Ciro Auriemma – La lama e l’inchiostro

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Editore Piemme
Anno 2023
Genere Giallo storico
304 pagine – rilegato e ebook


Quasi un romanzo di cappa e spada quello di Ciro Auriemma “La lama e l’inchiostro”, con il grande Miguel de Cervantes inserito con bravura in una storia, densa di intrighi duelli e misteri, ambientata in Sardegna nel 1573.
Costruito su due diversi piani temporali “La lama e l’inchiostro” con drammatico filo conduttore la confessione sul letto di morte al figlio Michele di Pablo Sanchez, nel 1635. Storia confessione riportata faticosamente da un provato io narrante che descrive le strabilianti avventure vissute nel 1573 a Cagliari, allora Caller. Un uomo in fin di vita, Sanchez che Ciro Auriemma ha voluto trasformare in un quasi gemello di Sancho Panza, destinato ad affiancare per anni, Miguel de Cervantes, convincente Don Chisciotte sardo.
Quindi avremo in Sardegna, e più precisamente a Caller: Pablo Sanchez, il coprotagonista, un ragazzo grassoccio e scontento, figlio di un commerciante di stoffe destinato a diventare lo scudiero, l’amico, il compagno e il sostegno del grande scrittore.

Sarà tutta una serie di rocambolesche avventure, in cui la strampalata coppia dovrà districarsi tra fughe, complotti e lotte di potere, perché “ La Sardegna era mala terra, i suoi feudatari e i nobili divisi e rissosi e la corte cittadina attraversata da fazioni e correnti…… Non basta, perché poi: “In quel tumulto di rancori e acredini, si innervava sotterraneo il potere della Santa Inquisizione spagnola, alla quale bastava una delazione per incarcerare, torturare, condannare a morte chiunque…”
Infatti si metterà all’opera anche la terribile inquisizione spagnola, condannando e straziando innocenti senza pietà, per ribaltare la situazione a suo favore e rivoluzionare il potere.

Ciro Auriemma, come tanti narratori in passato, ci cala nella sua storia con brevi capitoli inframmezzati dai ricordi del morente, facendoci toccare con mano la dimensione del suo antieroe Miguel de Cervantes che pare il riflesso nello specchio del suo personaggio più famoso. L’aggettivo più usato per definire il suo soldato del Tercio infatti sarà triste.
Vedi: “Il profilo adunco di Miguel, illuminato dalla luna, sembrava quello di una triste falce” che ci rimanda con prepotenza al “Cavaliere dalla triste figura” così come era chiamato Don Chisciotte dal suo fedele scudiero Sancho. E che di recente ha dato il titolo a un romanzo e a una nutrita filmografia in materia.
Sul modello di un capolavoro quale è stato Il nome della rosa di Eco, La lama e l’inchiostro si dimostra un romanzo riuscito, colto e “molto” godibile da leggere.

La prosa di Auriemma è fluida, la trama è vivace e plausibile. Un romanzo originale, a tratti storico, biografia romanzata e giallo cavalleresco ricco di citazioni e della stessa innovativa ricerca dei caratteri e della contemporaneità che caratterizzò la scrittura di Cervantes.
Una targa commemorativa installata nel 1955 a Cagliari in piazza Arsenale, nella parte interna di Porta Cristina, dall’Associazione Amici del Libro. Targa in cui si legge: “Soldato della spedizione spagnola in Tunisia, Michele Cervantes giunse nel mare cagliaritano nel settembre 1573” e attesta la sua lontana presenza nella città, fatto che ha incoraggiato Ciro Auriemma a farne il protagonista di un bel giallo avventuroso, sul genere romanzo storico di cappa e spada, ma con un sottofondo squisitamente romantico cortese.

Patrizia Debicke


Lo scrittore:
Ciro Auriemma vive a Cagliari con una compagna, più di due figli e meno di tre, due gatte e un cane. È autore di romanzi per le edizioni e/o, Rizzoli, DeA Planeta e Piemme, tra cui il caso editoriale Perdas de fogu firmato con Massimo Carlotto, e di racconti per alcuni quotidiani e periodici.
Lavora in qualità di lettore e editor, e insegna tecniche narrative alla Scuola Baskerville. Per Book Advisor cura la rubrica di libri e scrittura “Niente trucchi da quattro soldi”.