Editore Adelphi / Collana Fabula
Anno 2024
Genere Noir
299 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Gala Maria Follaco
“L’attesa” è un noir giapponese che ci immerge in un mondo di avidità, manipolazione e ambizione, ambientato nella Tokyo dei primi anni Settanta. Matsumoto Seichō, noto per la sua abilità nel creare intricate trame psicologiche, ci presenta un ritratto impietoso della corruzione morale, incarnata nella figura di Isako, una dark lady moderna disposta a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Questo romanzo è un viaggio nell’animo umano, dove la sete di potere e denaro si scontra con la crudele imprevedibilità del destino.
Isako ha un piano ben definito: liberarsi del marito anziano, Nobuhiro, e appropriarsi della sua eredità. Nobuhiro, un inventore che ha fatto la fortuna della S. Optics, è fragile di salute, ma Isako deve prima assicurarsi che escluda le sue figlie dal testamento. Seducente e spietata, Isako manipola gli uomini con facilità, usando il marito devoto, il giovane amante Kanji, e l’ex amante Shiotsuki per raggiungere i suoi obiettivi. Quando Kanji viene accusato di omicidio, Isako non esita a sacrificarlo pur di salvare se stessa. Tuttavia, ciò che nessuno può controllare è il caso, che sconvolgerà i piani di Isako in modi inaspettati.
Un romanzo che affascina e inquieta allo stesso tempo, trascinandoci in una spirale di intrighi e immoralità. Matsumoto Seichō ci presenta Isako, una protagonista complessa e senza scrupoli, la cui ambizione è al centro di una trama costruita con precisione chirurgica. L’autore riesce a intrecciare abilmente elementi di noir e thriller psicologico, dipingendo un quadro spietato della società giapponese del boom economico, dove il denaro e il potere sono gli unici veri protagonisti.
La forza del racconto risiede nella capacità di Matsumoto di sondare le profondità dell’animo umano, mostrando come l’avidità possa corrodere ogni valore morale. Isako è un personaggio memorabile, la cui crudeltà e determinazione non possono che affascinare, pur suscitando un profondo senso di repulsione. La sua discesa nell’abisso dell’inganno e della manipolazione è raccontata con un ritmo serrato, che culmina in un finale sorprendente e imprevedibile, dove il caso gioca un ruolo decisivo.
Il libro non è solo una storia di intrighi e tradimenti, ma anche una critica feroce alla società giapponese del tempo, dove il progresso economico sembra andare di pari passo con il declino etico. Matsumoto riesce a catturare l’essenza di un’epoca, facendo emergere i contrasti tra la facciata rispettabile e la corruzione nascosta dietro le porte chiuse. Il romanzo, pur essendo ambientato in un contesto specifico, tocca temi universali che risuonano ancora oggi, rendendolo una lettura attuale e avvincente.
Inoltre, Matsumoto Seichō dimostra una maestria unica nel creare un’atmosfera densa e opprimente, dove ogni dettaglio contribuisce a costruire un senso di inevitabile tragedia. La narrazione è arricchita da descrizioni vivide e dialoghi incisivi, che rendono i personaggi ancora più reali e le loro azioni ancora più impattanti. La tensione cresce pagina dopo pagina, mantenendo il lettore costantemente sul filo del rasoio.
In conclusione, “L’attesa” di Matsumoto Seichō è un capolavoro del noir giapponese, un romanzo che lascia il segno per la sua intensità e per la lucidità con cui esplora le dinamiche del potere e dell’avidità. È un’opera che non solo intrattiene, ma che invita anche a riflettere sui lati oscuri della natura umana e sulle conseguenze ineluttabili delle nostre azioni. Per chi ama i thriller psicologici e i noir, questo libro è una lettura imperdibile che offre molto più di una semplice storia di crimine.
Matteo Bordoni
Lo scrittore:
Seicho Matsumoto (Kytakyushu, Giappone, 1909-1992) esordisce negli anni Quaranta con alcuni racconti storici; dal 1955 si dedica al giallo e nel 1957 pubblica La morte è in orario, poi ripubblicato con il titolo Tokyo Express. Come sabbia tra le dita (1961) è l’altro suo grande successo. Ha scritto più di trecento romanzi ed è considerato “il Simenon giapponese”.