Roberto Ottonelli – Il buio della ribalta

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Editore Mursia / Collana Giungla Gialla
Anno 2024
Genere Giallo
268 pagine – brossura e ebook


Chi ama leggere narrativa crime spesso si affeziona a un personaggio seriale, che compare in più avventure ed è protagonista di varie situazioni che a volte comportano un suo cambiamento negli episodi successivi e altre no.
Non sempre quanto è successo nel libro precedente determina un nuovo ambiente, un cambio di personalità e di possibilità, ma questo è invece quanto accade a Marco Bordoni, l’inquieto protagonista de Il buio della ribalta. Un assassino senza pace nella periferia milanese (Mursia), di Roberto Ottonelli, thriller psicologico che fa parte di Giungla gialla, collana editoriale che si propone di mappare gran parte del territorio nazionale attraverso storie pubblicate in cartaceo ed eBook.

In questo secondo episodio infatti, seguito de Il dolce sorriso della morte (Mursia), sempre ambientato tra le strade e i casermoni di Cesano Boscone, Baggio, periferia ovest milanese, il serial killer un po’ impacciato, succube della madre oppressiva e apparentemente distante, incapace di comprenderne la vera natura, ha cambiato vesti, è diventato famoso, è richiesto dalle televisioni e nientemeno ha un grande successo con le donne, relazioni che aveva sempre temuto e mai approfondito. Dopo quello che gli è successo, il pubblico dei talk show scandalistici, affezionato a storie di dolore e solitudine, lo reclama, vuole saperne di più, e questo gli permette per la prima volta di coltivare un’autostima, una fiducia che non credeva possibile, lo fa apparire presentabile, degno di attenzione e interesse, di ricevere soldi e gratificazioni, capace di assumere decisioni autonome e ponderate, forse addirittura concedersi di amare.

O almeno è quello che sembra, ma noi sappiamo che non è così. Il lettore lo sa perché Marco si racconta in prima persona, i suoi pensieri gli fanno eco, i suoi dubbi e le sue insicurezze non lo hanno abbandonato, i ricordi di un passato fatto di troppi soprusi e violenze, di bullismo e silenzi non se ne sono mai andati. Ecco perché lui continua a vendicarsi: di chi lo ha trattato male, di chi si è approfittato di lui quando era debole e indifeso, di chi ha alzato la voce e invece poteva essere gentile, di chi non ha fatto nulla per comprenderlo, per dargli un’occasione, in una sfida pericolosa con l’ispettore che segue le indagini.
Questo secondo me è uno degli aspetti più riusciti del libro, il farsi portavoce, attraverso diversi punti di vista narrativi, di qualcosa che forse tutti in qualche occasione avremmo voluto fare, sanare quelle che per noi erano ingiustizie, dimostrare che chi ci ha offeso non era migliore, punire i colpevoli di torti grandi e piccoli, colpire l’indifferenza verso i nostri tormenti e disagi, restituire la paura provata e il dolore sofferto, dare nostre regole senza dover sottostare sempre a quelle altrui.

La riflessione è anche quella se uccidere chi ci ha fatto soffrire è, come per il protagonista, rimettere in ordine la confusione e l’ingiustizia della vita, e se il male ha un unico aspetto oppure si può manifestare in tanti modi diversi.
Perciò l’incontro con Bea, la tassista in qualche modo legata alle vicende delle cosiddette Bestie di Satana, può aiutare a comprendere: attraverso l’amore forse si può diventare persone migliori? Oppure anche questa è solo una ricerca di complicità e assoluzione? Chissà. Buio.

Mauro Cremon


Lo scrittore:
Roberto Ottonelli (Milano, 1978) è network engineer e papà affidatario. Ha pubblicato Il dolce sorriso della morte per Mursia (2023), Il diavolo dentro (2017), Credi davvero (che sia sincero) (2020), da cui è stato tratto un adattamento teatrale di grande successo, e ha partecipato ad alcune raccolte di racconti. È vicepresidente e fondatore della “Associazione difesa donne: noi ci siamo”, impegnata nella sensibilizzazione e prevenzione per il contrasto alla violenza di genere.