E’ infatti la storia della discesa agli inferi di un professore di liceo , Mariano Cuter, suo malgrado impegolato in una brutta vicenda, che gli rovinerà la vita.
Una mattina ,la scuola dove Mariano insegna è tappezzata di fotografie in cui il professore è colto in posizione altamente erotica con due alunne minorenni. Si pensa ad un fotomontaggio , uno scherzo di qualche alunno ripetente in vena di vendette, ma intanto la faccenda si allarga a macchia d’olio, suscitando reazioni disparate nei vari colleghi e conoscenti.
La situazione è aggravata dal confronto, scomodo e doloroso, col fratello di Mariano, un sacerdote morto nel salvare dei chierichetti che stavano annegando, ricordato perciò come una sorta di martire.
Scomodo, perché ciascuno si chiede come mai questo abisso fra i comportamenti dei due fratelli.
Mariano si rende conto che non sarà facile discolparsi, né giustificare i suoi errori, ma ci prova: spedisce 41 e-mail ad un caro amico , trasferito negli Usa, Pier. In esse tenta di raccontare non solo ciò che è accaduto veramente, ma “perché” è arrivato a compiere determinati gesti.
Il romanzo è la raccolta di queste e-mail, che tracciano la storia dall’inizio. Esse ci danno una visione impietosa della vita di una cittadina di provincia come tante ,e soprattutto del microcosmo “ scuola”, con le sue meschinità, le vendette, le invidie. Ambiente che l’autore conosce a perfezione, essendo lui stesso insegnante.
La città in cui è ambientato è Campobasso , tristemente famosa per il terremoto del 2002.
Proprio quel terremoto è l’altro “protagonista” del romanzo, perché arriva a sconvolgere le vite degli abitanti del Molise, mentre la tragedia privata di Mariano si consuma di pari passo, come se fosse strettamente legata: una terra ferita a morte ed un uomo che per un errore si è distrutto la vita.
Alle e-mail di Mariano fanno da contrappunto degli intermezzi scritti da Pier, l’amico americano, in cui l’uomo racconta la sua versione dei fatti, quasi a giustificarne i gesti e le scelte sbagliate.
E’ un romanzo duro, angoscioso; questa narrazione in forma autobiografica è particolarmente d’effetto, e ci si identifica nei tormenti del protagonista.
Lo stile di scrittura è scarno, molto efficace, e non è facile , una volta iniziata la lettura, chiudere il libro.
Alla fine, non è molto importante se veramente Mariano abbia o no fatto sesso con l’alunna, né a quali estremi gesti questo lo abbia condotto; è intrigante tutto il contorno: le vicende, i personaggi, le menzogne, gli equivoci.
Un interessante ritratto di provincia in nero, mentre il terremoto sconvolge animi e paesi.
Consigliato? Sì.
Rosy
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Lo scrittore:
Pier Paolo Giannubilo è nato nel 1971 e vive a Campobasso, dove da molti anni insegna in un liceo e fa il giornalista. Dopo un libro di poesia, uno di racconti e un saggio, nel 2008 ha pubblicato con Il Maestrale Corpi estranei, uno sconvolgente romanzo-verità accolto con grande favore da critica e lettori.
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