Editore Fazi / Collana Darkside
Anno 2024
Genere thriller
374 pagine – formato brossura e ePub
Traduzione di Renato Zatti
È l’estate del 1959: nel villaggio minerario di Silvertjärn viene ritrovato il cadavere dilapidato di una donna. Il silenzio è assordante, solo il pianto di un neonato lo interrompe. Il resto degli abitanti dove è? Tutti sembrano scomparsi nel nulla.
Alice Lindstedt è una giovane regista di documentari legata al villaggio di Silvertjärn tramite i racconti di sua nonna: la sua famiglia viveva lì, e sua sorella insieme ai genitori sono scomparsi insieme agli altri abitanti. Di Silvertjärn le rimangono le lettere che la nonna riceveva dalla sorella minore. Da mesi Alice cerca i fondi necessari per partire con una squadra di fotografi e registi per produrre un grande documentario che forse però non vedrà la luce.
Quando lei e la troupe arrivano al villaggio per un sopralluogo di cinque giorni l’atmosfera li avvolge e li trascina in un serie di eventi che sembrano ricondurre al passato. Riuscirà Alice a scoprire la verità? E nella sua ricerca nel passato non scatenerà una furia cieca proveniente dal passato? Il villaggio di Silvertjärn sembra avvolto da una nube oscura che nessuno può fermare.
“Il villaggio perduto” è il primo romanzo per adulti di Camilla Sten: un esordio nel grande panorama thriller che sicuramente non mancherà di emozionare i lettori – per onestà ammetto di aver dovuto interrompere più volte la lettura durante la notte per il sopraggiungere di sensazioni di inquietudine. Siamo in un villaggio fantasma nel nord della Scandinavia, e già l’ambientazione è interessante, in cui il mistero la fa da padrone: non solo il cadavere ritrovato, non solo il neonato abbandonato, ma un villaggio scomparso nella sua globalità. Un suicidio di massa? Un trasferimento improvviso? Eppure, nessuno ha mai trovato alcuna traccia. Insomma, “Il villaggio perduto” presenta da subito un carattere forte e mette sul piatto tutti i suoi punti di forza.
È col prosieguo della lettura che poi non si rimarrà insoddisfatti perché l’autrice riesce a caratterizzare con precisione i personaggi e a utilizzare i loro punti di forza e debolezza per continuare ad accrescere il senso di angoscia e ansia che sembra invadere il villaggio. I cinque ragazzi che compongono il team che si avventura nello sperduto villaggio – a Silvertjärn si arriva tramite un terreno accidentato e gli smartphone non hanno campo – ricalcano alla perfezione il coraggio e l’ingenuità che solo i giovani possono avere. Questo romanzo ricorda la struttura di molte sceneggiature horror in cui un gruppo rimane bloccato su isole deserte infestate dal male o catacombe in cui si risvegliano i demoni del passato, e per questo è semplicemente terrificante.
Il silenzio si può sentire? A Silvertjärn sì. In quel silenzio però le urla di terrore romperanno i vetri instabile di case abbandonate da anni. Il ritmo del romanzo è incalzante e presenta flashback che aiutano il lettore a comprendere quello che accadde nel 1959. L’autrice inoltre utilizza alcune lettere ritrovate dalla protagonista, Alice, per mettere il lettore al corrente di alcuni fatti avvenuti. I misteri però sembrano non finire mai e portano l’interesse a non scemare mai fino al termine della lettura. Un solo consiglio: leggete “Il villaggio perduto” alla luce del sole o potreste perdervi anche voi.
Adriana Pasetto
La scrittrice:
Camilla Sten è nata in Svezia nel 1992, è la figlia della famosa scrittrice di gialli Viveca Sten. Scrive storie fin da quando era ragazzina. Dopo alcuni libri per ragazzi, Il villaggio perduto è il suo primo romanzo per adulti: successo da duecentomila copie tradotto in ventuno paesi, verrà presto adattato da Netflix per una serie TV.