Paola Barbato – La torre di avorio

450

Editore Neri Pozza / Collana I Narratori delle Tavole
Anno 2024
Genere Noir
416 pagine – brossura e epub


La colpa. Per ognuno di noi ha un peso e un valore diverso. La colpa, può inseguirci in ogni istante del giorno e della notte per perseguitarci con i suoi se e i suoi ma. Può prendere in ostaggio tutti i pensieri così come scivolare alle spalle senza lasciare traccia. La colpa, può essere accecante e condizionare il modo di compiere ogni passo futuro oppure può finire per lasciarsi assorbire tra le ombre del passato. La colpa può solidificarsi in sassi che pesano sul fondo delle tasche oppure si può anche decidere di chiuderla dentro a delle scatole uguali, per non guardarla sempre in faccia ma restandone circondati, per non dimenticare, come se fosse possibile riuscirci.

“non sarebbe stata in grado di affrontare nessuna di quelle memorie.
Ma nemmeno riusciva a liberarsene.”

Mara Paladini si è costruita la sua personale torre d’avorio in un appartamento milanese dove vive con il minimo spazio vitale, circondata da file e file di pacchi bianchi, osservando da una finestra il mondo di fuori e riducendo al minimo le uscite e i contatti con le persone. Nel suo passato c’è una grave colpa: quella di aver tentato di avvelenare la sua famiglia. E’ stata giudicata inferma di mente ed è rimasta per diversi anni in una struttura con la diagnosi di soffrire della sindrome di Munchhausen per procura. In seguito, è stata giudicata guarita e tornata nella società cambiando identità ma lei ha continuato a vivere con il sospetto di non esserlo affatto. E una mattina, quando una fastidiosa macchia di umido sul soffitto di casa, la spinge a salire dal proprietario del piano di sopra, scoprendo il suo cadavere chiaramente avvelenato dalla stessa sostanza usata da lei con la famiglia, la donna precipita in un turbine di eventi cercando di capire chi poteva volere che la colpa ricadesse proprio su di lei.

“Io non ho avvelenato più nessuno, perché non ho amato più nessuno.”

“La torre di avorio”, nuovo romanzo di Paola Barbato in uscita oggi per Neri Pozza, è un romanzo noir che scorre veloce con il passo di un thriller per le sorprese di cui è investito chi legge ma è anche una narrazione colta per il dramma di cui è intrisa in ogni pagina che assume sfumature poetiche in una visione che ricorda la tragedia. La metafora del vivere in questo appartamento, circondata dalle proprie colpe, come in una bocca da cui poter essere masticati. La condanna di una malattia che ti condanna a far del male a chi vuoi bene, perché curare è il solo modo di amare conosciuto. Il legame indissolubile che si crea tra persone che hanno vissuto insieme in un determinato ambiente, ognuno con i suoi lati oscuri ma anche con quelli luminosi.

Paola Barbato è abile nel raccontare e attenta nel creare situazioni che più di ogni descrizione ci mostrano la natura dei personaggi di questo romanzo che ho avuto il piacere di leggere in anteprima per il blog e che mi ha immerso in ore di lettura e fughe dalla realtà in una settimana difficile e non è affatto facile che un romanzo riesca a farti evadere quando i problemi ti vorrebbero tenere in assedio. Una storia che si divora ma che anche densa di significati e tematiche forti che non appesantiscono ma che la rendono complessa e di maggior valore.
Ognuno di noi ha la propria personale torre di avorio, in cui ci siamo infilati con consapevolezza e che ci fa sentire al sicuro e allo stesso tempo ci spaventa perché uscirne non è facile come esserci calati o precipitati dentro.

Federica Politi


La scrittrice:
Paola Barbato
, classe 1971, milanese di nascita, bresciana d’adozione, prestata a Verona dove vive con il compagno, tre figlie e due cani. Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, sceneggia dal 1999 Dylan Dog per la Sergio Bonelli Editore, oltre a partecipare a diverse altre serie a fumetti. Ha pubblicato per Rizzoli, Bilico (2006), Mani nude (2008, vincitore del Premio Scerbanenco, da cui è stato tratto un film nel 2024), Il filo rosso (2010). Con Edizioni Piemme ha pubblicato Non ti faccio niente (2017), la trilogia Io so chi sei (2018), Zoo (2019) e Vengo a prenderti (2020), quindi L’ultimo ospite (2021), La cattiva strada (2022) e Il dono (2023). Dal 2019 collabora anche con Il battello a vapore scrivendo libri per bambini e ragazzi. Nel 2009 ha scritto la fiction Nel nome del male per Sky.