Louise Penny – Vietato uccidere

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Editore Einaudi / Collana Stile Libero Big
Anno 2025
Genere Giallo
504 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Alessandra Montrucchio e Carla Palmieri


È arrivato anche per Armand Gamache il momento di riposarsi, e quale occasione migliore dell’anniversario del suo matrimonio? Lontano da Three Pines, Gamache cerca un attimo di pace in un’oasi di lusso sul lago Massawippi, luogo difficilmente raggiungibile in cui però anche la famiglia Finney/Morrow ha scelto di riunirsi.
Proprio quando Gamache sembra essersi liberato dai pensieri di morte che sembrano inseguirli, un forte temporale agita la notte di tutti gli ospiti: nel buio, il corpo ormai inerme di Julia viene ritrovato proprio sotto la statua dedicata al capofamiglia Morrow.
Sarà stato un incidente? La squadra di Gamache si riunisce in uno dei luoghi più magici e isolati del Québec per indagare su un nuovo caso.

Giunto nelle librerie italiane nel 2025, “Vietato uccidere” è il quarto romanzo di Louise Penny che ha come protagonista Armand Gamache, nonostante in Italia siano già stati pubblicati romanzi più recenti, e per questo i lettori potrebbero trovare in questo volume personaggi che hanno già conosciuto. In Vietato uccidere non siamo a Three Pines, e già questo rappresenta una anomalia per i lettori che conoscono bene questa serie: è estate e Gamache cerca di riposarsi qualche giorno insieme alla moglie per festeggiare l’anniversario di matrimonio.

Ci troviamo sulle sponde del lago Massawippi, in un resort di lusso che può essere annoverato tra i più belli del mondo: un’oasi di pace avvolta dalla natura che però nasconde segreti in cui il male si può annidare. Protagonista di questo romanzo è la famiglia Morrow/Finney che si è riunita per un ritrovo annuale: quando però Julia viene ritrovata morta, apparentemente schiacciata dalla statua del capofamiglia, Gamache dovrà indagare nell’animo di ognuno di loro.
Anche lontani da Three Pines, la Penny riesce a dipingere una ambientazione poetica e idilliaca che però viene sconvolta dal sangue che cola sulle mani di uno o più assassini. Il Manoir Bellechasse diventa luogo perfetto in cui anche Agatha Christie avrebbe volentieri scritto un romanzo, e forse si sarebbe fermata qualche settimana in più per sparire nel nulla: la tempesta notturna che porta con sé la sensazione della morte ineluttabile è poi il tocco che l’autrice utilizza per infondere nel lettore il senso di angoscia che al Manoir ancora mancava.

Abile ispettore, anche in questo romanzo Gamache diventa qualcosa di più: profondo indagatore e conoscitore dell’animo umano, che davanti alla ipocrisia borghese dovrà scavare negli animi della famiglia Morrow (e questo nome non è sconosciuto a chi ha già letto altri romanzi della Penny).
Più intimistico di altri romanzi, “Vietato uccidere” ha poca azione e tanta riflessione: i dialoghi tra Gamache e i componenti della famiglia, così come i rapporti tra gli stessi familiari, saranno fulcro del romanzo. Lo stile rimane quello che già abbiamo conosciuto nei romanzi precedenti con una scrittura fluida, asciutta, mai pomposa, che sa descrivere perfettamente ambienti e sensazioni. Armand Gamache è un uomo, un personaggio, che non smette di affascinare e interessare il lettore. Anche grazie ai misteri che la Penny dipinge al suo fianco.

Adriana Pasetto


La scrittrice:
Louise Penny,vincitrice di numerosi premi internazionali, è autrice di best seller che hanno raggiunto il primo posto nelle classifiche del «New York Times», «Usa Today» e «Globe and Mail». I suoi romanzi con protagonista l’ispettore capo Armand Gamache sono tradotti in 31 lingue e in Italia sono usciti per Einaudi, che della serie ha già pubblicato: Case di vetro (2019), Il regno delle ombre (2020), Un uomo migliore (2020), I diavoli sono qui (2021), Natura morta (2022 e 2024), Una specie di follia (2022), La grazia dell’inverno (2023 e 2024), Tracce dal passato (2023), Il più crudele dei mesi (2024 e 2025), Il lupo grigio (2024) e Vietato uccidere (2025). Nel 2017 le è stato assegnato l’Ordre National du Québec per i suoi contributi alla cultura canadese). Vive in un piccolo paese a sud di Montréal.