Editore Eclissi
Anno 2024
Genere Giallo
304 pagine – brossura
Che Milano sia cambiata e continui a cambiare è un dato di fatto.
Che questo cambiamento non sia gradito a molte persone è un’altra realtà consolidata da ormai molto tempo.
E così Andrea Ferrari, che non è sicuramente fra gli entusiasti di questa inarrestabile metamorfosi, affida le sue riflessioni su questo fenomeno al protagonista del libro, l’ex investigatore privato Andrea Brandelli che viene richiamato dalla Norvegia per mettersi sulle tracce di chi ha pestato fino a ridurlo in fin di vita il suo ex socio Pippo Marchioro
Questa però sarà solo l’indagine principale di cui il detective si dovrà occupare e per la quale viene regolarmente assillato dall’avvocatessa Speggialetti (cugina di Marchioro) che non fa nulla per nascondere la sua profonda convinzione circa la responsabilità morale che l’investigatore avrebbe nel concatenarsi di eventi che hanno portato Pippo in ospedale.
Ma, data la sua innata capacità di complicarsi la vita, Brandelli riesce anche ad aggiungere carne al fuoco prendendosi in carico un ulteriore caso di presunta infedeltà che è erroneamente convinto di poter risolvere in poco tempo e con poca fatica.
Inizia così una sua personale peregrinazione per una città che lo attrae come un’amante scorbutica ma irresistibile il cui fascino è a un tempo croce e delizia per chi non la riconosce più ma non può fare a meno di amarla profondamente e, nel suo ripercorrere le strade che conosce(va) come le sue tasche la sua principale preoccupazione pare essere più quella di continuare a confrontare la città fra quello che era e ciò che non è più.
Perché dopo un po’ di anni di assenza è inevitabile che spostandosi si trovi spesso in luoghi totalmente cambiati da come li ricordava o, addirittura, in ambiti completamente nuovi che hanno preso il posto di realtà sociali e/o produttive un tempo vive e vitali che ormai non hanno più spazio nel nuovo ambiente urbano che, inesorabilmente, avanza, corrompendo e ricostruendo non solo il tessuto urbano ma anche quello sociale di una Milano sempre meno somigliante a quella città di cui Brandelli sente una fortissima nostalgia.
E anche la scrittura di Ferrari ha il profumo delle “vecchie buone cose di una volta” influenzata com’è dall’inconfondibile impronta di un maestro come Andrea Pinketts e, quindi, caratterizzata da un giusto mix di ironia, sarcasmo e humour. Una volta shakerati a dovere, questi ingredienti creano un cocktail di riflessioni agrodolci che, una volta sedimentate nella coscienza dei lettori (specialmente quelli residenti nell’area metropolitana di Milano), offrono diversi spunti di riflessione su quale sia la reale essenza della nuova way of life meneghina che lo stesso Ferrari riassume efficacemente in questo breve ma significativo passaggio:
Piatti favolosi in una rosticceria virtuale, neri bellissimi meglio se dalla sessualità ambigua, asiatici con cucina fusion annessa, latinoamericani con il loro carico di cinematografia enigmatica e freak addomesticati.
Poveri, emarginati, famiglie realmente alla canna del gas e tutti gli altri che non sono in grado o, scientemente, non accettano di adorare il falso dio della rigenerazione sono pregati di levarsi di torno.
Giudizio tagliente che descrive in modo piuttosto fedele la gentrificazione in atto fra i Navigli e la Fiera alla quale pare nessuno possa sottrarsi se non inchinandosi alla ferrea logica della produttività che, pur essendo sempre stata un totem insostituibile della società, negli ultimi anni pare essersi dimenticata quella solidarietà che era sempre stata la sua fedele compagna di viaggio.
Le storie più o meno criminali o altrettanto immorali a cui si dedica Brandelli si concluderanno con diversi gradi di drammaticità sciogliendo i dubbi e i sospetti iniziali ma lasciando dietro di sé una scia di ulteriori problemi la cui soluzione non spetta più al protagonista ma alle dolenti figure che ha incrociato nei suoi malinconici giorni milanesi in un tempo indefinito al crepuscolo della pandemia del 2020.
Mauro Bossi
Lo scrittore:
Andrea Ferrari lavora e vive a Milano dove è nato nel 1977. Con Eclissi ha pubblicato tutti i suoi libri con protagonista il detective milanese Andrea Brandelli: Milano A. Brandelli; Bravo Brandelli; Milano muta; Divorzio alla milanese; Il fiordo di Milano. Nel 2016 è uscito con Novecento editore il primo romanzo della serie che ha come protagonista Angelo B. Bossi, investigatore della val Brembana. Con Riccardo Besola e Francesco Gallone ha pubblicato la fortunata serie di Operazione Madonnina (F.lli Frilli) e Assassinio alla Scala (Centauria) che è stato tradotto in Spagna. Con i suoi soci ha partecipato a svariate antologie fra cui Giallo di rigore (Il giallo Mondadori). Ultimamente si è specializzato nel cambio di pannolini.