La rivoluzione di Loriano Macchiavelli

2961
0004483FAU
© Effigie (foto presa da www.einaudi.it)

Per l’articolo della settimana, questa volta si parla di Loriano Macchiavelli. L’articolo è di Omar Gatti del blog Noir Italiano.

Con questo articolo vi raccontiamo di una rivoluzione. Incruenta, per fortuna, ma pur sempre sconvolgente. La rivoluzione del noir italiano. Avvenuta in un’epoca di grandi trasformazioni. Sociali e culturali. E il noir, specchio della società, non poteva rimanere immune da questo vento di cambiamento. Oggi vi raccontiamo la storia di uno scrittore, di una città e di un personaggio rivoluzionario. La storia di Loriano Macchiavelli, di Bologna e di Sarti Antonio, sergente.Bologna, primi anni ’70. La città emiliana è il simbolo del buon governo. Una città dove le cose funzionano, dove la giunta di sinistra fornisce sostegno alle famiglie, dove i mezzi pubblici sono gratuiti. Dove si sta bene e la vita gira a dovere, insomma. Ma non è tutto oro quello che luccica. O che si vuol far luccicare anche se è si tratta di piombo pesante. C’è chi allora questo piombo mascherato da oro vuole raccontarlo. Uno scrittore, proveniente dal teatro d’avanguardia, pubblica in sordina “Le piste dell’attentato”. E’ un noir rivoluzionario. Quell’autore è Loriano Macchiavelli, nato in Emilia nel 1934. In quel romanzo fa la sua prima apparizione Sarti Antonio, sergente. Diverrà il personaggio seriale più longevo dell’intera storia del noir italiano. Trent’anni di romanzi, con annessa una serie tv. Roba mica da ridere, insommaa. Macchiavelli, con il primo e con i romanzi seguenti, compierà una rivoluzione. Criticare, con il noir, quello che non va. Anche a Bologna, negli anni anni ’70. Anche contro la stessa immagine della città. La città del buon governo. Questa è la sfida di Macchiavelli. Ambientazione nera, scrittura feroce e ironica, critica aperta. L’idea della città perbene viene smantellata. Emergono i lati oscuri, i magheggi della politica, le ville dei potenti costruite sui colli, dove l’ambiente è protetto. Le tresche della criminalità organizzata, gli appalti veicolati. La patina di città dove tutto funziona viene presa a martellate. E la cosa funziona. Macchiavelli ha vinto.

Sarti Antonio, sergente

Chi è questo Sarti Antonio, il personaggio di Macchiavelli? E’ un sergente in forze alla Questura di Bologna. E’ un questurino con scarsa intuizione e poca ispirazione. Ma ha coraggio, Sarti Antonio. Ha memoria e volontà. Si muove in un universo tutto suo, dove il più delle volte fa la figura del pirla. Le prende dal suo superiore, quel Raimondi Cesare sempre pronto a prostarsi di fronte al potere e a prendersela con i suoi sottoposti. Tanto che, a Sarti Antonio, gli è venuta la colite. Colite cronica da stress. Necessario riposo e astinenza dal caffé, gli ordina il dottore della mutua. Ma come può fare, il questurino Sarti Antonio? Di riposo, Raimondi Cesare, non gliene da nemmeno l’ombra. E poi il caffè per lui è una vera e propria droga. Allora, tanto vale tenersi la colite e cercarsi un bagno quando occorre. E vada come vada, tanto scarpate in faccia le prende di già, a che serve schernirsi? Sarti Antonio si muove per Bologna sull’auto ventotto, guidata da Felice Cantoni. Stereotipo del poliziotto degli anni ’70. Entrato in Polizia per lo stipendio fisso, non ci tiene a far niente, tranne che a guidare la volante. Sono strani, i personaggi dei romanzi di Macchiavelli. C’è la Biondina, una prostituta che batte sui viale che intrattiene una relazione saltuaria con il nostro sergente. E poi c’è Rosas. Uno studente fuori corso, brutto, miope e talpone ma dal fiuto infallibile. E’ lui ad aiutare il questurino a risolvere i casi. Anche se le sue dritte non sono mai spassionate e nemmeno gratuite. Ma che volete farci. Sarti Antonio è fatto così. In fondo in fondo è buono e caparbio. Anche se non ne azzecca una.Lunga vita a Sarti Antonio

Il personaggio, anzi i personaggi, creati da Macchiavelli vivranno un successo notevole. Notevole per un paese come l’Italia, dove i lettori sono pochi e in cui il noir è visto come un genere di serie B. L’autore firmerà una serie infinita di racconti e di romanzi del questurino, che si aprono a ventaglio sugli ultimi quarant’anni di storia italiana. Tanto da arrivare a uccidere Sarti Antonio. Eh, sì’, la popolarità da alla testa. Soprattutto ai detrattori, così come ai critici letterari. Che, sul finire degli anni ’80, iniziarono una campagna denigratoria nei confronti del questurino. E’ ripetitivo, non è verosimile, è noioso. Così Macchiavelli decise di ucciderlo, ammazzato da un colpo di P38 alla nuca. Secondo l’autore, in Italia, il commissario Maigret non sarebbe arrivato al terzo libro. Poi la critica l’avrebbe distrutto. Sarà il pubblico a richiedere a gran voce il ritorno di Sarti Antonio, sergente colitico dai troppi caffé. Macchiavelli però non ha legato il suo nome solo al questurino. Ha scritto molto, l’autore emiliano. Ha provato a dare la sua spiegazione su importanti misteri italiani, ad esempio. La strage di Bologna e la scomparsa del Dc9 sopra i cieli di Ustica. L’ha fatto con i romanzi Ustica e Strage. Ha avuto anche beghe legali, perché un protagonista delle vicende si è rivisto in un personaggio. Ha vinto Macchiavelli perché il fatto non sussisteva. Ha inoltre scritto alcuni romanzi con il cantautore Francesco Guccini. Romanzi noir ambientati nell’Appennino, con protagonista il maresciallo dei carabinieri Santovito.Conclusione

Loriano Macchiavelli è oggi il più importante autore del poliziesco italiano. Perché ha saputo rivoluzionare il noir, dandogli una consistenza che prima non aveva. Il noir denuncia, porta alla luce, fa scoprire e riflettere. Non è solo una vicenda di guardie e ladri o di morti ammazzati. E’ uno strumento, il noir, che se usato bene, può risvegliare le coscienze intorpidite di noi italiani.
Pescare nell’immensa opera letteraria di Macchiavelli è un terno al lotto. Mi sento di consigliarvi i tre romanzi che più mi sono piaciuti. Senza dimenticare che, secondo me, qualunque cosa peschiate dal repertorio del signor Loriano cadrete sempre bene.I romanzi sono:

Passato, presente e chissà
Sui colli all’alba
Cos’è accaduto alla signora perbeneSe poi volete leggere qualcosa che esuli dal personaggio di Sarti Antonio, allora scegliete “Sequenze di memoria”, nella bella edizione dei Verdenero, noir di ecomafia

Omar Gatti
Noiritaliano.wordpress.com