Daniel Silva – La casa delle spie

2479

Editore HarperCollins Italia
Anno 2018
Genere Thriller
521 pagine – rilegato e ebook
Traduzione di Giovanni Zucca

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Torna il personaggio di Gabriel Allon, riprendendo dove aveva lasciato con “La vedova nera.” Torna la capacità dell’autore di sfruttare una geo-politica internazionale, in particolare quella medio-orientale, mettendola al servizio di una storia credibile. L’attualità regala sempre spunti, soprattutto nell’ambito di una spy-story. Il nostro mondo è affollato di guerre sotterranee, combattute sul campo, architettate nelle stanze dei bottoni o nei quartieri generali della difesa, assistite dalle agenzie di intelligence presenti sullo scacchiere mondiale.

Come detto, “La casa delle spie” riprende da dove “La vedova nera” aveva interrotto. Dopo l’attentato di Washington, il più letale attentato sul suolo americano dall’11 settembre del 2001, che chiudeva le pagine del libro precedente, ora ne segue uno a Londra. Si tratta di un attacco a tre siti distinti e l’eccidio si aggirerà intorno ai mille morti. Si è di fronte al più grave attentato che Londra abbia sofferto dopo il bombardamento nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Anche in questo caso, l’abilità di Silva nel raccontarli resta in bilico tra un brillante coordinamento e un’agghiacciante realtà. I fatti di Londra portano a una maggiore collaborazione e supporto reciproco tra i vari servizi segreti per dare la caccia a Saladino. Fonti rivelano che il terrorista è pronto a sferrare un attacco ancora più devastante. E al gran ballo in maschera, Gabriel Allon, sarà tra gli invitati più in vista. Il personaggio di Gabriel Allon, presente sulla scena letteraria dal 2000, è passato dall’essere un restauratore al ruolo di spia. Dopo una dozzina di thriller è giunto al comando del Mossad in ragione di brillanti successi nell’intelligence. Ma nel contempo ha sofferto sia tragedie personali che sconfitte professionali. Ora, avendo maggior potere d’azione e di decisione, la brama di fermare Saladino diventa per lui quasi un delirio personale.

Purtroppo, a questo punto della vicenda, sorge anche il delirio del lettore. “La casa delle spie” soffre infatti di quella che si può definire “sindrome del personaggio ricorrente”. Allon, nel corso degli anni e nel corso delle storie, ha accumulato decine di nemici e alleati, alcuni intercambiabili a seconda delle trame congegnate da Silva. In questo ultimo lavoro ad esempio, ritroviamo Christopher Keller, un ex IRA una volta letale antagonista di Allon e adesso al suo fianco. E non solo. Allon mette insieme il vecchio team. Yaakov Rossen, Mikhail Abramov, Dina Sarid. Il libro è un rendez-vous di amici e nemici in ragione di una causa maggiore (riappaiono anche Graham Seymour, il capo di MI6, Paul Rousseau capo della unità Alpha di Francia Elite, Dr. Natalie Mizrahi, un medico ora spia israeliana, Adrian Carter, il capo della direzione operazioni alla CIA e numerosi agenti israeliani, fino a Ari Shamron, mentore  dello stesso Allon).

Ed è questo il difetto del romanzo. Le pagine raccolgono e si ostruiscono di troppa back story che rallenta in maniera inevitabile un ritmo che al contrario dovrebbe essere rapido e serrato mano a mano che la ragnatela intorno a Saladino si fa sempre più ordita e stretta. Una back story eccessiva soprattutto per coloro che hanno letto tutti i lavori di Silva che vedono protagonista Gabriel Allon. Fortunatamente, Silva resta abile e esperto nell’ordire, spostando lo scacchiere internazionale fino all’Europa e introducendo due personaggi nuovi di buona presa sul lettore. Lo snodo per arrivare a scoprire queste due nuove identità è un’abile operazione congiunta che porta  a precise informazioni intorno ai fucili di assalto utilizzati nell’attacco di Londra, riconducibili a un criminale franco-marocchino operativo per l’ISIS.

Da questa piccola goccia nell’oceano e dopo una serie di brutali interrogatori e uccisioni, la storia trova una sua nuova collocazione in Francia, giungendo così ai “nuovi” Jean-Luc Martel e la sua fidanzata Olivia Watson. Martel è un boss della droga e la sua attività è una importante risorsa per Saladino. Olivia è un’ex modella britannica che finge di non conoscere la vera fonte della ricchezza di Martel. L’intenzione di Allon e della sua squadra è piuttosto chiara: servirsi di Martel e Olivia per arrivare a Saladino. Dal primo incontro, la storia inizia a muoversi tra lo sfarzo e il glamour di Saint-Tropez fino all’esotica Casablanca. Attraverso una serie di situazioni,  alcune a dire la verità un po’ forzate, si scopre che il terrorista si sta preparando a un nuovo attentato che potrebbe avere conseguenze anche maggiori a quello di Londra. Una “bomba sporca”, un massacro pianificato su ampia scala.

Alla fine, Silva non delude. Ancora una volta ci si ritrova di fronte a un accurato thriller di spionaggio che soffre un po’ troppo di nostalgia, perdendosi e frenando la vicenda dentro un passato ormai troppo lontano per essere continuamente rinverdito. L’intrattenimento rimane ,anche se meno avvincente e andante rispetto ai precedenti capitoli e il finale lascia in attesa di un’ennesima puntata della serie che, dagli indizi e dai fili non tessuti in questo libro, azzardiamo dovrebbe occupare la casella attuale e rovente del conflitto civile in Siria, una triste realtà di sangue che vede nemmeno tanto nell’ombra lo scontro israeliano iraniano. Questo perché come negli altri romanzi di Silva, si respira a pieni polmoni una forte, lucida analisi della situazione attuale nel mondo. Dalle relazioni europee -americane, alle difficili cooperazioni tra gli alleati europei stessi, non dimenticando l’atteggiamento discutibile messo avanti dall’amministrazione Trump all’interno della comunità di intelligence americana, passando per il ruolo della società francese nella creazione di jihadisti.

Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini
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Lo scrittore:

Daniel Silva è nato in Michigan nel 1960; vive con la moglie e i due figli a Washington. Nel 1984 ha iniziato la carriera giornalistica lavorando per United Press International, per poi diventare produttore televisivo della CNN.
Tutte le sue opere, The Kill Artist, The English Assassin, The Confessor, A Death in Vienna, Prince of Fire, The Messenger, The Secret Servant, The Defector, sono entrate nelle classifiche dei libri piú venduti. Del 2012 è Il caso Rembrandt (Giano); del 2014 sono L’angelo caduto e La ragazza inglese. I suoi libri sono stati pubblicati in Italia da Mondadori, da Giano e ora da HarperCollins.