Editore Bollati Boringhieri
Anno 2024
Genere Thriller
348 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Federica Noseda
Dolore, abnegazione, sacrificio, piacere, amore, desiderio, morte. Tutto questo e molto altro è “Giri di danza”, il nuovo, affascinante romanzo della statunitense Megan Abbott, pubblicato da Bollati Boringhieri con traduzione di Federica Noseda. Sì, l’ambiente in cui ci muoviamo è indubbiamente la danza, ma queste pagine dimostrano senza tema di smentita che la danza è la metafora perfetta per rappresentare la vita.
Dara e Marie Durant sono due sorelle opposte in tutto: Dara è buio, Marie è luce; Dara è fredda, Marie è calda; Dara è rigida ed inflessibile, Marie è tenera ed accomodante. Un’unica passione le lega indissolubilmente: la danza. Insieme a Charlie, marito di Dara ed ex ballerino, dirigono la scuola Durant, fondata dalla ormai defunta madre delle ragazze e nella quale tutti e tre sono cresciuti e si sono formati.
Tutto sembra filare liscio come sempre, fra il rigore di Dara con gli allievi più grandi, la leggiadria eterea di Marie che insegna alle più piccole e la cura e l’attenzione di Charlie nel gestire il tutto. Senonché un imprevisto proprio quando non ci voleva, un incendio poco prima dell’evento più importante dell’anno per la scuola, rischia di pregiudicare tutto. Fortuna che a ristrutturare la scuola ci pensano Derek e la sua squadra. Ma, una volta fatto entrare nel loro microcosmo, il serpente inquina tutto ciò che tocca e guasta gli equilibri avvolgendo nelle sue spire i tre malcapitati che l’hanno incontrato sulla loro strada. Ben presto, in modi diversi, capiscono che tutto sta cambiando: non sanno cos’accadrà, ma l’inesorabilità del disastro li opprime ogni giorno di più e nulla sarà più come prima, che lo vogliano o no.
“Giri di danza” è un thriller atipico: la tensione è forte e percepibile sin dalla prima pagina, eppure non si sa di chi o di cosa aver paura. E di certo proprio questa paura dell’ignoto costituisce uno dei punti forti del romanzo, poiché spinge il lettore a proseguire, a voler capire, lo intriga non riuscire a immaginare gli sviluppi, non vedere dove si acquatta il mostro pur avvertendone la presenza e la minaccia. La tensione sessuale sempre più forte ed esplicita, lo scavare via via di più nel torbido, il mix esplosivo di dolore e piacere, oscurità e innocenza, affetto morboso e perversione, poi, fanno il resto. Il risultato è un romanzo esplosivo, oscuro e cupo, disturbante ed insieme affascinante. È scritto benissimo, con personaggi molto ben delineati ed una trama quantomai imprevedibile. Megan Abbott poi è una guida abilissima: non sappiamo dove voglia andare a parare, non ci lascia intuire niente dell’evoluzione della storia, però ci incuriosisce, ci cattura e ci obbliga a seguirla sempre più giù, un gradino per volta, verso l’abisso dell’ossessione e della manipolazione.
A mio modestissimo parere, “Giri di danza” si colloca su un piano diverso rispetto alla maggior parte dei thriller di questo periodo: è una rarità, e come tale merita più che una possibilità.
Rossella Lazzari
La scrittrice:
Megan Abbott, nata a Detroit, è autrice di numerosi romanzi, con i quali ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti.
Ha conseguito un dottorato in Letteratura americana presso la New York University, e i suoi contributi sono stati pubblicati su «The New York Times», «The Wall Street Journal» e «The Guardian». Giri di danza ha vinto il Los Angeles Book Prize 2021 ed è stato il miglior libro dell’anno per «The Wall Street Journal», «The Boston Globe», «CrimeReads» e la National Public Radio americana. Vive a New York.