Alberto Pizzi – Ritroverò Leonardo

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Editore Vallecchi
Anno 2023
Genere Giallo
416 pagine – brossura e epub


Un antefatto prologo che rimanda indietro nel tempo fino 1494. Al giorno del naufragio provocato da un repentina tempesta lacustre – sulla via del rientro di uno dei battelli delegati al trasporto marmi lungo il Ticino dalle cave di Candoglia fino alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano – , quando andarono perduti quattro disegni preparatori di Leonardo Da Vinci. Disegni destinati una statua che il genio, aveva sognato di poter realizzare per il Duomo, ripiegando invece sull’affresco del Cenacolo per le Grazie. Poi, miracolosamente ricuperati da un altro battello, contenuti in una cassa di legno pregiato tirata a bordo in un tratto di lago dalle parti di Feriolo e conservati nell’archivio della cava. Gli stessi disegni che proprio Leonardo nel 1507, ben tredici anni dopo, di passaggio per andare a Locarno sovrintendere alla costruzione del Rivellino, era andato a cercare di notte bussando perentoriamente alla porta del custode. Ma, dopo il suo rifiuto di riaprire il portone per accedere alla cava e consegnarglieli, aveva gridato infuriato, levando le braccia al cielo e lanciando addirittura una maledizione sui suoi schizzi…

E dopo più di cinquecento anni, il 27 aprile 2022, qualcuno confida a qualcun altro che dovrà andare a Stresa perché ha ricevuto l’incarico di recuperare proprio quei disegni, riscoperti fortunosamente da una studioso negli anni trenta ma poi scomparsi di nuovo durante la guerra, trafugati e nascosti da una famiglia di scalpellini.
Pochi da allora hanno avuto la fortuna di vederli… Possibile?
E il giorno dopo mentre un aereo con a bordo Anastasia Bakler, giovane funzionaria britannica, decolla da Londra con destinazione Mosca, due vecchi amici entrambi avvocati Francesco Revello e Massimo Bardelli, che non si vedevano da quasi trent’anni, organizzeranno un incontro di lavoro a Verbania, sul lago Maggiore, per discutere le condizioni di vendita di una antica villa, Villa Margherita. Potrebbe quasi essere l’occasione per una rimpatriata, ma Bardelli verrà ritrovato il giorno dopo morto in una palazzina andata in fiamme a Feriolo.

Quella morte, presto catalogata come un omicidio, costringerà il maresciallo Calarco, e la sua squadra a impegnarsi in una complicata indagine che all’inizio, pare persino senza capo né coda. Chi ha ucciso Bardelli e perché? Può trattarsi di qualcosa connesso a un incidente d’auto di trent’anni prima in cui erano morti due compagni di scuola? O c’entra la sua ex moglie che non ha mai veramente accettato il divorzio? Possibile che Villa Margherita, di cui si sta trattando la vendita, celi qualche segreto? Il maresciallo Calarco non si concede requie, costretto a portare avanti un’indagine che si rivelerà estremamente complicata, piena solo di sorprese e colpi di scena.. C’è un qualche mistero legato alla funzionaria inglese partita per Mosca? Troppe domande ma forse un unico filo conduttore che pare collegare il tutto a quei benedetti disegni perduti di Leonardo, ritornati in circolazione. Calarco incrocia le dita per scaramanzia ma non demorde, prosegue dritto per la strada che ha imboccato e giostrando con abilità tra false piste e falsi testimoni, riuscirà a ricostruire molte tracce utili a risolvere il caso.

Da encomiare l’acuto, pur se spesso macchiettistico, apporto della squadra di carabinieri, capitanata dal Maresciallo Calarco, bravo, testardo e intuitivo che va dritto alla meta affrontando ogni ostacolo, vedi musi familiari e bastoni tra le ruote del nuovo piemme, unico uomo del sud a non credere al malocchio, avvalendosi di ogni possibile contributo e del fattivo aiuto dell’amico il gigantesco giornalista gourmet Marcello Forni, per arrivare finalmente alla soluzione della complessa indagine sugli omicidi.
Un libro scorrevole, vivace, arricchito dalle splendide atmosfere di uno dei laghi più belli d’Italia. Un romanzo corale affollato da un cast di personaggi molto particolari e ricco di inedite situazioni che piuttosto che ricordare accorti intrighi economici, affari internazionali profilano contesti al limite della commedia all’italiana.

Patrizia Debicke


Lo scrittore:
Alberto Pizzi è nato nel 1954 a Casale Corte Cerro, dove risiede. È libero professionista con la passione per la corsa. Suoi racconti sono contenuti nelle antologie Delitti di Lago, Nuovi Delitti di Lago e Delitti di Lago vol. 3, vol. 4, vol. 5 e vol 6. (Morellini). Per Vallecchi-Firenze nel 2021 ha pubblicato il romanzo I disegni perduti di Leonardo.