Marco Azzalini – La notte ha il suo profumo

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Editore Laurana / Collana Calibro 9
Anno 2025
Genere giallo/thriller
344 pagine – brossura e epub


Per il suo esordio nella narrativa, Marco Azzalini ci porta nella sua (e mia) Padova con il bravo ed esperto dottor Carlo Oriani, capo della squadra mobile. A lui viene affidata l’indagine sulla morte violenta di un uomo ucciso su un argine il quale, pur essendo all’apparenza un poveraccio, ha lasciato in eredità una somma di denaro piuttosto ingente alle vittime di una strage terroristica avvenuta a palazzo Liviano, sede della facoltà di lettere dell’università di Padova, nel 1974. Questo lascia perplessi gli inquirenti, ma ancora più li spiazza il fatto che il defunto, nel suo testamento, indica tra le vittime il colpevole della strage. E questo spinge Oriani e non solo a mettere in discussione certe comode verità ormai stabilite da decenni.

È la fine di luglio a Padova, quindi l’afa soffocante non aiuta; comunque sia, Oriani e la sua squadra si tuffano a capofitto in un’investigazione che si rivela molto più complessa e interessante di quanto chiunque potrebbe aspettarsi. Parallelamente a questa, Oriani affronta con difficoltà la notizia dell’imminente chiusura del negozio di dischi più noto della città, il Trentatré Giri, di proprietà di un suo buon amico, ormai diventato per lui un “luogo dell’anima”. I padovani vedranno in questo un omaggio nemmeno tanto velato a un negozio con un nome decisamente molto simile.

In questo suo romanzo, l’autore ci porta non solo per le strade a seguire l’investigazione di polizia, ma anche dietro le quinte, nella “stanza dei bottoni” per così dire, con un protagonista che – a differenza di tanti, forse troppi, suoi colleghi letterari – sembra avere un rapporto tutto sommato accettabile, di collaborazione, con i suoi superiori e con il Pubblico Ministero. Già questo aspetto è, a mio parere, rinfrescante in un genere popolato da “cavalli pazzi” che osteggiano continuamente l’autorità, come se non ne facessero parte anche loro stessi.

Il caso che costituisce la spina dorsale del romanzo è ben costruito, molto interessante, con numerose false piste che forse non sono poi così false, con numerosi ambienti e personaggi ben costruiti, molto credibili. Il legame con gli anni di piombo, con quella strage (frutto della fantasia dell’autore, sia chiaro), è a sua volta congegnato con maestria: non si tratta di un semplice trucco per attirare qualche lettore in più, ma l’attentato terroristico è parte integrante della trama, la guida e la completa.

Piacevoli, per un padovano come me (e come l’autore) le strizzate d’occhio, non tanto numerose da appesantire la trama, a personaggi della vita quotidiana di una Padova del passato recente, dal Trentatré Giri ai riferimenti a certe “macchiette cittadine”. Bravissimo Azzalini a inserire questi dettagli nel suo romanzo senza che qualcuno che non ha vissuto o studiato a Padova si trovi spiazzato; semplicemente, si tratta di dettagli in più che aiutano chi non coglie a farsi un’idea migliore di un personaggio o di una situazione, e che strappano un sorriso a chi invece intuisce.

Voglio concludere sottolineando la profondità e la concretezza che Marco Azzalini è stato capace di dare a ognuno dei suoi personaggi, anche a quelli secondari: nessuno di loro è una caricatura o uno stereotipo, e nessuno sembra semplicemente una comparsa che appare sulla scena per avanzare la trama e poi sparisce per sempre. Si ha l’impressione, leggendo, che tutti gli “attori” abbiano uno spessore non limitato al loro ruolo nella storia che stiamo seguendo, che ciascuno di loro abbia una vita.
A chiudere, consiglio davvero caldamente la lettura di questo romanzo a chi ha voglia di perdersi in una storia avvincente, a chi è pronto a lasciarsi provocare da una trama che ribalta spesso ciò che pensiamo di aver capito e a chi vuole incontrare una serie di personaggi davvero memorabili.

Marco A. Piva


Lo scrittore:
Marco Azzalini vive a Treviso con la sua famiglia. Professore universitario di diritto privato e diritto dell’informazione, autore di numerose pubblicazioni e di racconti gialli e noir, ha vinto il Premio Nebbia Gialla 2024, sezione romanzi inediti, i premi I sapori del Giallo 2023 e Spoleto Noir 2023, ha ottenuto il secondo posto al premio Scerbanenco Lignano 2023 ed è stato finalista al premio Gran giallo città di Cattolica. La notte ha il suo profumo è il suo primo romanzo.