Leng rimane costantemente un passo avanti a lei, dimostrandosi un avversario formidabile. Nel frattempo, Pendergast, incapace di restare a guardare, recluta Gaspard Ferenc per riparare la macchina del tempo e segue Constance indietro nel tempo, accompagnato dal suo collega Vincent D’Agosta. Parallelamente, l’agente speciale Armstrong Coldmoon sta indagando su un omicidio in una riserva di nativi americani, che si collega a un caso a New York City coinvolgendo D’Agosta. Le narrazioni intrecciate sono magistralmente tracciate, mostrando l’abilità di Preston e Child nel mantenere la tensione e il suspense attraverso più linee narrative.
Il romanzo è un intreccio di enigmi, suspense e elementi di science fiction. Ero consapevole che non si trattasse di una narrazione convenzionale, tuttavia l’introduzione del viaggio temporale ha rappresentato per me un elemento inaspettato. Ammetto di avere un rapporto complesso con le trame che includono viaggi nel tempo: sebbene le trovi affascinanti, spesso richiedono di trascurare incongruenze narrative o giustificazioni illogiche. Ritengo che il libro affronti con discreta abilità le dinamiche del viaggiare nel tempo e la teoria degli universi paralleli. Tuttavia, senza svelare troppo, ho notato che alcune parti delle spiegazioni risultano eccessivamente prolisse o addirittura superflue. A volte, lasciare spazio all’immaginazione del lettore può essere la scelta migliore…ma questo è solo un mio parere, forse legato alla mia rigidità quando si parla dei viaggi temporali.
Sebbene il romanzo sia pieno di momenti emozionanti e dettagli storici, presenta anche alcuni lati meno accattivanti. Alcuni lettori potrebbero trovare stancante il continuo focus sul personaggio di Constance. Inizialmente intrigante, Constance diventa sempre più presente, ma allo stesso tempo perde contatto con la realtà, togliendo realismo alla narrazione. Inoltre, il trattamento dei personaggi di supporto come Laura e Ferenc sembra disomogeneo, con momenti di dramma artificiale e motivazioni discutibili.
Nonostante queste piccole critiche, “Il laboratorio del dottor Leng” rimane una lettura spettacolare. La rappresentazione di Preston e Child della Manhattan degli anni 1880 è vivida e coinvolgente, portando alla vita i suoni, gli odori e le immagini della città. La conclusione del libro, un accattivante finale alla cliffhanger, prepara il terreno per un prossimo capitolo, lasciando i lettori in attesa con ansia di ciò che verrà.
In sintesi, “Il laboratorio del dottor Leng” è un romanzo propulsivo e riccamente dettagliato che continua con successo la serie Pendergast. Pur non essendo privo di difetti, offre un viaggio emozionante nel tempo e un’affascinante visione della New York storica. I fan della serie troveranno senza dubbio molto da apprezzare, anche mentre attendono la risoluzione dei tanti fili narrativi accattivanti.
Matteo Bordoni
Gli scrittori:
Douglas Preston è uno scrittore statunitense, famoso per aver scritto bestseller appartenenti al genere techno-thriller e horror, alcuni scritti in collaborazione con Lincoln Child. Lavora per le riviste «The Atlantic Monthly», «The New Yorker», «Harper’s Bazar» e «National Geographic» dove pubblica articoli riguardanti l’archeologia.
Insieme a Lincold Child ha firmato successi come La stanza degli orrori, Ice Limit, Maledizione, Marea, Dossier Brimstone, Relic, Due tombe, La mano tagliata, Labirinto blu, La costa cremisi, La stanza di ossidiana. Il loro romanzo più venduto è Il libro dei morti.
Dal 1978 al 1985 Preston ha lavorato come scrittore, editor e direttore editoriale per conto dell’American Museum of Natural History di New York.
In collaborazione con lo scrittore italiano Mario Spezi ha scritto sul caso del mostro di Firenze con Dolci colline di sangue. Nel 2019 esce L’uomo che scrive ai morti (Rizzoli) scritto con Lincoln Child. Vive nel Maine con la famiglia.
Lincoln Child (1957) è editor, saggista e scrittore americano. Molti dei suoi thriller sono stati scritti in collaborazione con Douglas Preston. Tra questi ricordiamo: L’isola della follia, Sotto copertura, Le porte dell’inferno, Labirinto blu, La costa cremisi. Sempre con Douglas Preston nel 2019 esce L’uomo che scrive ai morti (Rizzoli).